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21 Gennaio 2023
7:30

È vero che l’acqua nel lavandino ruota in senso opposto a seconda dell’emisfero?

Vi siete mai chiesti se l’emisfero in cui vi trovate è in grado di determinare il senso di rotazione dell’acqua in uno scarico? Scopriamolo insieme!

A cura di Arianna Izzi
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È vero che l’acqua nel lavandino ruota in senso opposto a seconda dell’emisfero?
scarico acqua

Quella dell’acqua e del senso orario o antiorario a seconda dell’emisfero in cui si trovi a cadere nel lavandino è una credenza popolare molto diffusa, spesso raccontata anche sui social attraverso foto e video. Questi parrebbero confermare una teoria che, almeno in linea di principio, poggia su leggi fisiche ben conosciute. La realtà, tuttavia, è che stabilire in quale emisfero ci troviamo solo osservando il senso di rotazione dell’acqua in uno scarico potrebbe condurci presto in errore: andiamo per gradi e capiamo meglio come funziona!

L’idea di partenza

Immaginiamo di riempire d’acqua il lavandino della nostra cucina di casa. Il liquido occupa quasi tutto il volume disponibile ed è fermo fintanto che, improvvisamente, non decidiamo di togliere il tappo e di far defluire l’acqua nel tubo di scarico. Istantaneamente, l’acqua comincerà a cadere nel foro con una certa velocità ed è su questo punto che, nel corso degli anni, ci si è sbizzarriti a fare congetture sulla correlazione tra il senso del vortice che si genera e l’emisfero in cui viene fatto l’esperimento. L’idea di partenza è che nell’emisfero settentrionale il gorgo scorra in senso antiorario e in quello meridionale in senso orario. Perché?

La forza di Coriolis sull'acqua

L’acqua che lasciamo defluire nel lavandino è soggetta alla forza di risucchio dello scarico, che "tira giù" il fluido verso il foro del lavandino, e alla forza apparente di Coriolis. Quest’ultima è causata da uno dei principali movimenti della Terra, cioè la rotazione attorno al proprio asse, in senso antiorario per un osservatore che si trovi al Polo Nord. La sua particolarità è che a causa della diversa velocità lineare di rotazione, che ai poli è pressoché nulla e all’equatore massima, ogni oggetto in movimento verso un centro di attrazione (nel nostro esempio rappresentato proprio dal tubo di scarico del lavandino), subisce una deviazione verso destra nel nostro emisfero boreale e verso sinistra nell’emisfero australe.

forza coriolis

Teoricamente, quindi, l’idea che l’acqua nel lavandino vortichi in senso opposto a seconda dell’emisfero in cui ci troviamo trova riscontro scientifico. 

Come funziona in realtà

Se alla fine del paragrafo precedente siete subito corsi a provare e non avete ottenuto il risultato sperato, qui è dove vi sveliamo il perché. Quella di Coriolis è una forza molto debole, di cui noi stessi non abbiamo percezione quando viaggiamo da un punto A ad un vicino punto B, e vi è bisogno di masse d’acqua molto grandi, o distanze tanto importanti, perché la forza influisca sul risultato dell’esperimento.

Il lavandino di casa, così come lo scarico del water o quello di una vasca da bagno, non è sufficientemente grande per poter rappresentare un ambiente idoneo all’esperimento. In più, qualsiasi piccola asimmetria nella forma, qualsiasi movimento dell’acqua dato dal riempimento del lavabo o la spinta che involontariamente applichiamo quando togliamo il tappo, sono tutti elementi che concorrono a determinare il senso del gorgo che viene a crearsi. Sebbene la teoria sia corretta, dunque, non trova riscontro nella pratica. Periodicamente, sul web, circolano video registrati soprattutto nei pressi della linea equatoriale, che mostrano l'acqua girare nei due sensi opposti a seconda di dove ci si sposti. Talvolta per assistere a questi esperimenti bisogna anche pagare una piccola somma. Sappiate, ahimè, che il risultato non dipende dalla forza di Coriolis e che quindi è casuale oppure artificialmente indotto.

Delusi? Pensate che l’esperimento del lavandino ha affascinato per anni anche la comunità scientifica e nel lontano 1962, al Massachusetts Institute of Technology di Boston, venne condotto uno studio volto proprio a trovare una risposta alla domanda iniziale che ci siamo posti nel titolo di questo articolo. Fu riempita una enorme vasca con 1100 litri d’acqua e, dopo un giorno di pausa (per far sì che il fluido fosse più fermo possibile), venne delicatamente rimosso il tappo. Solo dopo 15 minuti cominciò ad essere percettibile un leggero vortice in senso antiorario. Lo studio, poi pubblicato sulla rivista Nature, conclude ricordando una cosa molto interessante, cioè che la forza di Coriolis all’equatore è nulla, per cui risulta virtualmente impossibile riprodurre un esperimento valido nei pressi della linea immaginaria che divide il globo in due emisferi.

Una piccola curiosità

La prossima volta che tra amici parlerete di questo fenomeno raccontategli che un ottimo esempio per rendersi conto della forza di Coriolis nei due emisferi è rappresentato dal senso dei cicloni, i vortici atmosferici che in meteorologia sono spesso associati a fenomeni di cattivo tempo, come temporali e piogge. Date le grandi masse d’aria e le lunghe distanze percorse, sono un ottimo esempio visivo dell’effetto Coriolis e di come il senso dei vortici sia effettivamente antiorario nell’emisfero Nord e orario nell’emisfero Sud.

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