Il torrente Merdovine è esondato e ha coperto l’abitato di Bardonecchia di fango. Se cerchiamo sul web, questo evento viene definito come "tsunami di fango". Termini simili ("mud tsunami") sono stati riportati anche nelle testate giornalistiche straniere. Riportare definizioni del genere è sbagliato e fuorviante per chi non lavora nel settore. Ecco perché in quest'articolo vogliamo spiegare sia cos'è successo quella notte sia perché è scorretto definirlo "tsunami".
Cosa è successo davvero a Bardonecchia
Bardonecchia non sorge sul mare o in prossimità di alcun bacino d’acqua naturale quindi l'unico modo di portare tanta acqua (e quindi onde) in paese è tramite uno dei quattro torrenti che attraversano o lambiscono il paese: Rho, Rochemolles, Melezet e Merdovine (quest'ultimo anche noto come Frejus). Ma Bardonecchia in realtà non è stata ricoperta solo da acqua bensì da un misto di fango e acqua che, in gergo tecnico, prende il nome di flusso. Questo non è altro che una tipologia di frana, dove materiali come roccia, terra o detrito si mescolano con acqua e si muovono lungo un versante seguendo la forza di gravità.
Perché non si può parlare di nubifragio?
La ricostruzione più convincente è quindi che l’acqua precipitata a nord di Bardonecchia quella sera, avendo colpito una zona sostanzialmente rimasta a secco per un lungo periodo di tempo, ha generato un violento flusso. I dati pluviometrici della stazione di Bardonecchia Pranudin infatti ci confermano che fra le 19 e le 23 della sera del 23 agosto, sono piovuti 2.8 mm di pioggia. Questi sono valori molto bassi, non eccezionali come è stato riportato: per avere un confronto, l’alluvione in Emilia-Romagna ha visto scendere fino a 200mm di pioggia in 48 ore.
Perché non si tratta di uno tsunami?
Uno tsunami rappresenta una sequenza di onde trasportate via mare a seguito di un terremoto, eruzione vulcanica o frana. Queste tre sono le principali cause semplicemente perché sono in grado di spostare grandi quantità d’acqua in poco tempo. A questo punto l’energia si trasferisce attraverso l'acqua lontano dalla sorgente e verso la costa.
Se consideriamo i possibili meccanissmi di innesco per uno tsunami, Bardonecchia si trova lontano da vulcani attivi (il più vicino sono i Colli Albani nel Lazio) e la lista dei terremoti dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) non riporta alcun evento sismico nella notte fra il 13 e 14 agosto. Quindi queste due ipotesi per l'innesco di un ipotetico tsunami possono essere subito scartate.
Infine, quandanche ci fosse stata una frana gigantesca a generare uno tsunami, cosa che nessuno ha riportato, non si potrebbe comunque parlare di tsunami semplicemente perchè Bardonecchia non è stata raggiunta da onde marine. Per tutta questa serie di motivi, trattasi di una frana e non di uno tsunami!