Ritrovata biodiversità italiana: il castoro europeo (Castor fiber) sta tornando a popolare il territorio italiano dopo essere scomparso da quasi 500 anni. Si tratta del più grande roditore europeo, con una lunghezza di quasi 1,5 m e un peso di 15-30 kg. La sua assenza è stata così lunga che quando pensiamo a un castoro immaginiamo i grandi fiumi americani e canadesi, ma quella è un'altra specie, il castoro americano (Castor canadensis). L’ultimo dato di presenza del castoro europeo in Italia risale al 1541 nella Pianura Padana e da allora non c'è stata più traccia di questa specie fino ai giorni nostri. Da qualche anno, però, i castori europei si stanno facendo rivedere nel Belpaese. Nel periodo 2018-2020 ci sono state segnalazioni in Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria, Lazio, Molise e Campania. Il 31 dicembre 2023 una fototrappola ha filmato un Castoro europeo nella Riserva Naturale del Fondo Toce in Piemonte e questa è la prima segnalazione per le Alpi occidentali.
Perché il castoro si è estinto in Italia e in Europa
Il castoro europeo popolava un'area molto ampia che si estendeva alla penisola iberica alla Cina nordoccidentale, adattandosi a diversi tipi di habitat fluviali e a varie fasce climatiche. Durante il Medioevo, il numero di esemplari diminuì drasticamente in tutta Europa sotto la pressione di una caccia spietata: le carni e la pelliccia erano molto apprezzate e soprattutto era ricercato il “castoreo”, un liquido oleoso prodotto dalle ghiandole perianali del castoro. Questa sostanza è stata utilizzata per secoli come medicinale per curare diverse malattie e come ingrediente nella cosmesi e nella profumeria. Alcuni famosi profumi francesi contengono estratto di castoreo.
I motivi del ritorno del castoro europeo
All'inizio del Novecento la presenza del castoro era ormai sporadica, con qualche nucleo in Francia e qualcuno in Estremo Oriente. Già dal 1920 furono attuate misure legali di tutela e più di recente questa specie è stata protetta dalla Convenzione internazionale di Berna e da una direttiva europea nota come Direttiva Habitat. Attualmente, è tornato a popolare gran parte del suo areale originario, compresa l'Italia con i primi esemplari segnalati di recente.
Nelle zone alpine è probabile che sia in atto un fenomeno di espansione della specie dall’Austria, dove questo animale ha già ricolonizzato molti fiumi grazie a programmi di reintroduzione avviati tra gli anni '70 e '90. Per le località dell’Italia centrale si sospetta invece una traslocazione volontaria, ma non autorizzata; in ogni modo anche qui gli animali hanno trovato condizioni favorevoli.
I possibili effetti del ritorno del castoro in Italia
I castori sono definiti gli "ingegneri della natura" vista la loro capacità di trasformare interi tratti di un territorio e di deviare il corso dei fiumi per realizzare le loro grosse tane e soprattutto le dighe. Le dighe possono raggiungere dimensioni considerevoli in altezza e in lunghezza; la più imponente osservata era lunga oltre 300 metri ed è stata costruita da un castoro americano in Colorado nell'arco di alcuni anni. Pertanto i castori hanno un'influenza visibile sui territori che abitano.
I castori sono una specie con un’elevatissima adattabilità, ma di certo gli ambienti fluviali attuali sono in condizioni decisamente diverse rispetto al Cinquecento. Anche l'uomo, tuttavia, deve tornare ad abituarsi alla presenza di questo animale. Nei Paesi europei dove ormai i castori sono tornati stabilmente è stato osservato che la loro presenza in alcuni casi ha contribuito a ridurre i rischi idraulici e l’intensità delle piene lungo i fiumi; in altri casi l'azione di rosicchiamento ha causato perdite alle coltivazioni arboree e la costruzione di dighe ha prodotto danni ai canali artificiali o agli argini dei corsi d'acqua.
Possiamo quindi immaginare anche in Italia impatti positivi e negativi simili. Considerata l'importanza del fenomeno, attualmente l’ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha avviato indagini genetiche per ricostruire la provenienza degli esemplari e la loro effettiva appartenenza alla specie castoro europeo, nonché studi e valutazioni sull'impatto socio-economico di questo ritorno.