
Alle 10:22 di oggi lunedì 9 dicembre 2024 è avvenuta un'esplosione nella raffineria ENI di Calenzano, in provincia di Firenze in Toscana, che ha provocato 2 morti, 9 feriti e 3 dispersi. Un forte boato che si è sentito anche a chilometri di distanza ha rotto vetri di finestre nel circondario, e si è alzata una vasta colonna di fumo nero visibile anche dai Comuni limitrofi. Sono operativi sul posto i Vigili del Fuoco con 9 squadre, le forze dell'ordine e il sistema regionale per l'emergenza sanitaria. Sono stati istituiti due giorni di lutto a Calenzano per le vittime dell'incidente. L'esplosione ha attivato il sistema di allerta IT-Alert della Protezione Civile, che per la prima volta in assoluto ha inviato un messaggio reale mentre finora aveva diffuso solamente messaggi di test.
Il primo messaggio reale di IT-Alert
Il messaggio è stato recapitato alle 11:25 – quindi circa un'ora dopo l'esplosione – a tutti i telefoni cellulari nel raggio di 5 km dall'esplosione. Questo il testo del messaggio inviato:
ALLARME PROTEZIONE CIVILE 09/12/2024 Ore 11:25 Incidente nell’impianto industriale Eni spa con presenza di sostanze pericolose nel comune di Calenzano (Firenze), via Erbosa n.29. Trova riparo al chiuso e non avvicinarti all’impianto. Tieniti aggiornato e segui le indicazione delle Autorità.
Lo stesso testo è poi ripetuto in inglese per cui non conosce o ha difficoltà con l'italiano. Insieme al pop-up di testo è arrivato anche un messaggio acustico con un volume più alto e un tono differente rispetto a quelli inviati durante i vari test svolti nei mesi scorsi in tutta la Penisola.

Esplosione al deposito ENI di Calenzano: le possibili cause dell’incidente
Le raccomandazioni della Protezione Civile in caso di incidenti come quello avvenuto in Toscana
Oltre alla prima attivazione di IT-Alert, la Protezione Civile ha anche diffuso le indicazioni da mantenere per chi si trova nei pressi dell'incidente. In caso di gravi incidenti industriali gli scenari sono due: cercare riparo al chiuso oppure evacuare la zona. In questo caso si è optato per la prima opzione, e la prima raccomandazione è di non rientrare a casa ma andare nel luogo al chiuso più vicino per ridurre il tempo di esposizione alle sostanze rilasciate. Una volta trovato riparo occorre chiudere porte e finestre e coprire gli spiragli possibilmente con dei panni bagnati; non fumare o accendere fiamme; non accendere la luce o il gas né condizionatori o ventilatori. Infine, la Protezione Civile raccomanda di proteggere bocca e naso con panni bagnati in caso di irritazione alle vie aeree e odori pungenti.
