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6 Ottobre 2024
15:30

Chi era Alfred Nobel, inventore della dinamite e fondatore del Premio che porta il suo nome

Due sono le ragioni per le quali è famoso Alfred Nobel, imprenditore e scienziato svedese del XIX secolo: l’invenzione della dinamite e l’istituzione del premio Nobel, che ancora oggi è assegnato in base alle disposizioni da lui lasciate.

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Chi era Alfred Nobel, inventore della dinamite e fondatore del Premio che porta il suo nome
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Alfred Nobel (si pronuncia “Nobèl”), nato in Svezia nel 1833 e morto in Italia nel 1896, è stato un chimico e un imprenditore di grande successo, inventore della dinamite, filantropo e ideatore dei Premi Nobel. Lavorando al perfezionamento della nitroglicerina, nel 1867 brevettò appunto un nuovo esplosivo, la dinamite, destinata a grande diffusione. Si attirò però numerose critiche, perché la sua invenzione era potenzialmente anche uno strumento letale, e negli ultimi anni di vita fu tormentato da scrupoli di coscienza. Decise perciò che dopo la sua morte quasi tutto l’enorme patrimonio che aveva accumulato doveva essere usato per finanziare un premio annuale, da assegnare a chi si fosse distinto in cinque specifici settori e avesse in tal modo contributo al benessere dell’umanità. Ancora oggi, le disposizioni dello scienziato sono alla base del sistema per l’assegnazione del Premio Nobel.

La giovinezza di Nobel e gli studi sugli esplosivi

Alfred Nobel nacque a Stoccolma nel 1833. Apparteneva a una nota famiglia di imprenditori e ingegneri, capaci di progettare strumenti e mezzi all’avanguardia e di far fruttare economicamente le invenzioni. Suo padre, Immanuel Nobel il giovane, si trasferì in Russia nel 1838 e diede avvio a varie attività industriali, progettando tra l’altro alcuni motori per le navi militari e costruendo mine navali che suscitarono l’interesse personale dello zar. Uno dei fratelli maggiori di Alfred, Ludvig Nobel, è considerato il padre dell’industria petrolifera russa. Insieme al fratello Robert, fondò a Baku (oggi in Azerbaigian) la compagnia Branobel, una delle più importanti aziende petrolifere del tempo. Inoltre, costruì navi con motori diesel, navi cisterna d’acciaio e il primo oleodotto europeo per trasportare il petrolio.

Il logo della Branobel
Il logo della Branobel

Alfred trascorse l’infanzia in Russia con la famiglia, studiando con precettori privati e mostrandosi particolarmente portato per la chimica. Nel 1850 si trasferì a Parigi ed ebbe occasione di lavorare con alcuni scienziati importanti, come Théophile-Jules Pelouze e Ascanio Sobrero, impegnati nel perfezionamento degli esplosivi. Va ricordato che all’epoca l’unico esplosivo esistente era la polvere da sparo, inventata in Cina nel Medioevo; solo nel 1847 Sobrero riuscì a creare un nuovo prodotto, la nitroglicerina, che era più efficiente della polvere, ma era molto pericolosa: esplodeva troppo facilmente e, pertanto, non poteva essere usata allo stato puro.

Alfred Nobel
Alfred Nobel

L’invenzione più famosa di Alfred Nobel: la dinamite

Alfred Nobel soggiornò a Parigi per due anni, in seguito visse per un periodo negli Stati Uniti e rientrò in Europa nel 1856. Condusse esperimenti per rendere più stabile ed efficiente la nitroglicerina e riuscì a inventare il primo detonatore relativamente sicuro. Nel corso delle sue ricerche avvenivano spesso esplosioni accidentali, una delle quali nel 1864 costò la vita al fratello Emil. I risultati, però, non tardarono ad arrivare. Nel 1867 lo scienziato, lavorando in Germania, riuscì a perfezionare la nitroglicerina usando una polvere inerte, che rese l’esplosivo più stabile. Era nata la dinamite, il cui nome deriva dal greco dynamis, che significa potenza. La dinamite divenne presto un esplosivo molto diffuso, sia per usi militari, sia civili e a Nobel, che depositò il brevetto dell’invenzione, garantì popolarità e grandi ricchezze.

Produzione di dinamite in una delle fabbriche di Nobel
Produzione di dinamite in una delle fabbriche di Nobel

Perché Alfred Nobel creò il premio Nobel e la sua istituzione

Con il passare degli anni il patrimonio di Nobel divenne sempre più consistente, ma crebbero anche le critiche che lo scienziato si attirava per aver inventato uno strumento di morte come la dinamite. Nel 1888 avvenne un episodio che colpì profondamente Nobel. Suo fratello Ludvig morì mentre si trovava a Cannes, in Francia, e un giornale francese, per errore, affermò che era morto Alfred, commentando: “Il mercante di morte è morto”. Nobel era tormentato da sinceri scrupoli di coscienza e decise perciò di devolvere quasi tutti i suoi beni per uno scopo benefico. Nel testamento dispose che il suo patrimonio doveva essere destinato quasi interamente alla creazione di un fondo di investimento, che doveva finanziare, con gli interessi maturati ogni anno, un premio da assegnare a chi avesse contribuito al progresso del genere mano in cinque settori: fisica, chimica, medicina, letteratura e pace. Nobel diede disposizioni precise anche in merito al meccanismo di assegnazione, stabilendo che la scelta della persona da premiare spettava alle istituzioni scientifico-culturali svedesi e, solo per il premio per la pace, a una commissione appositamente nominata dal Parlamento della Norvegia. Dispose inoltre che, nell’assegnazione dei premi, non bisognava tenere conto della nazionalità dei candidati, ma solo del contributo da loro portato alle scienze e alla pace.

Il testamento, esposto a Sanremo nella VIlla Nobel
Il testamento, esposto a Sanremo nella Villa Nobel

La morte e l’eredità di Alfred Nobel

Nobel morì nel 1896 mentre si trovava in Italia, a Sanremo, dove possedeva una villa (ancora oggi esistente e aperta al pubblico). Il premio al quale aveva devoluto il suo patrimonio fu istituito pochi anni più tardi: i primi premi Nobel furono assegnati già nel 1901. Ancora oggi i premi sono basati sul testamento dello scienziato: sono assegnati dalle istituzioni indicate da Nobel e finanziati con gli interessi del fondo di investimenti creato alla fine dell’Ottocento. Nel 1969, però, è stato aggiunto un altro premio, il Nobel per l’economia, che non era stato previsto dalla scienziato ed è finanziato dalla Banca centrale di Svezia.

Fonti
The Nobel Prize, Alfred Nobel’s Life J. Erik Jorpes, Alfred Nobel, in "British Medical Journal", 1959
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