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7 Marzo 2023
12:30

Perché in Italia si guida a destra e in Inghilterra a sinistra? La spiegazione del senso di marcia

Nella maggior parte dei Paesi del mondo si guida sul lato destro della carreggiata, ma in alcuni altri casi è previsto il senso di marcia sul lato sinistro. La scelta è dovuta alle consuetudini storiche di ciascun territorio e ad alcune questioni pratiche.

A cura di Erminio Fonzo
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Perché in Italia si guida a destra e in Inghilterra a sinistra? La spiegazione del senso di marcia
guida a destra sinistra

Le ragioni per le quali alcuni Paesi guidano a destra e altri a sinistra non sono ovunque chiare. Di sicuro, regolare la circolazione stradale è stata una necessità avvertita sin dall’epoca antica, almeno nei luoghi più affollati, come i centri urbani. Per molti secoli, però, il senso di marcia era regolato solo dalla prassi e non da norme stabilite dalle autorità politiche. Negli ultimi secoli e, in particolare, dopo l’introduzione delle automobili, la situazione è cambiata e tutti i Paesi hanno dovuto emanare leggi precise in materia. Oggi sono più numerosi i Paesi nei quali si guida a destra, mentre il senso di marcia sul lato sinistro è limitato alle ex colonie dell’impero britannico e a pochi altri casi. Anche in Italia, come sappiamo, si guida a destra, ma una normativa nazionale per regolare la questione è stata introdotta solo nel 1923.

Guida a sinistra a Hong Kong (credit ken93110)
Guida a sinistra a Hong Kong (credit ken93110)

Il senso di marcia prima delle automobili

Il principio di intervenire sulla circolazione stradale è precedente all’invenzione delle automobili, perché stabilire il senso di marcia era necessario per la circolazione di pedoni, cavalli e carrozze. Il sistema, però, variava a seconda dei luoghi e, inoltre, le informazioni che possediamo sulle civiltà antiche e medievali sono piuttosto frammentarie. Alcuni studiosi hanno dimostrato che nelle città dell’impero romano prevaleva la guida a destra, ma non risulta che ci fossero leggi scritte per regolare la circolazione. La prima normativa “ufficiale” risale a molti secoli dopo, al 1300, e fu emessa nello Stato pontificio in occasione del Giubileo (il primo Giubileo della storia): il papa Bonifacio VIII decretò che, nell’attraversamento di Ponte Sant’Angelo (presso la basilica di San Pietro), fosse obbligatorio tenere la mano sinistra. Tuttavia, la vicenda non è completamente chiara e, secondo alcuni studiosi, il pontefice intendeva in realtà far circolare i pedoni a destra.

Ponte Sant'Angelo oggi (credit NormanB)
Ponte Sant’Angelo oggi (credit NormanB)

Diverso è il caso del Regno Unito, per il quale è noto che nel 1765 il governò emanò una legge per stabilire che il passaggio sul London Bridge, uno dei principali ponti sul Tamigi, dovesse avvenire sul lato sinistro della carreggiata. A quel tempo, del resto, la guida a sinistra prevaleva in tutta Europa.

L’Ottocento e le carrozze

Fino alla fine del Settecento, la situazione rimase piuttosto confusionaria e ogni località seguiva regole diverse, in genere non stabilite dalla legge. Una teoria vuole che durante la Rivoluzione francese le autorità politiche avessero scelto la circolazione a destra perché consideravano quella a sinistra un’usanza della Chiesa e dei nobili, che i rivoluzionari volevano combattere. Secondo questa tesi, la guida a destra sarebbe stata introdotta in tutti i Paesi europei conquistati da Napoleone nei primi anni dell’Ottocento, ma non vi sono prove che questo sia realmente avvenuto. È invece certo è che nell’Ottocento le carrozze divennero più numerose e che, negli ultimi decenni del secolo, sulle strade comparvero le prime biciclette e le prime automobili.

Un omnibus (autobus a cavalli) a Milano
Un omnibus (autobus a cavalli) a Milano

Stabilire un senso di marcia valido su tutto il territorio nazionale era una necessità sempre più avvertita in tutti i Paesi e gradualmente i governi iniziarono a introdurre regole precise. I regolamenti, però, variavano da caso a caso e all’inizio del Novecento i Paesi con la guida a destra e quelli con la guida a sinistra erano grosso modo equivalenti.

Le automobili e lo “spostamento a destra”

Nei primi decenni del XX secolo la progressiva diffusione delle automobili favorì lo spostamento del senso di marcia a destra. Le ragioni della scelta sono probabilmente sono legate a un elemento: la posizione del freno a mano. Con il progresso della tecnologia automobilistica, i produttori iniziare a posizionare il freno a mano al centro dell’abitacolo, come avviene ancora oggi. Se il volante è sul lato sinistro dell’abitacolo, il guidatore può impugnare il freno con la mano destra e tirarlo con più forza (si consideri che il 90% delle persone è destrorsa). Di conseguenza, si iniziarono a produrre sempre più spesso veicoli con il volante sul lato sinistro e questo, probabilmente, favorì lo spostamento del senso di marcia sul lato destro.

Infatti, per ragioni di sicurezza è preferibile che il volante si trovi nella posizione opposta al senso di marcia (nel lato sinistro dell’abitacolo se si guida a destra, come da noi, e viceversa), in modo che il conducente sia più vicino al centro della carreggiata e possa valutare meglio le distanze quando incrocia un altro veicolo. L’ipotesi che la guida a destra sia stata favorita dalla posizione del freno a mano non è dimostrata, ma è certo che tra il 1919 e il 1986 ben 34 Paesi hanno cambiato il senso di marcia, passando da sinistra a destra. In Europa, gli ultimi a farlo sono stati la Svezia nel 1967 e l’Islanda l’anno successivo.

Il cambiamento del senso di marcia a Stoccolma nel 1967
Il cambiamento del senso di marcia a Stoccolma nel 1967

L’ultimo cambiamento del senso di marcia, però, è avvenuto da destra a sinistra. Nel 2009 le Isole Samoa, un arcipelago dell’Oceano Pacifico, scelsero la guida a sinistra per favorire l’importazione di automobili da Australia e Nuova Zelanda (che guidano a sinistra e, di conseguenza, hanno il volante a destra).

Il senso di marcia nel mondo oggi

Oggi la maggioranza dei Paesi guida a destra. Il senso di marcia a sinistra è presente nel Regno Unito, in alcune delle sue ex colonie e in pochi altri Paesi, tra i quali il Giappone. Nel complesso, due terzi della popolazione mondiale guidano a destra e un terzo a sinistra; il 75% delle strade prevede la guida a destra e il restante 25% quello a sinistra. Quando vi sono confini terrestri tra Paesi che guidano a sinistra e Paesi che guidano a destra, in genere sono presenti apposite zone per consentire di cambiare il senso di marcia.

Paesi per senso di marcia. Rosso guida a destra; blu guida a sinistra
Paesi per senso di marcia. Rosso: guida a destra; blu: guida a sinistra

Una questione riguarda la posizione del volante nelle automobili. In alcuni Paesi è legale usare veicoli che hanno il volante nella posizione “sbagliata”(per esempio, volante a sinistra dove si guida a sinistra) e, in qualche caso, è possibile persino immatricolarli. In altri Paesi, invece, non si possono guidare veicoli che non abbiano il volante nella posizione corretta. Un caso a parte è quello del traffico ferroviario, per il quale sono in vigore normative diverse a seconda dei Paesi, che non sempre coincidono con le regole del traffico stradale. In Italia, per esempio, sebbene si guidi a destra, i treni tengono la mano sinistra.

Il senso di marcia in Italia

Quando fu costituito il Regno d’Italia, nel 1861, non furono introdotte normative nazionali per regolamentare la circolazione. Nel 1901, un decreto del governo stabilì che ogni provincia poteva scegliere il senso di marcia, creando una situazione molto confusionaria. In linea di massima, le grandi città, tra le quali Roma, Milano e Torino, prevedevano la guida a sinistra, mentre nelle zone rurali si preferiva il senso di marcia a destra.

Roma, piazza del Gesu, quando si guidava a sinistra
Roma, piazza del Gesù, quando si guidava a sinistra

La situazione rimase invariata fino agli anni ’20, nonostante sulle strade circolassero sempre più automobili, e provocava incidenti e difficoltà. In particolare, durante la Prima Guerra Mondiale, la mancanza di regole nazionali creò seri problemi ai veicoli militari che circolavano nella zona del fronte. Solo nel 1923 il governo emanò un decreto che imponeva la guida a destra, proprio per evitare simili incidenti e difficoltà, dando due anni di tempo alle provincie per adeguarsi. L’ultima città a farlo fu Milano, che introdusse il senso di marcia sul lato destro della strada il 3 agosto 1926. Da allora, nel nostro Paese il senso di marcia non è più cambiato.

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