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5 Gennaio 2025
6:00

I Re Magi sono davvero esistiti? Vediamo chi erano e da dove venivano, tra tradizione e storia

L'episodio evangelico dei Re Magi è noto a tutti e viene celebrato con l'Epifania. Ma cosa rappresentano storicamente i re Magi? Ripercorriamo quello che si conosce sulla loro figura.

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I Re Magi sono davvero esistiti? Vediamo chi erano e da dove venivano, tra tradizione e storia
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Ai Magi è dedicato un breve passo del secondo capitolo del Vangelo di Matteo: provenienti da un imprecisato "Oriente", seguirono un astro fino a Betlemme per adorare il Bambin Gesù, futuro re dei Giudei, cui offrirono doni simbolici, oro, incenso e mirra. Il racconto evangelico si conclude qui. Nel corso dei Secoli, la tradizione cristiana ha poi arricchito la loro storia e in tutto il mondo cristiano si celebra questo episodio per la festività dell'Epifania.
Ma i Magi sono vissuti veramente? In questo articolo vediamo ciò che sappiamo storicamente sui Magi e cosa, invece, appartiene al folklore.

Cosa dice il Vangelo di Matteo

Prima di tutto, riprendiamo, per chi di voi deve rinfrescarsi la memoria, l'episodio evangelico condensato in pochi versetti del secondo capitolo del Vangelo di Matteo: i Magi, proveniendo da Oriente in un numero imprecisato, seguirono una stella, riconoscendola come segno della nascita del re dei Giudei. Giunti a Gerusalemme, chiesero al re Erode dove si trovasse il neonato, ma il re, all'ignaro della profezia sul figlio di Dio, li invitò a cercare il bambino e a riferirgli il luogo della sua nascita.

Guidati dalla stella, i Magi arrivarono a Betlemme, si prostrarono davanti a Gesù e gli offrirono i loro doni: oro, simbolo di regalità, incenso, simbolo di divinità e mirra, un unguento usato, tra le altre cose, anche nei riti funerari. I re Magi tornarono quindi nella loro patria, avvertiti in sogno di non riferire niente ad Erode che, furioso, ordinò la Strage degli Innocenti, uccidendo tutti i bambini di Betlemme fino a due anni.

Il significato del termine "Magi"

L'episodio evangelico è piuttosto scarno, ma per capire di più sui Magi, partiamo proprio da questo termine: cosa significa "Magi"?
Il termine greco μάγοι (magoi), usato nel Vangelo, si riferisce a figure di maghi o incantatori, che, nella cultura greca, sono quindi associati ad arti occulte. Ma la parola greca deriva dal persiano antico "maguš", che indicava i sacerdoti dello zoroastrismo, la religione praticata nell’antica Persia, prima dell'avvento dell'Islam. Questi sacerdoti erano considerati esperti di astrologia e magia, il che spiegherebbe il loro legame con la "stella" che seguono nel racconto evangelico.

Chi erano i Magi

Ma quindi chi sono e da dove provengono i Magi? A partire dalle poche informazioni citate dal Testamento, la tradizione cristiana ha arricchito la storia dei Magi di molti dettagli.

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Credit: Nina–no, CC BY–SA 2.5, via Wikimedia Commons

Sul Vangelo, non si fa mai riferimento ai Magi come "re", eppure nella tradizione cristiana e tutt'ora, vengono sempre raffigurati con la corona in testa. Da dove viene quindi l'accostamento a questa presunta regalità? Inizialmente, nelle raffigurazioni paleocristiane e bizantine, i Magi indossavano abiti orientali, con mantelli e con il cappello frigio, tipico dell'antica Persia. Questa raffigurazione andò sempre più a semplificarsi: il copricapo divenne un oggetto di forma rettangolare o quadrata, finché, a partire dal Medioevo, in Occidente quel copricapo diventò una corona e i Magi cominciarono ad essere raffigurati come re.Questo cambio d'immagine richiamerebbe anche un richiamo dell'Antico Testamento, secondo cui alcuni re che avrebbero adorato il Messia.

Come abbiamo visto dunque, se da una parte il termine Magi si riferisce alle figure di sacerdoti, a metà strada tra saggi e maghi dell'antica Persia, la tradizione successiva li rappresentò come reali provenienti da varie parti del mondo.

Quali sono i nomi dei tre Magi e da dove provenivano

Spesso vengono raffigurati con etnie diverse ma il testo sacro dice che provenivano da Oriente, un termine che potrebbe riferirsi alla Persia, alla Babilonia o ad altre regioni orientali.
Nei secoli successivi infatti, si sviluppò l’idea che i Magi rappresentassero i tre continenti allora noti, Europa, Asia e Africa, per riflettere l'idea che la venuta di Cristo fosse destinata a tutte le nazioni.

Adorazione Re Magi
L’adorazione dei re Magi di Edward Burne. I Magi sono rappresentati con colori della pelle diversi

Con il tempo, la tradizione cristiana ha arricchito questa narrazione, attribuendo loro i nomi che tutti noi conosciamo: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. C'è da dire però che questi nomi non trovano riscontro nei Vangeli e non hanno alcun legame documentato con la cultura persiana. Si tratta di un’elaborazione successiva che riflette l’universalità del messaggio cristiano: Gaspare, di carnagione chiara, simboleggia l'Europa, Melchiorre, con tratti orientali, rappresenta l'Asia e Baldassarre incarna l'Africa.

Le fonti storiche che attestano questi nomi attribuiti dalla tradizione popolare, sono estremamente scarne; molti dettagli che conosciamo sui Magi derivano dai vangeli apocrifi. 

Quanti sono i Re Magi?

Il Vangelo non indica un numero preciso di Magi, ma fa riferimento ad un generico: «alcuni Magi». La tradizione cristiana a li ha spesso identificati come tre, probabilmente in corrispondenza ai doni offerti.
Esistono comunque tradizioni alternative che menzionano numeri diversi, fino a dodici.

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Frida Bonatti
Autrice branded content
Dopo la laurea in Lettere, ho lavorato nel campo del restauro cinematografico per istituzioni culturali in Austria, Olanda, Svezia e Italia. Nel frattempo, ho coltivato l'interesse per la produzione di video online e podcast, che ha preso il sopravvento su quello per il cinema. Ho frequentato un corso di Content Management e Copywriting allo IED e sono entrata in Geopop, dove mi occupo della stesura di contenuti branded e editoriali. Sono una grande fan dei Beatles.
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