Anche i giganti della tecnologia possono sbagliare. Dalla volontà di innovare e anticipare il futuro, spesso nascono progetti ambiziosi che promettono di cambiare il mondo o migliorare la quotidianità di milioni di persone. Ma non sempre il risultato finale è all'altezza delle aspettative. Al contrario, alcuni di questi progetti si trasformano in veri e propri “incubi informatici”, tanto da rientrare nel novero dei più grandi flop del mondo tech. In questo articolo, analizziamo un po' più da vicino 8 prodotti e dispositivi tecnologici tra i peggiori di sempre: dal Galaxy Note 7 di Samsung, fino alla discutibile tastiera "a farfalla" dei MacBook, passando per il Windows Phone di Microsoft.
Samsung Galaxy Note 7
Il primo della lista è il Galaxy Note 7. Lanciato nel 2016, lo smartphone di Samsung era stato acclamato per il suo design innovativo e le prestazioni di alto livello. Tuttavia, poco dopo il rilascio, si sono moltiplicate le segnalazioni di esplosioni della batteria. Samsung ha tentato di arginare la crisi con un richiamo e la distribuzione di dispositivi sostitutivi, che però hanno continuato a presentare gli stessi problemi. Dopo un bando sui voli e una pessima copertura mediatica, l'azienda ha deciso di ritirare completamente il Note 7 e bloccare i telefoni in circolazione con un aggiornamento software.
Windows Phone
Tra i fallimenti tecnologici più importanti della storia non si può non menzionare il progetto Windows Phone, il cui sistema operativo era caratterizzato dall'appariscente interfaccia utente impreziosita dai cosiddetti “Live Tile” (ovvero dei riquadri dinamici legati alle app installate), venne lanciato da Microsoft con grandi aspettative. Peccato che però non riuscì a convincere gli sviluppatori, che non alimentare il suo ecosistema con applicazioni dedicate. La stessa acquisizione di Nokia (costata ben 7,2 miliardi), pensata per rilanciare il progetto Windows Phone, si rivelò un disastro. Microsoft fu costretta a svalutare l'investimento e licenziare migliaia di suoi dipendenti. Perfino Bill Gates (co-fondatore del colosso di Redmond) dichiarò che la mancata affermazione di Windows Phone nel settore mobile va considerato il suo «più grande errore di sempre».
Google Glass
Il Google Glass, annunciato da Google nel 2012, puntava a rivoluzionare la realtà aumentata. Gli occhiali intelligenti consentivano di scattare foto, registrare video e accedere a informazioni in tempo reale, ma i dubbi su privacy e aspetto estetico del prodotto, lo resero impopolare. Ben presto, chi indossava i Glass venne deriso con l'appellativo di “glasshole” e il progetto fu sospeso per i consumatori, rimanendo attivo solo per applicazioni aziendali.
Google+
Google+, il social network di Google, è stato un altro fallimento significativo. Pensato come alternativa a Facebook, Google+ non è riuscito a conquistare una base di utenti attivi e coinvolta. Per anni, l'azienda cercò di integrarlo con altri suoi servizi per incentivare gli utenti, ma l'esperimento si rivelò inutile. Google+ è stato definitivamente chiuso nel 2018, a causa di una violazione dei dati che minò ulteriormente la fiducia degli utenti e diede a tutti gli effetti il “colpo di grazia” al social di Mountain View.
Apple AirPower
Anche Apple non è immune da errori, e l'AirPower lo dimostra chiaramente. Annunciato nel 2017 come il caricabatterie wireless in grado di ricaricare simultaneamente iPhone, Apple Watch e AirPods, il prodotto incontrò difficoltà tecniche insormontabili che, difatti, costrinsero Apple ad annullare il progetto, che non è mai arrivato sugli scaffali dei negozi di elettronica.
Meccanismo a farfalla dei MacBook
Anche il meccanismo a farfalla della tastiera dei MacBook, introdotto per la prima volta nel MacBook da 12 pollici del 2015 e poi utilizzato sul MacBook Pro e sul MacBook Air, è un altro esempio di flop tecnologico. Questo meccanismo ridusse notevolmente la corsa dei tasti aumentandone la rumorosità. Cosa ancora peggiore, si rivelò poco affidabile: anche una piccola quantità di polvere, una volta introdotta nel portatile, poteva comprometterne il funzionamento costringendo gli utenti a cambiare l'intera tastiera! Dopo anni di critiche, Apple è tornata un meccanismo più “tradizionale”, quello che viene definito “a forbice”.
Apple Newton
Il 29 maggio 1992 è stata una data memorabile per Apple: è stato lanciato il Newton, una sorta di palmare per professionisti, che prometteva funzioni avanzate come il riconoscimento della scrittura e della voce. L'idea era concettualmente interessante, peccato che il prodotto fortemente voluto da John Sculley (l'amministratore delegato che fece fuori Steve Jobs dalla sua stessa azienda qualche anno prima) si rivelò essere un colossale fiasco fin dalla sua presentazione, durante la quale non si accese a causa delle batterie scariche. Nonostante il rilascio di sette versioni “migliorate”, il progetto non ebbe successo e fu cancellato (guarda caso) dallo stesso Jobs al suo ritorno in Apple nel 1998.
TV 3D
Se vi siete fatti ingolosire dal marketing delle case produttrici di TV 3D, probabilmente saprete già quanto queste abbiano rappresentato un altro flop tech. L'idea di indossare occhiali 3D per guardare la televisione si rivelò infatti poco attraente e, con il passare del tempo, le aziende abbandonarono gradualmente il 3D, concentrandosi invece su tecnologie come l'HDR, che migliorano l'esperienza visiva senza bisogno di indossare accessori scomodi.