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Cosa succede se mescoliamo candeggina e Cola? L’esperimento

L'ipoclorito di sodio della candeggina ossida il colorante presente nella bevanda al gusto cola: ecco spiegata la reazione chimica.

1 Novembre 2023
7:00
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Cosa succede se mescoliamo candeggina e Cola? L’esperimento
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In rete girano diversi video in cui si mostra l'esperimento in cui si aggiunge la candeggina alla cola: si vede chiaramente che il colore passa dal tipico color marrone scuro (caramello) a un giallo pallido. Ma cos'è successo dal punto di vista chimico? Quali sostanze contengono questi due liquidi che permettono questo cambio di colore? In questo video-articolo vediamo la spiegazione scientifica di questo simpatico esperimento, facilmente riproducibile anche a casa.

Attenzione, respirare i vapori della candeggina può essere molto pericoloso. Assicuratevi di effettuare l'esperimento sotto la supervisione di un adulto e in una stanza sufficientemente arieggiata. In generale NON mescolare prodotti della casa, in quanto potrebbero svilupparsi gas tossici.

Cosa contiene la candeggina

La candeggina è un prodotto che contiene ipoclorito di sodio (formula chimica: NaClO), con diverse proprietà: è una sostanza disinfettante e ossidante. In chimica, un ossidante è una sostanza in grado di "strappare" elettroni ad altre sostanze (ogni sostanza ha degli elettroni che possono essere "strappati via", con più o meno facilità).

Ecco, la capacità di strappare elettroni dell'ipoclorito di sodio contenuto nella candeggina è ciò che spiega il cambio colore della Cola in questo esperimento, ma anche il suo potere sbiancante e disinfettante. Ora, però, dobbiamo capire cosa contiene questa bevanda da renderla color marrone scuro.

Cosa contiene la cola di colorato

Se guardiamo l'etichetta di una tipologia di una cola notiamo che tra gli ingredienti è presente il colorante E 150d. Dal punto di vista chimico si tratta del caramello solfito-ammoniacale: un prodotto ottenuto per riscaldamento controllato dei carboidrati (come potrebbe essere lo zucchero da cucina) in presenza di sali (solfiti o sali d'ammonio). In base alla tipologia di carboidrato e sale utilizzato, si può presentare o come liquido o come solido, come riportato nell'allegato XV della Gazzetta Ufficiale dove si parla di requisiti di purezza specifici dei coloranti.

Ecco, questo colorante a base di caramello è ciò che conferisce il tipico colore marrone.

Cola
Il colore marrone scuro delle bevande al gusto cola potrebbe arrivare dalla presenza del colorante E 150d: il caramello solfito–ammoniacale

La spiegazione dell'esperimento

Nel momento in cui l'ipoclorito di sodio della candeggina – che ricordiamo essere un ossidante – incontra il caramello solfito-ammoniacale della bevanda al gusto Cola, avviene a tutti gli effetti una reazione si ossidoriduzione (redox): l'ipoclorito strappa elettroni al colorante. Questo causa una modifica nella struttura chimica del colorante, con conseguente cambio di colore conferito alla bevanda in sè.

Questo fenomeno si verifica anche quando si aggiunge la candeggina su un capo colorato: rimangono delle macchie chiare dovute proprio al potere ossidante della candeggina.

Bibliografia
Sono un appassionato del mondo microscopico, a partire dalle molecole fino agli artropodi. La laurea magistrale in chimica mi ha permesso di avere gli strumenti necessari per comprendere il funzionamento del mondo, ma soprattutto ha saziato la mia fame di risposte. Curioso, creativo e con idee folli: date una videocamera, un drone o una chitarra al DeNa e lo renderete felice.
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