
Le forze di polizia italiane si dividono anzitutto in statali (che lavorano su tutto il territorio nazionale) e locali (specifiche di un preciso territorio). Le prime, quelle statali, sono suddivise in 4 corpi ufficiali: due a ordinamento militare, Carabinieri e Guardia di Finanza, e due a ordinamento civile, Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria. I vari corpi sono stati riordinati nel corso del tempo con varie leggi, tra cui la 124 del 2015, grazie a cui è stato anche istituito il numero unico di emergenza europeo 112. Al contrario della Polizia di Stato, la Polizia locale (in alcuni casi chiamata municipale) dipende dalle amministrazioni territoriali locali.
In estrema sintesi, alcune delle principali differenze tra Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale riguardano il loro ordinamento (militare per i Carabinieri, civile per la Polizia), il territorio di competenza (nazionale per Carabinieri e Polizia di Stato, locale per la Polizia Locale), gli enti a cui rispondono (Ministero della Difesa per i Carabinieri, Ministero dell'Interno per la Polizia di Stato, amministrazioni locali per la Polizia Locale) e, in generale, le funzioni che ricoprono e le mansioni che svolgono. Approfondiamo la questione.
L'Arma dei Carabinieri
I Carabinieri sono nati nel 1814 come forza armata con compiti di polizia durante il regno di Vittorio Emanuele I, hanno il compito di mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza e gerarchicamente dipendono dal Ministero della Difesa. Sono a tutti gli effetti una delle forze armate italiane, insieme all'Aeronautica militare, l'Esercito italiano e la Marina militare. Possono svolgere sia compiti di polizia, occupandosi quindi di pubblica sicurezza, sia compiti militari, dando ad esempio il proprio supporto per missioni militari in Italia e all’estero. Svolgono inoltre compiti internazionali, potendo collaborare con organismi militari internazionali come la NATO e partecipando a missioni investigative internazionali, e compiti speciali, come ad esempio servizi di scorta.
Il numero storico di emergenza utilizzato per contattare l’Arma dei Carabinieri è il 112. Da quando è entrato in funzione il numero unico europeo (112), però, i numeri di emergenza delle varie forze di polizia continuano a funzionare, ma vengono fatti confluire a una centrale unica di risposta che le smista poi ai vari organi competenti.

La Polizia di Stato
Il corpo della Polizia di Stato italiana è nato durante il Regno di Sardegna con il nome di Corpo delle Guardie di pubblica sicurezza, principalmente con funzioni amministrative, giudiziarie e di pubblica sicurezza. Dopo la legge 121 del 1 aprile 1981 è diventato un corpo civile e ha assunto gran parte delle caratteristiche odierne. Il numero di emergenza per contattarla è il 113.
A seconda delle mansioni che svolge, la Polizia di Stato si divide in vari comparti specializzati, come la polizia stradale, ferroviaria, scientifica ecc. Per quanto riguarda le funzioni amministrative, la Polizia di Stato spazia da mansioni di tipo burocratico (come ad esempio il rilascio dei passaporti) a mansioni di sicurezza stradale, ambientale ecc. Per quanto riguarda invece le funzioni giudiziarie, la Polizia di Stato conduce attività investigative, attività di vigilanza e svolge anche funzioni esecutive di atti giudiziari: dà seguito, ad esempio, ai mandati di cattura e arresto emessi dagli organi giudiziari. Questa attività è propria anche della Polizia locale (è l'autorità giudiziaria competente a decidere, caso per caso, a chi delegare).

La Polizia locale
Mentre la Polizia di Stato ha competenza su tutto il territorio nazionale, la Polizia locale svolge le sue mansioni in un territorio ben preciso, che va dalla Provincia o Area metropolitana al Comune (si parla a volte in questo caso di Polizia municipale). I cosiddetti vigili urbani non sono altro che le forze di Polizia locale , il cui corpo è stato riformato con la legge n. 65 del 1986, cambiando appunto denominazione. La Polizia locale risponde direttamente alle amministrazioni locali e ricopre funzioni amministrative, di sicurezza stradale, protezione civile e pubblica sicurezza. Nel dettaglio, si occupa principalmente di gestire il traffico cittadino, far rispettare le ordinanze locali, contrastare il disturbo della quiete pubblica e garantire la sicurezza a livello locale. Ha anche il potere di arresto in caso di flagranza di reato, purché avvenga all'interno del territorio di sua competenza.
