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28 Luglio 2024
13:00

Cosa fare se un telefono (anche impermeabile) cade nell’acqua di mare

Se il vostro smartphone ha una certificazione per la protezione contro i danni da liquidi, potreste provare a recuperarlo spegnendolo, lavandolo in acqua dolce per rimuovere il sale e facendolo asciugare all'aria. Se non ha tale certificazione, potreste provare a smontarlo e pulirlo per evitare ulteriori danni prima che sia troppo tardi.

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Cosa fare se un telefono (anche impermeabile) cade nell’acqua di mare
cosa fare se telefono cade in acqua

Cosa fare se il telefono cade in acqua di mare? La crescente dipendenza dalla tecnologia porta sempre più persone a usare il telefono anche durante le nostre gite o vacanze balneari. Questa cattiva abitudine, oltre a sfavorire il relax, potrebbe portare a danni accidentali dovuti alla caduta in acqua salata dello smartphone. In questi casi, se il telefono cade nell'acqua di mare potrebbe subire seri danni anche se è impermeabile. Il massimo che si può fare per cercare di limitare il più possibile questi problemi è mettere in atto una procedura d'emergenza che consiste nello spegnere il dispositivo, risciacquarlo in acqua dolce per rimuovere il sale e farlo asciugare all'aria.

Come recuperare uno smartphone caduto in acqua di mare

Se il vostro smartphone presenta una certificazione per la protezione da liquidi, ovvero risulta resistente all'acqua, potreste provare a mettere in atto la seguente “procedura d'emergenza”, che consiste in pochi semplici step. È bene precisare, tuttavia che questi passaggi potrebbero non dare i risultati sperati: tutto dipende da quanto tempo è rimasto sommerso, dall'entità del danno provocato dall'acqua salata al dispositivo, dal grado di protezione contro i liquidi effettivamente disponibile e dalla sua attuale integrità. In ogni caso, provate a mettere in pratica questi passaggi:

  1. Per prima cosa, spegnete il telefono e risciacquatelo con acqua dolce.
  2. Asciugate il telefono con un asciugamano o un panno asciutto. Dopodiché lasciatelo asciugare all'aria per diverse ore prima di provare a utilizzarlo nuovamente. Nel fare ciò, non commettete l'errore di tenerlo alla luce diretta del sole per farlo asciugare più velocemente, in quanto questa potrebbe danneggiare in modo irreparabile il dispositivo. Asciugate con particolare attenzione le zone più “sensibili”, ovvero quelle dove l’acqua potrebbe essersi introdotta più facilmente, come gli altoparlanti o la porta di ricarica.
  3. Una volta che il dispositivo è completamente asciutto (cosa che potrebbe richiedere anche più di 5-6 ore dal momento in cui è stato estratto dall'acqua), provate ad accenderlo per vedere se i vostri tentativi di recuperarlo sono andati a buon fine o meno.

Se il dispositivo che vi è caduto in acqua salata non ha alcuna certificazione per la protezione da liquidi è probabile che il “tuffo” sia costato piuttosto caro al telefono (e di conseguenza anche a voi). In questo caso, l'unica cosa che potete tentare di fare è smontare il dispositivo e pulirlo prima che l'acqua corroda in modo permanente i circuiti, togliendo la scheda SIM, la batteria nei modelli in cui questo è possibile e la scheda SD se presente. Naturalmente, per fare ciò è necessario munirsi degli strumenti adatti e di guide affidabili per smontare pezzo per pezzo il dispositivo (una risorsa molto utile a questo proposito è costituita dalle guide di iFixit, un sito specializzato nel fornire informazioni su come riparare i dispositivi tech più popolari).

Cos’è la certificazione IP e come verificare se lo smartphone è impermeabile

Riguardo alla cosiddetta “impermeabilità” degli smartphone è importante fare un distinguo tra le varie tipologie di certificazioni standard attualmente disponibili, ognuno dei quali offre un grado di protezione differente. Ci stiamo riferendo in modo particolare alla certificazione IP (International Protection Marking), un parametro che definisce fino a che punto un dispositivo è protetto contro l’intrusione di corpi solidi e l’accesso di liquidi.

Il codice di certificazione è composto da tre elementi:

  • IP: questo codice va a identificare il nome della summenzionata certificazione.
  • Numero compreso tra 0 e 6: la prima cifra che succede il codice “IP” indica il grado di protezione contro l’introduzione di polveri e corpi solidi (in questo articolo sorvoleremo su questo parametro, visto che non ci interessa).
  • Numero compreso tra 0 e 9: la seconda cifra che succede il codice “IP” indica il grado di protezione contro l’introduzione di liquidi. Riguardo alla seconda cifra della certificazione, per illustrarvi i vari gradi di protezione disponibili, abbiamo realizzato la seguente tabella esplicativa, che speriamo possa aiutarvi a fare chiarezza e a capire che grado di protezione è eventualmente disponibile sul vostro dispositivo.
Grado di protezione Esempi di danni coperti
0 Il dispositivo non ha alcuna protezione contro i danni da liquidi
1 Protezione da gocce d’acqua
2 Protezione da gocce d'acqua che cadono su un dispositivo inclinato di 15°
3 Protezione da acqua nebulizzata che cade su un dispositivo inclinato fino a 60°
4 Protezione da schizzi, pioggia e spruzzi d’acqua
5 Protezione da getto d’acqua spruzzato da un ugello di 6.3 mm contro i punti deboli e le aperture
6 Protezione da getto d’acqua spruzzato da un ugello di 12.5 mm contro i punti deboli e le aperture
7 Protezione da immersione in acqua temporanea fino a 1 metro di profondità per massimo 30 minuti
8 Protezione da immersione in acqua temporanea fino a 6 metri per massimo 30 minuti (standard IEC 60529), fino a 4 metri per massimo 30 minuti o fino a 2 metri per massimo 30 minuti (standard IEC 60529)
9 Protezione da getti d’acqua ad alta pressione e a temperature elevate (solitamente non è presente sugli smartphone).

Detta in soldoni, dunque, se il vostro smartphone è dotato di certificazione IP67 o IP68 è probabile che, agendo tempestivamente, possiate riuscire a rimediare all'immersione in acqua salata (e tra poco vedremo in che modo). Tuttavia, è bene tenere a mente che la resistenza all'acqua e agli schizzi non è una caratteristica permanente e potrebbe fisiologicamente diminuire con la normale usura (sugli smartphone ricondizionati, inoltre, tale caratteristica viene automaticamente persa nel momento in cui i dispositivi vengono aperti dai centri autorizzati per effettuare le riparazioni e i controlli del caso). Inoltre, di solito i produttori coprono i danni da liquidi entro un anno dall'acquisto del telefono.

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