Se nelle scorse ore avete provato a cercare il sito istituzionale del vostro comune su Google e non siete riusciti a trovarlo, sappiate che non siete i soli. Come dimostrano varie segnalazioni su Reddit, infatti, la scomparsa dei siti istituzionali di molti Comuni italiani dai risultati di ricerca di Google ha afflitto diverse amministrazioni locali, sollevando dubbi e preoccupazioni sia in queste ultime che tra gli esperti di indicizzazione e SEO (Search Engine Optimization), ovvero coloro che per lavoro ottimizzano i contenuti online per renderli più appetibili ai motori di ricerca. Alcuni portali comunali, da sempre fondamentali per l’accesso ai servizi e alle informazioni pubbliche del proprio territorio, sono stati declassati o addirittura totalmente esclusi dall’indice del motore di ricerca, la cosiddetta SERP (Search Engine Results Page), ovvero la pagina contenente i risultati di ricerca, e senza un'apparente spiegazione.
Provando a monitorare lo stato di questi siti tramite appositi tool, come Google Search Console, infatti, compare il messaggio “La pagina non è indicizzata: Pagina scansionata, ma attualmente non indicizzata”, a indicare che Google ha effettivamente analizzato i contenuti presenti in questi siti, decidendo però di non renderli visibili nei risultati di ricerca. Al momento non è chiaro il motivo per cui questo è avvenuto.
Cosa è successo ai Comuni italiani spariti da Google: le possibili cause
A rendere complessa la situazione è proprio l’assenza di una motivazione plausibile visto che i Comuni interessati non sono soltanto quelli con siti realizzati più recentemente ma anche alcuni portali comunali interessati che rispettano le linee guida SEO più recenti e ottengono valutazioni positive sui cosiddetti Core Web Vitals, i principali indicatori di performance e usabilità stabiliti da Google. Ciò rende improbabile che l’anomalia sia causata da problemi strutturali o di qualità dei contenuti quanto piuttosto un problema legato agli ultimi aggiornamenti dell'algoritmo di Google. Inoltre, un’analisi comparativa ha mostrato che su altre piattaforme di ricerca, come Bing, questi stessi siti continuano a ottenere una buona visibilità. È dunque plausibile che Google abbia introdotto una modifica agli algoritmi di ranking che, per qualche motivo, ha colpito i siti istituzionali italiani. Diversi tecnici locali sospettano che l’aggiornamento implementato ad agosto scorso possa essere il responsabile dell'accaduto e che la modifica sia stata applicata involontariamente ai portali comunali, penalizzandone la visibilità.
Per far fronte a questa situazione, le amministrazioni locali hanno segnalato l’anomalia a Google tramite il pulsante di feedback e stanno attivamente monitorando le loro pagine attraverso Search Console. Tuttavia, la mancanza di una risposta ufficiale sta costringendo molti a cercare soluzioni provvisorie o a studiare alternative. La questione è particolarmente delicata poiché questi portali rappresentano un canale primario di comunicazione tra le amministrazioni pubbliche e i cittadini. La speranza delle istituzioni è che Google possa identificare e risolvere rapidamente l’eventuale problema algoritmico che sta penalizzando questi siti, ripristinando la loro visibilità e accessibilità.
Quali sono i comuni colpiti dall’anomalia SEO: l’elenco
Pur non essendo disponibile un elenco esaustivo (e soprattutto ufficiale) dei Comuni colpiti dall'anomalia, dalle segnalazioni ricevute e dai test fatti in fase di stesura di questo articolo, i siti istituzionali delle seguenti amministrazioni comunali presentavano il problema della mancata indicizzazione su Google:
- Bagno di Romagna (FC)
- Barzago (LC)
- Bellaria (RN)
- Bertinoro (FC)
- Brivio (LC)
- Carrara (MS)
- Casatenovo (LC)
- Castel Bolognese (RA)
- Castello di Brianza (LC)
- Chignolo d'Isola (BG)
- Cisano Bergamasco (BG)
- Colle Brianza (LC)
- Collegno (TO)
- Forlimpopoli (FC)
- Galatina (LE)
- Imbersago (LC)
- La Valletta Brianza (LC)
- Lomagna (LC)
- Massa Lombarda (RA)
- Medolago (BG)
- Mercato Saraceno (FC)
- Montiano (FC)
- Monticello Brianza (LC)
- Olgiate Molgora (LC)
- Osnago (LC)
- Paderno d'Adda (LC)
- Pennabilli (RN)
- San Leo (RN)
- Sotto il Monte Giovanni XXIII (BG)
- Viareggio (LU)
Come funziona l'indicizzazione su Google
Approfittiamo del fenomeno per spiegarvi brevemente come funziona l'indicizzazione su Google. Sostanzialmente, quello di “Big G” è un motore di ricerca automatizzato che si basa sui Web crawler, ovvero dei programmi che esplorano costantemente la Rete per trovare nuove pagine e aggiungerle al proprio indice. Questo processo si divide in tre fasi principali: scansione, indicizzazione e pubblicazione dei risultati. Durante la scansione, il Googlebot – il bot di Google conosciuto anche come robot, bot o spider – identifica le nuove pagine tramite link, sitemap e altre segnalazioni, analizzando e rendendo visibile il contenuto Web.
Successivamente, i contenuti scansionati vengono indicizzati, ovvero catalogati nell’indice di Google, che include i dati testuali, visivi e multimediali delle pagine. In questa fase, Google cerca di selezionare la versione “canonica” di una pagina tra quelle simili per evitare duplicati nei risultati di ricerca, tenendo conto di fattori come il contenuto, la struttura e l’usabilità della pagina stessa. La visibilità finale dipende però da centinaia di fattori, tra cui qualità dei contenuti, pertinenza, esperienza utente, etc.
Non tutte le pagine rilevate da Google superano l’intero processo di indicizzazione e, di conseguenza, non tutte le pagine vengono pubblicate nei risultati di ricerca. Questa selezione dipende anche dal “meta tag Robots” della pagina e dalla qualità dei contenuti. Nel caso dei portali comunali italiani, pare che Google abbia eseguito una scansione completa degli stessi, ma per qualche motivo abbia optato per non pubblicare molte di queste pagine nei risultati standard, penalizzandone così la visibilità.