Vi è mai capitato di sentire sapori e odori della birra particolarmente sgradevoli dopo averla lasciata alla luce del sole? Be', è tutta questione di fotochimica! Infatti, esponendo la birra al sole, i raggi ultravioletti faranno avvenire delle reazioni chimiche a partire dalle molecole presenti nel luppolo. Si potrebbero quindi sviluppare sostanze con sapore e odore che ricordano quello di sudore o addirittura di flatulenza di puzzola: in particolare parliamo del 3-metilbut-2-ene-1-tiolo (MBT), una molecola contenente zolfo molto puzzolente.
Questo fenomeno si chiama "colpo di luce" o "lightstruck" che porta alla cosiddetta "skunky beer", ovvero "birra puzzola". Ecco spiegato perché le bottiglie in vetro della birra sono scure: riescono a proteggere la birra dalla luce impedendo alla maggior parte dei raggi UV di penetrare all'interno e indurre queste modifiche chimiche che ne alterano le proprietà proprietà organolettiche!
Nello specifico, la birra è sensibile alla luce ultravioletta con una lunghezza d'onda tra i 350 e i 500 nanometri (nm), quindi anche parte di luce visibile viola. Queste lunghezze d'onda sono in grado di indurre delle reazioni fotochimiche alle molecole derivanti dal luppolo. Tra queste abbiamo ad esempio gli iso-α-acidi, i quali, insieme a tutte le altre molecole aromatiche del luppolo, conferiscono amarezza alla birra, stabilizzano la schiuma e sopprimono la crescita di batteri, in particolare dei batteri gram-positivi.
Nel momento in cui questi iso-α-acidi vengono colpiti dalla luce ultravioletta, avvengono principalmente due tipologie di reazione:
- la rottura di un legame con formazione di una molecola altamente reattiva (radicale) grazie ai raggi UV;
- reazione tra il radicale appena formato e molecole contenenti zolfo (come ad esempio la cisteina delle proteine naturalmente presenti nella birra) che portano alla formazione del 3-metilbut-2-ene-1-tiolo.
Il 3-metilbut-2-ene-1-tiolo è il responsabile della puzza che si potrebbe sentire dopo aver lasciato la birra al sole. Le lattine opache, a differenza del vetro, non lasciano passare la luce ultravioletta e di conseguenza sono i contenitori più indicati per ridurre al minimo l'alterazione delle proprietà organolettiche. Le bottiglie di colore marrone scuro, invece, bloccano meglio i raggi UV rispetto alle bottiglie di colore verde, ma comunque fanno passare una piccola percentuale di raggi.
Meglio non lasciarle al sole, indipendentemente dal colore, altrimenti una piccola parte di 3-metilbut-2-ene-1-tiolo si formerà.
Le bottiglie di birra trasparenti lasciano passare la maggior parte dei raggi ultravioletti: spesso infatti queste tipologie di birra non contengono luppoli e di conseguenza non "soffrono" del problema del "colpo di luce" o "lightstruck".