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15 Maggio 2024
14:16

Come sono stati demoliti i resti del Ponte di Baltimora crollato a marzo: l’esplosione controllata

Il 13 maggio sono stati demoliti i resti del ponte Francis Scott Key di Baltimora, collassato il 26 marzo dopo l'impatto con la nave Dali. Si è scelto di usare cariche esplosive per massimizzare la velocità di smontaggio e minimizzare i rischi dovuti all'instabilità della struttura rimanente.

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Come sono stati demoliti i resti del Ponte di Baltimora crollato a marzo: l’esplosione controllata
demolizione ponte baltimora
Immagine generata con AI.

Lunedì 13 maggio è terminata la demolizione del ponte di Baltimora Francis Scott Key Bridge sul fiume Patapsco nella baia di Chesapeake, negli Stati Uniti, collassato il 26 marzo dopo che la nave cargo Dali si schiantò (probabilmente a causa di un'avaria) su uno dei piloni in cemento armato della struttura causando 6 vittime. La demolizione delle parti rimanenti del ponte, avvenuta tramite esplosioni controllate al fine di velocizzare le operazioni di smaltimento, permetterà di avere una completa pulizia della zona portuale in modo da liberare la portacontainer Dali in modo da ripristinare col tempo la viabilità del porto – chiuso in seguito all'incidente per un tempo indefinito – e valutare possibili nuove strategie di attraversamento del tratto precedentemente servito dal ponte. La demolizione proseguirà poi con la rimozione del calcestruzzo ancora presente e l'allontanamento della nave cargo.
La nave Dali, lunga circa 300 metri e battente bandiera di Singapore, era partita dal porto di Baltimora alle 0:44 di martedì 26 marzo alla volta dello Sri Lanka e urtò verso le 1:30 uno dei due piloni che sorreggevano la struttura ad arco, causando il crollo dell'intera struttura. L'analisi ingegneristica del crollo è stata fonte di riflessione tecnica e ampio dibattito, relativamente soprattutto alla manifestata scarsa robustezza strutturale dimostrata durante il collasso, dibattito che ancora oggi non trova una voce risolutiva.

Perché sono stati usati esplosivi per demolire i resti del Francis Scott Key

La demolizione dei resti del ponte è iniziata già da qualche tempo e ha visto all'opera tecnici specializzati per la realizzazione di opportuni tagli e indebolimenti negli elementi componenti la travatura reticolare ancora integra, fino a poco tempo fa letteralmente poggiata sulla nave Dali. Anche per questa ragione la "pulizia" della zona portuale è assolutamente necessaria, per rimettere ripristinare il traffico via mare ma anche per consentire future operazioni preliminari per realizzare una nuova infrastruttura di sostituzione, necessaria per ovviare ai problemi di viabilità generati dalla attuale mancanza di un collegamento diretto tra le rive.

La demolizione sta avvenendo quindi in due passaggi:

  • si effettuano delle operazioni parziali di indebolimento delle zone di collegamento, ovvero di rimozione del rimovibile in maniera tradizionale;
  • operazioni di demolizione controllata tramite esplosivi

La tecnica di demolizione controllata, in questo contesto, è stata utilizzata per velocizzare le operazioni di smontaggio. Essendo il sistema di travatura collegato da aste tra loro bullonate, si potrebbero letteralmente "svitare" i bulloni presenti e disassemblare tutta la struttura pezzo dopo pezzo, senza esplosivi. Tuttavia, questa modalità sarebbe particolarmente lenta per diversi motivi:

  • data la maestosità dell'opera, il numero di bulloni presente in ogni giunto è molto elevato, e questo richiede molta manodopera.
  • il crollo ha causato una deformazione permanente delle aste componenti il sistema, che rende difficile la rimozione dei bulloni.
  • la struttura rimanente del ponte si trova in una condizione di equilibrio precario: con molta probabilità si trova "sotto carico" per la conformazione innaturale in cui è ridotta e questo rende pericoloso un possibile smontaggio tradizionale: rimuovere il pezzo sbagliato potrebbe portare a rilasciare energia elastica tale da diventare un pericolo per gli operai.

Per questi motivi utilizzare esplosivi tarati per ottenere una separazione delle aste di travatura è una soluzione non solo più rapida ed economica ma anche più sicura.

Immagine
Credits: NTSBgov, via Wikimedia Commons.

Come viene smaltito l'acciaio demolito

Al momento non ci sono informazioni relative all'utilizzo che si farà dell'acciaio ottenuto dalla demolizione dei resti del ponte di Baltimora. Generalmente, l'acciaio ottenuto da operazioni di demolizione viene riutilizzato per generare nuovi prodotti a uso strutturale, con caratteristiche meccaniche pari al nuovo. Questa proprietà viene solitamente identificata come up-cycling, ovvero la capacità che ha la lega di acciaio di non mutare negativamente le sue caratteristiche meccaniche dopo un nuovo processo di fusione. Questo rappresenta uno dei vantaggi delle costruzioni in acciaio che richiedono, per le cause più svariate, demolizioni o smaltimenti non contemplati in fase progettuale.

dali ponte scott key baltimora crollo incidente
Credits: StreamTime Live.
Fonti
Caprani Colin - The Baltimore Bridge collapse: a vital lesson for structural engineers
Sfondo autopromo
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