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Nel corso del Ventennio fascista (1922–1943), il regime di Benito Mussolini avviò una profonda trasformazione della lingua italiana, italianizzando diversi termini stranieri per promuovere un lessico "puro" e "autarchico". Questa politica fu un vero e proprio strumento ideologico volto a rafforzare l'identità nazionale e a consolidare il controllo del regime sulla società. L'uso di parole straniere era percepito come una minaccia all'identità nazionale e come un segno di servilismo verso culture straniere, in particolare quella anglosassone e francese. La legge del 23 dicembre 1940, n. 2042, vietava l'uso di parole straniere nelle intestazioni delle ditte e nella pubblicità, delegando alla Reale Accademia d'Italia l’arduo compito di fornire l'elenco dei termini italiani da utilizzare in sostituzione. Il processo di italianizzazione coinvolse numerosi termini di uso quotidiano, circa 500, raccolti nel libro "Barbaro Dominio", dallo sport al cinema agli alimenti, e persino i cognomi, spesso con risultati curiosi o artificiosi. È anche interessante citare la scelta politica di sostituire il “Lei” forma di cortesia, perché considerato troppo femmineo con il “Voi”, percepito molto più virile.
Cocktail
Cocktail → Bevanda arlecchino: espressione creata per sostituire l’originale inglese ed evocare un'immagine più italiana e folkloristica, richiamando la colorata maschera della Commedia dell’Arte.
Tennis
Tennis → Pallacorda: il nome tennis deriva dal francese antico tenes («tenete»), la chiamata con cui il giocatore indicava che era pronto a servire la palla. Pallacorda era un antico gioco praticato in Italia fin dal Medioevo, precursore del tennis moderno. Da qui la scelta di riesumare il termine storico per dare una dignità "autoctona" allo sport praticato dalle élite.
Bar
Bar → Mescita / Quisibeve: simbolo della modernità anglosassone, fu visto come un modello da espellere. Il termine "mescita" era già in uso legale (es. "licenza di mescita") ma divenne obbligatorio anche nei nomi dei locali. "Mescita" indica l’atto in sé di versare bevande (dal verbo mescere); "quisibeve" è invece un neologismo inventato, dal sapore quasi popolare, che significa letteralmente "qui si beve”.
Buffet
Buffet → Rinfresco o Tavola fredda: il termine francese “buffet”, introdotto dallo chef personale di Francesco I, Pierre Buffet, fra il XVI e XVII secolo, fu sostituito con "rinfresco" o "tavola fredda", espressioni che descrivono un pasto leggero servito in piedi.
Sandwich
Sandwich → Tramezzino: prende il nome dal conte John Montagu, IV Conte di Sandwich, nobile inglese del XVIII secolo. Si dice che il conte, appassionato di giochi di carte, si facesse servire un panino farcito per poter continuare a giocare senza interrompere il pasto. "Tramezzino" fu coniato da Gabriele D'Annunzio per evocare un "piccolo intervallo" (tramezzo) fra due fette di pane. Se ci pensiamo non suona così distante, infatti la parola si affermò e sopravvive tuttora.
Brioche
Brioche → Brioscia: molti nomi di dolci francesi furono italianizzati, così come anche croissant fu sostituito con cornetto; brioche fu italianizzato in "brioscia", adattando la pronuncia e l'ortografia al sistema linguistico italiano.
Buenos Aires
Buenos Aires → Buonaria: l’italianizzazione colpì anche diverse città straniere fra cui la capitale dell’Argentina.
Claxon
Claxon → Tromba o sirena: il dispositivo acustico per veicoli, fu italianizzato con suoni onomatopeici che descrivono il suono emesso.
Whisky
Whisky → Acquavite: whisky deriva dal gaelico uisge beatha ("acqua della vita"), trasformato nel tempo in "whiskey" o "whisky" (scozzese e irlandese). Acquavite in italiano deriva dal latino aqua vitae, stessa radice etimologica, usata sin dal Medioevo per indicare qualsiasi distillato di alcol ad alta gradazione, ottenuto da cereali, vino o vinaccia. Durante il fascismo, per favorire la "romanità" e l'autarchia culturale, la parola "acquavite" veniva utilizzata ufficialmente per sostituire "whisky" nei documenti, nei listini di bar e ristoranti.
Gangester
Gangester → Malfattore: il termine gangster nasce negli Stati Uniti nei primi decenni del Novecento, da "gang" (banda) + "-ster" (suffisso indicante un agente), per indicare membri di bande criminali organizzate, spesso legati al contrabbando (specie durante il proibizionismo). Malfattore è un termine antico della lingua italiana, di origine latina (male facere, "fare il male"), e indica genericamente chi compie azioni criminose. Pertanto lo si scelse come sostituto, essendo un termine già usato nel diritto penale e nei documenti ufficiali.