L’arcipelago di origine vulcanica delle isole Eolie si trova nel basso Mar Tirreno, al largo delle coste settentrionali della Sicilia, ed è costituito da sette isole vulcaniche: Alicudi, Filicudi, Salina, Lipari, Vulcano, Panarea e Stromboli – oltre che da diverse montagne sottomarine di origine vulcanica che circondano approssimativamente il bacino del Marsili.
L'arcipelago costituisce quindi un sistema vulcanico nato in seguito allo scontro tra due placche, una oceanica e una continentale, e in questo articolo vi parleremo non solo delle caratteristiche geologiche delle isole ma anche delle dinamiche che hanno portato alla loro formazione.
L'origine delle isole Eolie
L’ipotesi di formazione comunemente accettata mette in relazione il magmatismo legato alle isole Eolie al fenomeno della subduzione tra la placca ionica e quella dell’arco calabro. Nelle zone di subduzione quello che succede infatti è che due placche si scontrano, sprofondando l'una sotto l’altra; in questo caso la placca oceanica ionica, essendo più densa, tende a sprofondare sotto la placca continentale dell’arco calabro.
I materiali di cui è formata la placca oceanica, dunque, ritornano nel mantello dove parzialmente fondono per le alte temperature e diventano nuovamente magma, che tenderà a risalire alimentando i fenomeni vulcanici e creando degli archi insulari, come quello delle Eolie.
Le caratteristiche delle Isole Eolie
L’arcipelago eoliano è lungo circa 200 km ed è formato da sette stratovulcani che possono essere suddivisi in tre zone principali, ognuna delle quali presenta distinte caratteristiche magmatiche, vulcaniche e strutturali.
- Settore Occidentale si è formato circa 400-500 mila anni fa e comprende le isole di Alicudi, Filicudi e Salina. L’attività vulcanica in questo settore si è sviluppata lungo un sistema di faglie orientate ovest-est. I prodotti vulcanici sono principalmente basalti e rocce intrusive come graniti;
- Settore centrale si è formato circa 200 mila anni fa comprende le isole di Lipari e Vulcano. In questa zona l’attività vulcanica si è sviluppata lungo la linea Tindari-Letojanni-Malta, una faglia trascorrente orientata nord ovest-sud est, che si estende dall’isola di Salina fino alla scarpata di Malta. I prodotti vulcanici sono costituiti da colate laviche e depositi piroclastici con composizione molto variabile;
- Settore Orientale si è formato circa 150-200 mila anni fa e comprende le isole di Panarea e Stromboli. Il vulcanismo si è sviluppato lungo un asse nord est-sud ovest. I prodotti vulcanici hanno una composizione molto variegata, si passa da rocce basaltiche ricche in ferro e magnesio e rocce andesitiche più ricche in silice.
Breve storia dell'attività eruttiva delle Eolie
Le prime testimonianze di attività vulcanica sono fornite da alcuni campioni di rocce provenienti dal rilievo sottomarino Sisifo, che indica un'età di circa un milione di anni. In realtà a questi dati vanno accostati anche quelli ottenuti con alcune datazioni su depositi rocciosi di Filicudi che parlano addirittura di 1,5 – 2 milioni di anni.
I depositi rocciosi di isole come Vulcano, Stromboli e Panarea, fanno risalire le attività vulcaniche ad epoche notevolmente più recenti, a partire cioè da 200 mila anni ai giorni nostri. Questo porta a pensare che c'è stata una migrazione dell'attività vulcanica da ovest verso est, quindi dal settore occidentale a quello orientale. Cercando tra le eruzioni più recenti invece ne è stata registrata una sottomarina nei pressi di Panarea nel biennio 2003-2004, mentre Vulcano e Stromboli sono tutt'oggi in attività.