![Taiwan, USA e Cina](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2022/08/iStock-1366705676.jpg?im=AspectCrop=(16,9);)
L'arrivo a Taiwan di Nancy Pelosi, la speaker della Camera degli Stati Uniti, ha aumentato la tensione internazionale tra Usa, Cina e Taiwan. Ma per quale motivo? E perché quello che sta avvenendo è importante? Vi abbiamo già spiegato nel dettaglio la "questione Taiwan" e l'importanza geopolitica dell'isola asiatica per la Cina continentale e per gli Stati Uniti. Riassumendo all'osso, Pechino considera Taiwan parte integrante della Cina, anche se non ha nessun controllo sul Paese, e vorrebbe ottenerne il possesso per espandersi nell'oceano Pacifico. Gli USA, d'altro canto, vorrebbero evitare a tutti i costi che questo accadesse. In questo articolo cerchiamo di capire nello specifico le conseguenze dirette della visita di Nancy Pelosi sui rapporti tra le due superpotenze.
Cosa sta succedendo a Taiwan
Nancy Pelosi è la speaker della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti e non è un dettaglio: si tratta della terza carica più importante degli USA dopo quelle del Presidente e del Vicepresidente. Il viaggio di rappresentanza in Asia della politica americana ha quindi un valore di tutto rispetto. Ecco, l'itinerario ha subito una variazione dell'ultimo minuto: la speaker della Camera, infatti, ha deciso di recarsi a Taiwan, isola del Mar Cinese Orientale e Stato de facto (un Paese, cioè, che di fatto è indipendente e autonomo, ma che a livello internazionale non è riconosciuto dalla maggior parte della comunità internazionale).
![Taiwan indipendente](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2022/08/iStock-538489656.jpg)
Pechino considera Taiwan parte della Cina senza però aver nessun controllo sull'isola da decenni. Il viaggio di Pelosi, non concordato per via diplomatica con le autorità cinesi, e le sue dichiarazioni rispetto al Paese, affidate a Twitter, hanno espresso invece il concetto opposto: Taiwan è, secondo Pelosi, una "vibrante democrazia" e un "partner" che gli Stati Uniti "supporteranno senza se e senza ma". La speaker, dunque, ha dipinto Taiwan come uno Stato indipendente e questo è assolutamente inaccettabile per la Cina.
In tutta risposta, i cinesi hanno annunciato delle imponenti esercitazioni militari intorno all'isola. Inizialmente tali esercitazioni dovevano svolgersi dal 4 al 6 agosto, ma spostamenti di navi verso i mari a sud di Taiwan sono iniziati già nella tarda serata del 2 agosto. Pechino, intanto, ha ammassato truppe lungo la costa orientale, mentre i caccia dell'Esercito Popolare di Liberazione (EPL) stanno sorvolando i soli 150 km che separano la città costiera cinese di Xiamen dalle coste taiwanesi. Anche l'artiglieria è sul posto: dalla sera del 2 agosto, infatti, stando a fonti cinesi, l'EPL sarebbe pronto a lanciare dei missili a lungo raggio diretti verso le acque a est di Taiwan. Contemporaneamente il Ministero della Difesa taiwanese è entrato ufficialmente in stato d'allerta.
![Scontro Cina Taiwan](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2022/08/iStock-1152121501.jpg)
Come se non bastasse, la portaerei americana Reagan e diversi caccia americani si sono mossi dal Giappone verso Taiwan, ufficialmente per proteggere Nancy Pelosi. La situazione è in evoluzione e non si può escludere del tutto un'escalation militare, anche se l'ipotesi rimane remota. Pechino, intanto, ha convocato l'ambasciatore americano: si tratta di un segnale che mostra come la diplomazia possa ancora svolgere un ruolo per prevenire un'ulteriore escalation della situazione. Solo qualche giorno fa Xi Jinping aveva detto a Biden: "a forza di giocare con il fuoco, si rischia di rimanere bruciati".
Perché è importante per gli USA e la Cina
Quello che sta succedendo è importante perché la partita geopolitica tra Cina e Stati Uniti per la supremazia mondiale ruota proprio intorno a Taiwan. Ogni tensione nella zona rischia quindi di tradursi in un'escalation militare. Taiwan è una linea rossa sia per i cinesi – che la vedono come la piattaforma perfetta da cui espandersi negli oceani – sia per gli americani, che ovviamente non vogliono che ciò accada.
![Mappa Taiwan](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2022/08/iStock-1387802350.jpg)
Inoltre, non bisogna dimenticare che a novembre ci saranno sia il Congresso del Partito Comunista Cinese sia le elezioni di mid-term in America, e la classe politica di entrambi i Paesi è alla ricerca di consenso. Xi Jinping, infatti, deve riconfermarsi leader, e questa crisi può costituire per lui un difficile banco di prova, dato che dovrà cercare di evitare sia uno scontro armato – che la Cina non è ad oggi in grado di sostenere – sia un'umiliazione che potrebbe indebolire la sua posizione.
Dal punto di vista americano, invece, il viaggio di Nancy Pelosi ha evidenziato le difficoltà e le divisioni interne agli USA: dopo la telefonata tra Biden e Xi Jinping di qualche giorno fa, il Presidente americano e il Pentagono erano parsi scettici sull'opportunità che la speaker della Camera facesse tappa a Taiwan. Tuttavia Pelosi è partita lo stesso e la Casa Bianca ha fatto sapere di non voler essere considerata responsabile della visita anche se, a cose fatte, ha sottolineato che la speaker aveva tutto il diritto di andare a Taiwan, attuando una mossa di equilibrismo politico. D'altro canto, la Cina ha espressamente chiesto alla Casa Bianca di assumersi la responsabilità del viaggio del suo rappresentante.
![Usa e Taiwan alleati](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2022/08/iStock-960493890.jpg)