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12 Dicembre 2023
12:02

Scoperte le prove delle eruzioni catastrofiche dei Campi Flegrei nel Tirreno vicino al Marsili

Sul fondale del Tirreno sono stati scoperti enormi depositi sedimentari, chiamati megabeds, che testimoniano il fatto che i Campi Flegrei danno luogo a eruzioni catastrofiche ogni 10.000-15.000 anni.

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Scoperte le prove delle eruzioni catastrofiche dei Campi Flegrei nel Tirreno vicino al Marsili
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Credits: Google Earth.

Sul fondale del Tirreno, vicino al vulcano sottomarino Marsili, di recente sono stati individuati quattro enormi depositi sedimentari, chiamati megabeds. Le analisi hanno rivelato che a originarli sono state le catastrofiche eruzioni avvenute negli ultimi 40.000 anni in corrispondenza dei Campi Flegrei. Questi depositi sono importanti perché mostrano come nell’area flegrea eventi vulcanici di notevole entità si manifestino secondo cicli di 10.000-15.000 anni.

La scoperta dei depositi nel Tirreno

Nel mar Tirreno meridionale, tra Palermo e Napoli, si trova il vulcano sottomarino attivo più grande d’Europa, il Marsili, che si innalza per 3500 m rispetto al fondale oceanico, fino a 489 m sotto il livello del mare. A ovest di questo vulcano, i ricercatori della Ohio State University e dell’Istituto di Scienze Marine (CSIC) di Barcellona hanno recentemente individuato quattro enormi depositi sedimentari (o megabeds) sovrapposti. Questa scoperta li ha indotti a domandarsi quale fosse l’origine dei depositi, se potessero derivare dalle eruzioni del Marsili e, in questo caso, di quale entità fossero state le eruzioni.

Per comprendere la natura dei megabeds, i ricercatori hanno effettuato indagini geofisiche e carotaggi, di cui hanno analizzato i campioni.

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(A) Il bacino del Marsili nel Tirreno. (B) L’area compresa nel riquadro rosso. Credits: Derek E. Sawyer et al. Geoscience 2023.

L’origine dei megabeds

I depositi sono risultati essere molto grandi: ognuno spesso tra 10 e 25 m e con un volume variabile da 1,3 km3 (il più recente) a 13,3 km3 (il più antico). Essi sono costituiti da materiali vulcanici: tre da sabbia vulcanica alternata a fango, mentre un altro consiste in una colata di detriti vulcanici.

Il fatto che al loro interno siano stati trovati molti foraminiferi bentonici, minuscoli organismi tipici di acque poco profonde, suggerisce che non provengono dal Marsili, ma dai Campi Flegrei a nord.

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La successione dei quattro megabeds. Credits: Derek E. Sawyer et al. Geoscience 2023.

Anche l’età dei megabeds riconduce alle eruzioni dei Campi Flegrei. Questi strati, dal più antico al più recente, risalirebbero a: 40.000 anni fa, 32.000 anni fa, 18.000 anni fa e 8000 anni fa. Circa 39.000 anni avvenne l'eruzione dell'Ignimbrite Campana, la più violenta dell’area mediterranea negli ultimi 200.000 anni, durante la quale furono emessi enormi volumi di magma e un’altissima colonna eruttiva che originò flussi piroclastici e modificò il clima a livello globale. I materiali vulcanici raggiunsero grandi distanze e quindi anche il fondale del Tirreno. Anche la formazione del secondo megabed è correlabile con l’eruzione dell’Ignimbrite Campana. Il deposito risalente a 18.000 anni fa, invece, si è formato in occasione dell’eruzione del Tufo Giallo Napoletano, la seconda più imponente nella storia dei Campi Flegrei, associata al collasso della caldera che ha permesso di raggiungere la conformazione attuale. Infine, il megabed risalente a 8000 anni fa probabilmente è collegato a un evento eruttivo meno intenso.

Tufo Giallo Napoletano
Estensione della caldera associata all’eruzione del Tufo Giallo Napoletano. Credits: INGV.

L’importanza della scoperta

I megabeds sono indice di eventi vulcanici catastrofici, che hanno emesso una quantità tale di materiali da formare enormi spessori di sedimenti. La successione di depositi sul fondale del Tirreno testimonia il fatto che questi eventi avvengono in corrispondenza dei Campi Flegrei in modo ciclico, circa ogni 10.000-15.000 anni. Conoscere l’entità e la frequenza delle eruzioni vulcaniche del passato ci aiuta a valutare meglio i rischi legati a questi fenomeni naturali.

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