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15 Novembre 2024
6:00

È vero che le smart TV ci spiano e raccolgono dati personali? Come tutelare la nostra privacy

Secondo alcuni esperti di sicurezza informatica le smart TV monitorano le nostre attività per offrirci pubblicità mirata. È possibile proteggere la privacy regolando alcune impostazioni del televisore.

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È vero che le smart TV ci spiano e raccolgono dati personali? Come tutelare la nostra privacy
smart tv dati personali

Le smart TV (che a differenza delle TV tradizionali sono connesse a Internet e dispongono di app e un sistema operativo dedicato) non ci spiano, ma molti modelli possono raccogliere informazioni dettagliate su ciò che guardiamo e su come interagiamo con la TV, includendo dati provenienti dal sistema operativo delle stesse e dalle app che vi sono installate. Questi dati vengono spesso combinati con quelli raccolti da dispositivi esterni come Chromecast di Google, Apple TV e Amazon Fire Stick, costruendo un profilo dettagliato dei nostri interessi e abitudini. L'obiettivo principale di questa raccolta di dati è quella di monetizzare attraverso la pubblicità mirata, in maniera analoga a quanto accade già con smartphone, tablet e computer. Per tutelare la propria privacy è possibile adottare alcune misure, come la disattivazione delle funzioni di riconoscimento automatico dei contenuti.

Quali dati vengono raccolti dalle smart TV

Come afferma Rowenna Fielding, direttrice della consulenza sulla protezione dei dati Miss IG Geek «Lo scopo è raccogliere quante più informazioni possibili sul tuo comportamento, interessi, preferenze e dati demografici in modo che possano essere monetizzati, principalmente tramite pubblicità mirata». La profilazione dei consumatori operata dalle smart TV è tanto complessa quanto invasiva.

Tra le tecnologie più invadenti troviamo il cosiddetto ACR (Automatic Content Recognition), ovvero il  riconoscimento automatico dei contenuti, una funzione che traccia tutto ciò che passa sullo schermo della TV: dai programmi TV in streaming ai DVD e persino ai giochi. Questo monitoraggio attivo, spesso abilitato di default, invia informazioni sui contenuti visualizzati ai produttori ea una rete di inserzionisti. L'ACR riesce a identificare qualsiasi contenuto confrontando audio e video con database di dati visivi e sonori, permettendo di tracciare dettagliatamente le preferenze dell'utente per proporre pubblicità personalizzata.

Le smart TV, inoltre, non si limitano a osservare. Alcune di esse includono microfoni e funzioni di attivazione vocale che, a seconda dei modelli, possono intercettare comandi vocali e altre conversazioni captate dall'ambiente. Questi dati audio vengono trasmessi ai produttori o a terze parti per elaborazioni successive, aumentando così i rischi di violazione della privacy. Anche i servizi di streaming come Netflix e Amazon Prime Video, accessibili tramite smart TV, partecipano alla raccolta dei dati. Pur dichiarando di utilizzare le informazioni principalmente per ottimizzare l'esperienza di visione, questi servizi raccolgono una vasta gamma di informazioni, dagli identificatori del dispositivo alla geolocalizzazione, fino alle informazioni di pagamento.

Un ulteriore livello di complessità è dato dal cosiddetto tracciamento cross-device. Con questa tecnica, i dati della smart TV vengono incrociati con quelli provenienti da altri dispositivi connessi alla rete domestica, come smartphone, computer e dispositivi per la domotica. Combinando dati di geolocalizzazione, cronologia di navigazione e informazioni sui social media con le abitudini di visione, le aziende riescono a creare un ritratto molto dettagliato dell'utente. Questi dati possono venire “venduti” a terze parti, che li usano per scopi pubblicitari, rendendo difficile mantenere il controllo sulle informazioni personali anche dopo che sono state trasmesse.

Per non parlare, poi, del tracciamento che avviene tramite i cookie che, proprio come avviene sui siti Web visitati dai propri device, tracciano e identificano l'utente per creare un profilo pubblicitario dettagliato. Il mercato dei dati televisivi è talmente vasto che alcune aziende di smart TV hanno adottato da tempo la pratica di condividere i dati con aziende pubblicitarie e broker. Un caso noto è quello di Vizio, azienda che, nel 2018, ha patteggiato una causa legale per violazione della privacy (sborsando ben 17 milioni di dollari per chiudere la faccenda), in quanto raccoglieva dati sulle abitudini di visione senza un consenso esplicito da parte dell'utente.

I produttori giustificano simili pratiche come necessarie per garantire la “personalizzazione” dei contenuti e migliorare la qualità del servizio. Purtroppo, però, l'utente non sempre è informato chiaramente di quali dati vengono raccolti e come vengono usati, e le opzioni di disattivazione sono spesso difficili da configurare. Non a caso, la già citata Fending sostiene che «la maggior parte delle app installate sulla vostra smart TV farà la spia per conto di una vasta rete di inserzionisti e broker di dati».

Come difendere la propria privacy dalle smart TV

Lungi da noi fare terrorismo psicologico o demonizzare l'utilizzo delle smart TV, alla luce di quanto hanno affermato alcuni esperti su vari media internazionali, vi suggeriamo di difendere la privacy dalle smart TV limitando i dati che queste raccolgono. A questo proposito, per esempio, potreste disattivare l'ACR nelle impostazioni di privacy, disattivare le funzionalità pubblicitarie e coprire o disattivare microfoni ed eventuali telecamere disponibili eventualmente sul vostro televisore smart. Potrebbe essere anche utile configurare una rete ospite per i dispositivi di casa e aggiornare regolarmente il software della TV. Anche reimpostare periodicamente l'identificatore pubblicitario (AdID) aiuta a limitare la capacità di tracciamento da parte degli inserzionisti.

Se non sapete come effettuare queste operazioni, dovreste riuscire a trovare indicazioni sul sito del produttore della vostra smart TV oppure su portali online specializzati in questo genere di tematiche, magari cercando su Google “come [operazione che intendete fare] su [marca e modello smart TV]”.

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