
L’Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (IAEA) è stata fondata nel 1957, nell’ambito delle Nazioni Unite, su proposta del presidente degli Stati Uniti Eisenhower: l'obiettivo era quello di creare un organismo internazionale che promuovesse l'utilizzo dell'energia atomica a scopi pacifici. Proprio per questo la IAEA, la cui sede centrale è a Vienna, ha il compito di promuovere l’uso pacifico dell’energia nucleare, coordinare la ricerca scientifica e tecnologica, stabilire standard di sicurezza. Inoltre, l’Agenzia è incaricata di vigilare sulla corretta applicazione di accordi internazionali per la limitazione dei programmi nucleari: in altre parole, verifica che i Paesi non utilizzino l'uranio per scopi militari. Proprio questo compito pone talvolta la IAEA al centro di polemiche politiche, come sta accadendo attualmente a causa della guerra tra Iran e Israele e della possibilità che l'Iran stia sviluppando un programma nucleare per l'arricchimento dell'uranio.
Cos'è la IAEA e quali sono i suoi compiti
L’Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), in inglese International Atomic Energy Agency (IAEA), è un ente intergovernativo finalizzato a promuovere l’uso dell’energia nucleare per scopi pacifici. Lo statuto definisce in questi termini gli scopi dell’Agenzia:
L’Agenzia ha lo scopo di accelerare e accrescere il contributo dell’energia nucleare alla pace, alla sanità e alla prosperità del mondo intero. Essa cura, nel limite dei suoi mezzi, che l’aiuto fornito da lei oppure a sua domanda o sotto la sua direzione o il suo controllo non sia usato in maniera da servire a fini militari.
La IAEA, quindi, favorisce lo scambio di conoscenze scientifiche, promuove l’implementazione di standard di sicurezza per le centrali, fornisce assistenza tecnica. L'Agenzia pubblica ogni anno un rapporto di carattere generale.

La IAEA non si occupa direttamente della non proliferazione nucleare, cioè non ha il potere di impedire agli Stati di dotarsi di armi nucleari (per questo esiste il "Trattato di non proliferazione nucleare", in vigore dal 1970). Tuttavia, l'Agenzia invia ispettori per accertare che gli accordi internazionali sull'energia nucleare e sulla costruzione di armi atomiche siano rispettati, per controllare la sicurezza delle centrali o verificare le conseguenze di eventuali incidenti.
La struttura della IAEA
I Paesi membri della IAEA sono ben 180, rappresentano quasi la totalità degli Stati del mondo. L’agenzia ha la sede centrale a Vienna e uffici di collegamento in quattro città: Toronto, Ginevra, New York e Tokyo. Dispone inoltre di un laboratorio principale a Seibersdorf, in Austria, e di altri laboratori a Monaco di Baviera e a Trieste.

L’Agenzia è guidata da un presidente, carica attualmente ricoperta dall'argentino Rafel Grossi, e da un consiglio di governatori, composto da 35 persone elette dall’Assemblea Generale dei rappresentanti dei Paesi membri; i dipendenti sono 2.556.
Storia della IAEA
L’Agenzia nacque nel 1957, in un momento nel quale la Guerra Fredda lasciava temere lo scoppio di un conflitto nucleare che potesse provocare la distruzione dell’intero genere umano. Stati Uniti e Unione Sovietica si erano dotati di bombe all’idrogeno, note anche come bombe termonucleari, che avevano una potenza migliaia di volte superiore alle prime bombe atomiche, come quella sganciata su Hiroshima. In tutto il mondo, emerse la preoccupazione per la guerra nucleare. Nel 1953 il presidente degli Stati Uniti, Dwight Eisenhower, nel celebre discorso all’Assemblea delle Nazioni Unite passato alla storia come Atoms for peace (Atomi per la pace), propose di fondare un’organizzazione internazionale che controllasse l’energia atomica. La proposta fu accolta e la nuova agenzia nacque ufficialmente nel 1957. Da allora la IAEA è stata sempre attiva. L’Agenzia ha avuto un ruolo importante in alcune occasioni, come in occasione dei disastri nucleari di Chernobyl (1986) e Fukushima (2011).

Negli anni Duemila l’Agenzia si è trovata più volte al centro di polemiche politiche: ad esempio, nel 2003 gli Stati Uniti e il Regno Unito invasero l’Iraq con l’accusa di aver avviato lo sviluppo di armi di distruzione di massa, nonostante la IAEA avesse chiesto più tempo per effettuare le sue indagini (si scoprì poi che l’Iraq non aveva alcun programma per la creazione di bombe nucleari né di altre armi di distruzione di massa). I rapporti dell’Agenzia con l’amministrazione americana si irrigidirono. Negli anni seguenti il presidente George W. Bush accusò la IAEA di essere troppo tollerante nei confronti dei Paesi che stavano sviluppando programmi nucleari, in particolar modo con l’Iran.
Ciò nonostante, la IAEA nel 2005 fu insignita del premio Nobel per la pace, personalmente ritirato dal presidente, Mohammed El Baradei.
Attualmente l’Agenzia è al centro di polemiche a causa della guerra tra Iran e Israele, perché in un report del mese di maggio ha accusato l’Iran di aver avviato un progetto di arricchimento dell’uranio, fornendo agli israeliani un motivo per attaccare il Paese, affermando solo in seguito che in realtà nessuna prova dimostra che il governo di Teheran stia sviluppando un programma per la costruzione di bombe atomiche.