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8 Dicembre 2023
7:00

Chi inventò le luci di Natale? Storia e origine della tradizione natalizia

Prima che fossero inventate le lampadine elettriche, il Natale veniva illuminato dalle candele, e questo causava qualche problemino per via degli incendi domestici.

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Chi inventò le luci di Natale? Storia e origine della tradizione natalizia
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La tradizione di addobbare gli alberi di Natale è nata in Europa del Nord nel Cinquecento. Da quando esiste l'albero di Natale, esistono anche le luci di Natale, in forma diversa. I primi alberi non erano decorati con le catene luminose che usiamo oggi ma con frutti, dolciumi e… candele. Quindi in realtà il Natale è sempre stato illuminato, anche se non da subito con l'energia elettrica! Da quando Thomas Edison ha inventato la prima lampadina a incandescenza, però, le cose sono cambiate.

Le prime luci elettriche

Se l'albero di Natale esiste dal Cinquecento, lo stesso non si può dire della lampadina. Di conseguenza, la storia dell'illuminazione natalizia segue un po' quella dell'illuminazione elettrica.

L'invenzione della prima lampadina a incandescenza duratura è da attribuire a Thomas Edison, che la brevettò nel 1879.

La lampadina di Edison (credit Alkivar)
La lampadina di Edison. Credits: Alkivar.

La lampadina era stata inventata ma ci mise un po' a entrare nelle case delle persone. Il primo impianto di illuminazione pubblica a incandescenza fu installato a New York nel 1882. L'anno dopo in Italia nacque la prima centrale elettrica in via Santa Radegonda a Milano, usata per illuminare il Teatro alla Scala per la prima volta, proprio nella notte di Santo Stefano del 1883.

L’invenzione delle luci di Natale elettriche

In realtà il Natale è sempre stato illuminato. Prima sull'albero si mettevano le candele, solo che come potete immaginare c'era qualche problemino con gli incendi domestici. Proprio da qui nasce l'idea delle luci di Natale elettriche.

La regina Vittoria e l'albero di Natale (illustrazione degli anni 1840)
La regina Vittoria e l’albero di Natale (illustrazione degli anni ’40 dell’Ottocento).

Ad avere l'idea di illuminare il Natale con l'elettricità fu una persona legata a Thomas Edison, un suo amico e collaboratore. Il suo nome era Edward Hibberd Johnson e lavorava come vicepresidente della Edison Electric Light Company.

Johnson fu il primo a mettere insieme una serie di luci elettriche sul suo albero di Natale nell'anno 1882, tre anni dopo l'invenzione della lampadina a incandescenza. Collegò a mano 80 lampadine rosse, bianche e blu intorno all'albero a cui, tra l'altro, era installato un sistema di movimentazione che lo faceva ruotare. Johnson ottenne l'attenzione del New York Times due anni dopo la sua invenzione, comparendo sui giornali con il suo albero con 120 luci elettriche colorate (New York Times, 1884).

Nel 1895 il presidente degli Stati Uniti Groover Cleveland chiese che l’albero di Natale della Casa Bianca fosse illuminato da centinaia di lampadine elettriche di tanti colori. Questa è stata proprio l'occasione in cui il grande pubblico è venuto a conoscenza del nuovo modo di addobbare l'albero di Natale.

La diffusione delle luci di Natale

La vera distribuzione delle luci elettriche nelle case delle persone è avvenuta nel 1903 quando un’azienda statunitense iniziò a vendere dei kit preassemblati di luci natalizie. In realtà bisognava avere qualche skill tecnica per metterle un funzione: il kit era composto da una corda di luci ma solo chi sapeva maneggiare l'elettricità poteva istallarlo. L'attrezzatura consisteva in 8 prese di porcellana verdi precablate, 8 lampade in vetro colorato e la spina per collegamento alla presa.
Anche stavolta il kit non era economico e poi nel ‘900 accendere un albero di Natale era molto più costoso che accenderlo oggi. Infatti gli alberi di Natale illuminati ad elettricità iniziarono ad apparire prima in qualche vetrina.

Passiamo al 1917 con un altro nome: Albert Sadacca. La sua famiglia possedeva un'azienda di illuminazione e Albert era solo un adolescente quando suggerì di inserirsi nel business delle luci di Natale elettriche, spinto dalla costante degli incendi domestici che continuavano ad essere molto frequenti per via delle candele.
Il negozio di famiglia iniziò quindi a proporre dei fili di luci di Natale, prima monocolore e poi tutte colorate e questa scelta fece la differenza. Le luci con i bulbi dipinti di rosso blu e verde piacevano alle persone.
Negli anni '20 Albert e i suoi fratelli Henri e Leon organizzarono un'associazione di categoria che presto divenne una società. Da quel momento fino agli anni '60 questa compagnia gestirà il mercato delle luci di Natale.

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C'è da dire che le prime luci elettriche di Natale erano pericolose quanto le candele perché si surriscaldavano molto. Erano anche in vetro e piano piano un po' come le palline di natale hanno iniziato ad assumere delle forme particolari come dei piccoli ornamenti.
Anche per quanto riguarda i colori c'è stato qualche problemino. La vernice utilizzata per dipingere i bulbi delle lampadine non aderiva bene al vetro. Inoltre quando le luci venivano accese e spente c'era una costante espansione e contrazione del vetro e questo faceva sfaldare lo strato di vernice. Una soluzione fu trovata con il cosiddetto vetro lattiginoso. Il vetro opalino ha questa superficie lattiginosa perché durante l'impasto del vetro vengono aggiunti fosfati o ossidi.

Le luci di Natale diventano famose

Nel 1927 furono presentate al pubblico anche le luci per l'illuminazione natalizia esterna. Nello stesso anno vengono proposte le prime luci con 7 lampade collegate in parallelo, non in serie, in modo che al rompersi di una sola lampadina non bisognava buttare via tutto. In questo modo veniva risolto un grande limite.

Le luci natalizie hanno iniziato a diventare veramente popolari solo dopo la seconda guerra mondiale, anche perché dopo gli anni '40 la rete elettrica viene estesa anche nelle aree rurali e arriva alla popolazione.

Un'ultima curiosità sulle luci di Natale. Quando pensiamo ai grandi alberi luminosi ci vengono in mente l'albero di Rockefeller Center a New York o quello di Trafalgar Square a Londra. Eppure noi in Italia abbiamo un albero di Natale non convenzionale che è il più grande al mondo. Stiamo parlando dell'albero di Gubbio, in Umbria, che non è un albero vero e proprio ma una sua rappresentazione allestita sulle pendici del monte Ingino utilizzando circa 300 grandi luci che si vedono da tutto il paese!

L'albero di Gubbio
L’albero di Gubbio.
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