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Cosa sono gli angoli ciechi e come posizionare gli specchietti per evitarli

Quando si parla di sicurezza stradale, uno dei termini che ricorre spesso è il concetto di "angolo cieco", tuttavia, questo termine spesso non è spiegato particolarmente bene e in questo articolo, analizzeremo cos'è un punto cieco e come gestirlo nei migliori dei modi.

A cura di Videostorie
31 Maggio 2023
18:15
5.159 condivisioni
Cosa sono gli angoli ciechi e come posizionare gli specchietti per evitarli
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La maggior parte dei veicoli che circolano sulle nostre strade hanno almeno un angolo cieco: che si tratti di un'auto, di una motocicletta o di un camion, è un problema di sicurezza che riguarda la maggior parte dei mezzi di trasporto. Infatti quante volte vi è capitato in autostrada di guardare lo specchietto dal lato del guidatore e non vedere l’auto che vi sta per sorpassare? Ebbene, c’è una spiegazione scientifica.

Cosa è un angolo cieco?

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Angoli ciechi dovuti dal design dell’auto

Quando si parla di sicurezza stradale sapere cos’è l’angolo cieco è fondamentale per ridurre il rischio incidenti. In parole semplici gli angoli ciechi sono dei punti intorno a un veicolo che non possono essere visti direttamente dal conducente. Perché ci sono questi punti ciechi? Dipende da come è progettato il veicolo: tecnicamente ci sono delle parti strutturali che fanno da ostacolo alla vista del conducente e gli specchietti retrovisori non ci permettono di vedere tutto quello che succede alle nostre spalle. A volte per esempio viene l’istinto di girarci, ma attenzione, è una cosa da non fare assolutamente.

Come funziona l'angolo cieco in auto

Per capire meglio il concetto di angolo cieco, prendiamo come esempio una berlina di medie dimensioni. La visuale anteriore del conducente è ostruita dai montanti anteriori del parabrezza che creano due angoli ciechi. La parte posteriore dell’auto, invece, è tutta un grande angolo cieco, per questo le auto hanno gli specchietti retrovisori che allargano il nostro campo visivo. Gli specchietti sono tre: quello interno – sopra il cambio – e i due laterali che ci aiutano a vedere che cosa succede alle nostre spalle e ai nostri lati. Ma se non vengono regolati nella posizione giusta si formerà su ogni lato un angolo cieco: pensate che in questi “punti morti” – come vengono definiti – quando transita un’auto è come se diventasse invisibile.

In questa immagine vi mostriamo come non dovrebbero essere usati gli specchietti retrovisori:

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In verde l’area visibile, in rosso le aree invisibili i punti ciechi

Mettiamo il caso di essere in autostrada e di voler cambiare corsia; se nell’angolo cieco c’è una macchina e non ce ne accorgiamo prima di compiere la manovra, ci sono buone possibilità di provocare un incidente. Questi episodi rientrano nel fattore di rischio della guida distratta che è la maggiore causa di incidenti nel nostro paese.

L'angolo cieco nei camion

Parlando di sicurezza stradale, impossibile non approfondire la questione dei mezzi di grandi dimensioni come camion, tir, autoarticolati. Il discorso, rispetto alle auto, cambia un po'. I camion hanno molti più punti ciechi e ci sono diverse parti del mezzo che il conducente non può vedere direttamente, non solo alle sue spalle ma anche davanti.  In generale più grande è il veicolo più ampi saranno i punti ciechi.

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I punti ciechi nei tir

Un camion ha punti ciechi praticamente su ogni lato del mezzo, quindi se ci troviamo in una di queste aree cieche il pericolo di non essere visti è molto grande – ricordatevi, se riuscite a vedere il volto dell’autista dai suoi specchietti, vuol dire che anche lui vi vede, mentre se non lo vedete vuol dire che siete nel suo angolo cieco. Per capire cosa fare per evitare incidenti con questi mezzi, prendiamo in esempio il  classico incidente tra un tir e un ciclista. Siamo ad un semaforo e un camion deve svoltare a destra e il ciclista deve proseguire dritto, quando il ciclista si affianca sulla destra del tir entra totalmente nel suo punto cieco.

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Il ciclista si è posizionato nell’angolo cieco del tir

Alla partenza il camion comincia a svoltare e, non avendo visto il ciclista, lo investe. Diciamo che questo è uno dei casi in cui più frequentemente si rischia un incidente tra un ciclista e un tir. Ma questo problema si risolve, se siete in bicicletta, semplicemente dando la precedenza al mezzo aspettando che compia la sua manovra, mentre per i camionisti è bisognerebbe aggiungere altri specchietti che coprano meglio i punti ciechi. Quindi in prossimità di un tir stiamo davvero attenti e questo vale anche per i pedoni.

Come migliorare la visibilità dei punti ciechi per evitarli

Ma cosa possiamo fare per migliorare la visibilità nei punti ciechi? La cosa più importante è posizionare correttamente gli specchietti: non so se lo sapete, ma nella maggior parte dei casi lo facciamo nel modo sbagliato. Nel 1995 l'ingegnere George Platzer della SAE (Society of Automotive Engineers) ha pubblicato un documento “The Geometry of Automotive Rearview Mirrors – Why Blind Zones Exist and Strategies to Overcome Them” (La geometria degli specchietti retrovisori delle auto – Perché i punti ciechi esistono e che strategie ci sono per evitarli) che tratta proprio questa problematica e ha trovato la migliore soluzione possibile per ridurre i punti ciechi. Per  posizionare in modo corretto gli specchietti retrovisori bisogna inclinare prima la testa verso sinistra e regolare lo specchietto dal lato del guidatore in modo che sia visibile solo una piccola porzione della coda dell’auto, mentre per regolare lo specchietto di destra ci sporgiamo con la testa fino al centro del veicolo, tra i sedili anteriori per intenderci, e facciamo la stessa cosa con lo specchietto dal lato del passeggero. Una volta completate queste operazioni osserva un veicolo che si avvicina dallo specchietto retrovisore, se tutto è regolato perfettamente quando inizia a superarti lo vedrai immediatamente nello specchietto laterale, ma quando entrerà nell’angolo cieco l’auto entrerà nella nostra visione periferica.

Come funzionano i sensori di angoli ciechi

C’è da dire una cosa però, negli ultimi anni molte case automobilistiche hanno sviluppato dei sistemi che “vedono” al posto nostro. Si tratta del Blind Spot Monitor, un sistema che tramite delle onde elettromagnetiche rileva i veicoli intorno alla nostra auto e funziona proprio come i radar degli aerei. Quando il conducente viene superato da un'altra auto, il sistema di rilevamento degli angoli ciechi avverte il conducente con una luce gialla. Se il conducente utilizza l'indicatore di direzione e c'è un veicolo nell'area dell'angolo cieco, il sistema emette una luce rossa e un segnale acustico.

I dati sui sinistri stradali

Secondo i report dell’Osservatorio ASAPS dei pedoni e dei ciclisti e stando ai dati raccolti nel censimento dei sinistri stradali dall’inizio del 2023, alla data del 21 aprile, 31 ciclisti sono deceduti sulle strade italiane, di cui 6 incidenti fatali dovuti all’investimento da parte di un autocarro. Ma davvero impressionanti sono i dati relativi all’anno 2022 riguardo agli incidenti che interessano i bambini. Infatti i decessi relativi alla guida distratta sono ben 39 ed è compito di tutti cercare di abbattere questi numeri, considerato che ciò che serve sono solo un po' di prudenza in più e il rispetto del codice della strada.

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