Gazprom ha comunicato in una nota che interromperà il transito di gas naturale attraverso il gasdotto NordStream a partire da oggi, 31 agosto, fino a sabato 3 settembre. Questa decisione sarebbe legata a lavori di manutenzione programmata presso la stazione di compressione di Portovaya. Ogni 1000 ore di servizio, come riportato dal colosso energetico russo, è infatti necessario ispezionare gli impianti per assicurarsi che non ci siano danni, malfunzionamenti e che tutto funzioni correttamente. Se queste indagini dovessero concludersi senza intoppi, la circolazione del gas naturale dovrebbe riprendere con un flusso pari a 33 milioni di metri cubi al giorno tra tre giorni. Attualmente l'Unione Europea è al lavoro per cercare soluzioni ai continui tagli nelle forniture, tanto che il 9 settembre si terrà a Bruxelles un vertice straordinario per discutere sulle possibili soluzioni.
Questa è solo l'ultima di tante news legate al gasdotto NordStream: dall'inizio del conflitto in Ucraina, infatti, il flusso di gas attraverso questo sistema di tubature è drasticamente diminuito, calando al 20% rispetto alla situazione pre-guerra. Ovviamente la notizia di uno stop, nonostante sia in teoria solo temporaneo, fa temere per una possibile chiusura totale delle forniture, andando ad aggravare una situazione energetica già molto delicata. A tal proposito, queste le parole del Ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire:
Dobbiamo anche prepararci allo scenario di un inverno molto duro, con meno gas. Pertanto dobbiamo lavorare per organizzare un eventuale razionamento dell'energia per tutte le aziende nel caso in cui avessimo un inverno duro. Ma per me è l'ultimissima opzione perché non bisogna aggiungere una crisi economica alla crisi energetica.
Tra l'altro, a poche ore di distanza da questa notizia, è stato riportato da Eni che oggi i flussi di gas naturali diretti in Italia sono leggermente minori rispetto a quelli dei precedenti giorni – parliamo di 20 milioni di metri cubi contro i 27 delle scorse settimane.