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14 Marzo 2024
17:02

Grande successo per il terzo lancio del razzo Starship di SpaceX: ecco come è andata

Il terzo lancio di Starship ha portato a compimento gran parte degli obiettivi prefissati, segnando una tappa fondamentale nel ritorno umano sulla Luna e oltre.

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Grande successo per il terzo lancio del razzo Starship di SpaceX: ecco come è andata
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Credits: X/SpaceX.

Giornata storica per gli ingegneri di SpaceX e gli appassionati di viaggi spaziali. Il terzo test di volo di Starship, il razzo più grande e potente mai costruito alto 120 metri, è stato un grande successo. Questo test rappresenta un grande passo in avanti nell'esplorazione umana dello spazio poiché Starship – per riprendere le dichiarazione del CEO di SpaceX Elon Musk – sarà fondamentale per il ritorno degli esseri umani sulla Luna con il programma Artemis e, in un futuro più lontano, per raggiungere Marte.

Il lancio è avvenuto alle 14:25 ora italiana dalla base SpaceX di Boca Chica nel sud del Texas, con l'obiettivo di testare le capacità dei due stadi del razzo di compiere manovre nello spazio e rientrare a terra. Starship ha effettuato il suo volo sub-orbitale, raggiungendo una quota massima di 230 km dalla superficie terrestre.

Tutti gli obiettivi minimi della missione sono stati raggiunti e solo l'ammaraggio controllato di entrambi gli stadi è mancato all'appello per poter decretare il test un successo completo su tutti i fronti. Il notevole miglioramento rispetto ai test di novembre 2023 e aprile 2023 test dimostra che SpaceX ha risolto quasi tutte le criticità presentatesi nei test precedenti.

Come è andato il lancio della nave spaziale Starship

Il terzo test di Starship aveva come obiettivo primario il superamento di tutte le criticità dei test di aprile e novembre, più alcuni nuovi e ambiziosi obiettivi. In particolare, gli ingegneri contavano di testare l'accensione con successo di entrambi gli stadi del lanciatore, l'apertura e chiusura del portellone cargo, la riaccensione dei motori Raptor nello spazio e il rientro controllato dell'astronave a Terra. Gli ingegneri inoltre avevano previsto una nuova traiettoria di missione che avrebbe permesso alla navicella Starship di ammarare, invece che nell'oceano pacifico, vicino le Hawaii,  nell'Oceano Indiano, proprio al fine di testare le procedure di accensione dei motori nello spazio.

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Il decollo di Starship. Credits: X/SpaceX.

Il terzo integrated flight test (test di volo integrato) è avvenuto alle 14:25 ora italiana dalla base SpaceX di Boca Chica nel sud del Texas. La scelta ricade su questa base non solo per il territorio isolato, ma anche perché i lanci spaziali tendono ad avvenire il più vicino possibile all'equatore per trarre vantaggio dalla maggiore velocità tangenziale di rotazione della Terra (1675 km/h) e risparmiare così carburante. Tutti e 33 i motori Raptor del Falcon Heavy (il primo stadio di Starship) si sono accesi correttamente, cosa mai avvenuta fin'ora, spingendo la navicella sulla sua traiettoria nominale.

Dopo circa un minuto e trenta secondi dal lancio la navicella ha superato il punto di massimo stress meccanico dovuto alla pressione aerodinamica (Max Q), e successivamente è iniziata la fase di hot-staging, ovvero l'accensione dei motori del secondo stadio mentre esso è ancora unito al primo (Falcon Heavy) con annessi motori accesi. Anche questa fase è avvenuta con un successo senza precedenti.

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La fase di hot–staging di Starship. Credits: X/SpaceX.

A seguito dell'hot-staging, i due stadi si sono separati, con la Starship (secondo stadio) che ha proseguito il suo volo sub-orbitale, mentre il Falcon Heavy ha riacceso i suoi motori Raptor per ammarare in maniera controllata in posizione verticale nel Golfo del Messico. Per il primo stadio, non proprio tutto è andato come previsto. Sebbene i motori si siano correttamente riaccesi nello spazio per mettere il Falcon Heavy in traiettoria di rientro, al momento dell'effettivo ammaraggio non tutti i motori di frenata si sono accesi, per cui l'ammaraggio è stato più brusco del previsto, a circa 1000 km/h.

Starship ha invece continuato il suo viaggio raggiungendo lo spazio 3 minuti e 30 secondi dopo il lancio e raggiungendo un apogeo (punto più alto dell'orbita) di ben 230 km, più del test precedente. Durante il volo sub-orbitale, gli ingegneri hanno raggiunto altri due obiettivi che si erano prefissati, ovvero l'apertura dei portelloni della baia di carico e il trasferimento di propellente in volo.

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Screenshot della diretta SpaceX su Twitter/X dell’apertura del portellone della baia di carico di Starship. Credits: Twitter/X/SpaceX.

Circa 45 minuti dopo il lancio, Starship ha iniziato le procedure di rientro atmosferico con l'obiettivo di riuscire ad ammarare nell'oceano indiano. Dopo una prima spettacolare fase in cui le telecamere hanno ripreso la formazione di plasma per attrito della navicella con l'atmosfera a 26.000 km/h, la navicella ha iniziato ad imbardare e a rientrare con una angolazione molto accentuata. Ciò ha causato una perdita di segnale che dopo diverse analisi si è rivelata essere causata dalla distruzione della navicella nel rientro atmosferico.

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Plasma creatosi per attrito tra la Starship e l’atmosfera terrestre nella fase di rientro. Credits: Twitter/X/SpaceX.

Nonostante questi intoppi, il test può essere definito un autentico successo, poiché le criticità dei test precedenti sono state superate e quasi tutti gli obiettivi e le procedure da testare hanno dato esito positivo.

I due precedenti test del razzo SpaceX

Il lancio di oggi è stato il terzo test di Starship, dopo quelli di aprile e novembre dell'anno scorso che hanno avuto alterne fortune. Difatti, nel primo lancio di aprile i due stadi dello Starship non si sono separati come previsto e il test si è dovuto interrompere dopo soli 4 minuti. In quello di novembre, invece, le cose sono andate meglio, con una procedura corretta di hot-staging. A causa però di un problema nella separazione degli stadi, il lanciatore è stato fatto esplodere per evitare un andamento impazzito del razzo stesso.

Le caratteristiche principali di Starship in breve

Starship è il razzo più grande e potente mai costruito dall'uomo, più del Saturn V che portò l'uomo sulla Luna negli anni '60. Esso è fatto di due stadi, il primo, Falcon Heavy, dotato di 33 motori Raptor alimentati da un mix di metano e ossigeno liquido, e il secondo, chiamato Starship, che è la navicella spaziale completamente riutilizzabile capace di trasportare equipaggio e carico utile nell'orbita terrestre, sulla Luna e un giorno su Marte.

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