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27 Maggio 2024
21:30

Cosa testa realmente la casella “Non sono un robot”?

Pur essendo diventati sempre più agili e intelligenti i robot non riescono ancora a superare il reCAPTCHA perché questo test analizza tutta una serie di comportamenti che sono propri della sfera umana. Secondo alcuni esperti, però, le cose potrebbero cambiare in futuro.

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Cosa testa realmente la casella “Non sono un robot”?
test non sono un robot

Avete presente la casella “Non sono un robot” che bisogna cliccare per dimostrare di essere un utente umano anziché un bot? Come mai i robot non riescono a flaggare una “semplice” casella pur avendo raggiunto un livello d'intelligenza e agilità nei movimenti mai raggiunto prima d'ora? In realtà sono perfettamente in grado di cliccare sulla casella, ma il test “Non sono un robot” è più complesso di quanto possa sembrare a prima vista.

Dietro la casella “Non sono un robot”, infatti, si cela la tecnologia reCAPTCHA, dove CAPTCHA sta per Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart (ovvero “test di Turing pubblico completamente automatizzato per distinguere computer ed esseri umani”). Anche se il test di Turing appare a molti un concetto superato, questo specifico test va ad analizzare (sfruttando un apposito algoritmo) il comportamento che l'utente intraprende prima e dopo il clic della casella stessa, riuscendo in questo modo a distinguere se dietro tali azioni si celi un essere umano o un bot.

i'm not a robot

Tra i vari comportamenti analizzati ci sono infatti i movimenti fatti con il mouse, le azioni fatte immediatamente dopo il clic, le pagine visitate e così via. Nelle versioni più recenti del test, queste analisi vengono effettuate addirittura senza che vi sia la necessità di flaggare una casella. Dal momento che i robot solitamente eseguono movimenti piuttosto ordinati e meccanici, per esempio lungo linee rette – a differenza di noi umani, che muoviamo il puntatore del mouse in modo irregolare e casuale – l'algoritmo del sistema reCAPTCHA riesce a distinguere abbastanza facilmente un umano da un robot.

È bene precisare, comunque, che le cose potrebbero cambiare in futuro, in quanto l'intelligenza artificiale potrebbe riuscire a simulare perfettamente il comportamento umano per superare le versioni più aggiornate del test reCAPCTHA. Questo è, almeno, quel che hanno affermato alcuni esperti informatici, tra cui il Peter Bentley dell'University College di Londra, che lo ha detto a chiare lettere in un articolo pubblicato su BBC Science Focus Magazine.

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