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11 Gennaio 2024
15:55

I salmoni aiutano gli alberi a crescere: le prove scoperte in Nordamerica

Grazie al viaggio che i salmoni compiono per risalire i fiumi e tornare ai siti di riproduzione, notevoli quantità di azoto finiscono per fertilizzare il suolo vicino ai corsi d'acqua. Le piante ne beneficiano crescendo più velocemente.

A cura di Arianna Izzi
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I salmoni aiutano gli alberi a crescere: le prove scoperte in Nordamerica
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Quella che connette la presenza dei salmoni alla crescita degli alberi è una relazione molto curiosa, che mette in luce la complessità degli ecosistemi naturali e in particolare, nel caso specifico, l'enorme impatto che i salmoni hanno possono avere nei loro ecosistemi. Ciò che vi stiamo per raccontare è il frutto di osservazioni e studi scientifici condotti principalmente in Alaska, lunghi decine e decine di anni, grazie ai quali è stato possibile collegare eventi apparentemente isolati tra loro, e comprendere che proprio a causa della presenza dei salmoni nei fiumi, alcune specie di piante ripariali sono in grado di crescere fino a tre volte più velocemente grazie all'azoto che i salmoni portano dagli oceani.

Cosa c'entrano i salmoni con gli alberi?

Con il termine salmone indichiamo una serie di specie di pesci ossei, tutte appartenenti alla famiglia Salmonidae. Ad accomunare i salmoni c’è il loro particolare ciclo vitale. Questi animali, infatti, nascono in acque dolci e in giovane età, dopo circa due anni di vita, iniziano una migrazione verso gli oceani. Lì restano per anni a cibarsi e immagazzinare grassi, che gli serviranno in futuro. Una volta raggiunta la maturità sessuale, i salmoni vanno incontro a una nuova migrazione, piuttosto estenuante, che li vede risalire fiumi e ruscelli per tornare ai siti di riproduzione.

Nel lungo periodo trascorso nell’Oceano Pacifico a cibarsi, i salmoni nordamericani introducono nel loro corpo considerevoli quantità di nutrienti marini, tra cui il fosforo e l’azoto. Queste sostanze non vengono eliminate subito e si bioaccumulano nelle carni e nelle ossa degli animali. A questo punto, è necessario che vi presentiamo gli attori coprotagonisti di questa storia: gli orsi e molti piccoli predatori presenti nelle foreste del Nord America. Nella stagione riproduttiva, infatti, non appena i salmoni cominciano la risalita lungo fiumi e corsi d’acqua dolce, ecco che gli orsi (in particolare gli orsi neri, Ursus americanus e i grizzly come Ursus arctos gyas e Ursus arctos horribilis) sbucano dal bosco per contendersi e conquistare gli spot migliori, da cui cacciare i succulenti pesci in arrivo.

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All’inizio della stagione gli orsi mangiano tutto ciò che riescono a pescare. Col tempo, però, iniziano a scegliere con più cura le prede, prediligendo quelle contenenti più grasso e scartando il resto. Le carcasse, lasciate sulle rive dei fiumi, diventano cibo prezioso per altri predatori, tra cui i mustelidi, le volpi e una miriade di insetti e altri animali presenti.

Una volta terminato il pasto, alcune parti dei salmoni, come la testa e le ossa, restano sul terreno e fertilizzano il suolo. Un ruolo analogo è giocato dagli escrementi degli animali che si sono cibati dei pesci. Di stagione riproduttiva in stagione riproduttiva, le quantità di azoto (un elemento fondamentale per la fertilizzazione del terreno e la crescita della vegetazione) che si depositano sul terreno sono enormi. Secondo le analisi molecolari condotte dagli scienziati americani Scott Gende e Thomas Quinn, fino al 70% dell’azoto presente nella vegetazione ripariale dei fiumi analizzati, arriva dall’oceano Pacifico. Quindi, grazie alla risalita dei salmoni nei corsi d’acqua dolce e alla presenza degli elementi oceanici fertilizzanti nel suolo, gli alberi che si trovano lungo le rive, come il peccio di Sitka, Picea sitchensis, crescono fino a tre volte più velocemente.

Le prove scientifiche nell'azoto-15

La prova che i salmoni facciano crescere gli alberi sta tutta in un isotopo dell’azoto, un atomo speciale di azoto avente un neutrone in più nel nucleo, chiamato azoto-15.
Rispetto all’azoto-14, quello più comunemente presente in nautra, l’azoto 15 è meno abbondante e nella zona del Pacifico nordoccidentale si trova quasi esclusivamente nell’oceano e nei pesci. Ricapitolando: tra i pesci che nuotano nell’oceano Pacifico ci sono proprio i salmoni che trasportano l’elemento chimico fino alle acque dolci dell’entroterra. Il resto del lavoro lo fanno gli orsi, gli altri predatori e anche i funghi, che aiutano le radici degli alberi ad usufruire degli elementi nutritivi presenti nel terreno. È proprio vero, quindi, che la presenza dei salmoni nei fiumi concorre alla crescita rigogliosa degli alberi.

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