Dopo l'uscita della tanto attesa serie tv "House of the Dragon", nella notte tra il 2 e il 3 settembre sono stati pubblicati su Prime Video i primi due episodi de "Gli anelli del potere", la nuova serie fantasy tratta dai capolavori dello scrittore e filologo inglese J. R. R. Tolkien come "Il Signore degli Anelli" e "Lo Hobbit".
Non è strano che in molte discipline scientifiche – dove ogni giorno vengono scoperte nuove stelle, nuovi asteroidi, specie ignote o dove è importante categorizzare e classificare gli elementi – vengano scelti nomi ispirati alla letteratura o alla cultura "pop". Dare i nomi alle cose non è mai facile, ci vuole fantasia e ingegno: bisogna trovare qualcosa che sia facile da ricordare, che sia bello da sentire e che magari abbia anche un significato pratico o, se vogliamo, sentimentale per chi lo assegna. Ed evidentemente Tolkien è apprezzatissimo anche in campo scientifico visto che è stato nominato più e più volte assieme a molti personaggi delle sue opere.
Ecco quindi alcuni esempi nei quali il capolavoro di Tolkien ha incontrato le Scienze.
I due asteroidi Tolkien e Bilbo
2675 Tolkien è un asteroide membro di Flora, uno dei più grandi gruppi di asteroidi pietrosi nella fascia principale. È composto perlopiù da silicati e orbita lentamente attorno al Sole nella fascia compresa tra Marte e Giove. Ha un diametro di 10,96 km e un periodo di rotazione di 1060 ore (fonti: NASA, IAU). L'asteroide fu scoperto il 14 aprile 1982 dall'astronomo britannico Martin Watt presso la stazione Anderson Mesa di Lowell a Flagstaff, Arizona.
Ma non è l'unico caso in cui compare questo nome: Tolkien è anche uno dei crateri presenti sulla superficie di Mercurio.
Tornando a parlare di asteroidi, qualche giorno dopo scoperta del primo Watt ne scoprì un altro ma stavolta decise di nominarlo 2991 Bilbo, ispirandosi a Bilbo Baggins, uno dei protagonisti dei libri di Tolkien. Si trova anch'esso nella fascia di asteroidi principale, ha un diametro di 7,818 km e un periodo di rotazione di 4,0637 ore (fonte: NASA).
Cime innevate in Canada
Se digitate Tolkien, Gandalf, Aragorn, Frodo, Peregrine o Shadowfax su Google Maps, in meno di un secondo vi usciranno degli splendidi monti e delle cime innevate situate nella British Columbia, in Canada. I picchi, che raggiungono mediamente i 2.400 metri di altitudine, sono una meta turistica fissa per gli amanti delle escursioni.
Una lucertola sudafricana chiamata Smaug
Se avete letto i libri di Tolkien o visto i film ispirati alle sue opere, vi ricorderete sicuramente Smaug, l'enorme drago che ha usurpato e occupato il regno di Erebor, antica dimora dei nani della dinastia di Durin.
Nel caso in cui siate degli assidui lettori e conosciate vita, morte e miracoli sia di Tolkien che dei suoi personaggi, di certo saprete che inizialmente il nome del drago è stato Pryftan, cambiato successivamente in Smaug e che l'etimologia di questo nome, come dichiarò lo stesso Tolkien in una delle sue lettere del 1938 all'Editore, derivi dal basso germanico smugan che significa "spremere attraverso un buco" inteso come "strisciare".
Se però oltre ai racconti fantasy vi piacciono anche i rettili, forse saprete che esiste una lucertola endemica del Sudafrica chiamata Smaug giganteus (Smith, 1844), altresì conosciuta come cordilo gigante (specie vulnerabile secondo l'IUCN).
Non è semplice capire quali elementi abbiano ispirato Tolkien nel corso della sua vita – cosa che lasciamo agli esperti – né tantomeno affermare che ci sia un reale collegamento tra il cordilo e l'astuto drago della Terra di Mezzo.
Ad ogni modo non sarebbe strano se lo scrittore avesse deciso di inserire qualche piccolo rimando al suo Paese d'origine, il Sudafrica. Che siano supposizioni oppure no, la somiglianza tra il drago e questa lucertola "spinosa" resta piuttosto palese, non trovate?