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La cometa C/2024 G3 ATLAS raggiungerà il perielio, la minima distanza dal Sole, lunedì 13 gennaio 2025. Attualmente la cometa si trova angolarmente molto vicina al Sole, cosa che rende l'osservazione dall'Italia estremamente difficoltosa. Gli ultimi momenti per tentare una osservazione, ma solo con strumenti professionali, sono la mattina del 10 e dell'11 gennaio in direzione est/sud-est, quando il nucleo cometario sorgerà circa mezz'ora prima del Sole. Non ci sono possibilità di osservare la cometa ad occhio nudo, nemmeno con un binocolo, poiché la luce del mattino sarà troppo intensa per permettere l'osservazione. Dopo la “cometa del secolo” che ha dato spettacolo nei nostri cieli nel 2024, la cometa C/2024 G3 ATLAS si configura comunque come la più brillante del 2025, potenzialmente in grado di raggiungere una magnitudine totale (nucleo + coda) simile a quella di Venere, grazie al suo passaggio ravvicinato (13,5 milioni di km) dal Sole. Se dovesse sopravvivere all'incontro ravvicinato, gli osservatori dell'emisfero australe potranno ammirare la brillante cometa poco dopo il tramonto dal Sole a partire da 2-3 giorni dopo il perielio.
Dove, quando e a che ora si potrà osservare
La cometa C/2024 G3, trovandosi attualmente nei pressi del perielio, ha una distanza angolare in cielo dal Sole di circa una decina di gradi. Questo rende l'osservazione della cometa estremamente difficile, anche se si è dotati di strumenti professionali. Le migliori chance per osservarla dall'Italia sono state le mattine dei primi giorni di gennaio. C'è ancora una piccola speranza di osservarla con strumenti professionali la mattina del 10 e dell'11 gennaio, assumendo di avere un orizzonte est/sud-est completamente sgombro, ad esempio in riva al mare. Il nucleo cometario in queste giornate sorgerà una trentina di minuti prima del Sole e, data l'inclinazione della coda, sarà relativamente più facile fotografare quest'ultima piuttosto che il nucleo. Non c'è nessuna possibilità di osservare la cometa ad occhio nudo, nemmeno con un binocolo.

La cometa raggiungerà il perielio il 13 gennaio, quando le previsioni prevedono che raggiungerà una magnitudine totale (nucleo + coda) pari a quella di Venere, ammesso che non si disintegri prima a causa dell'azione solare. Passato il perielio la cometa non sarà più visibile dall'Italia, ma tenderà a favorire gli osservatori dell'emisfero australe che potranno osservarla, forse anche a occhio nudo, a partire da 2-3 giorni dopo il perielio in direzione ovest, circa 40-60 minuti dopo il tramonto. Nei giorni successivi il corpo celeste, allontanandosi gradualmente dal Sole e dalla Terra, diventerà sempre meno luminosa e dunque difficile da osservare.
Quali sono le caratteristiche di C/2024 G3
Scoperta il 5 aprile 2024, C/2024 G3 è una cometa di lungo periodo (centinaia di migliaia di anni) con orbita retrograda appartenente alla classe delle comete sungrazer, cioè passanti a meno di 33 raggi solari dal Sole. La cometa infatti sfiorerà la superficie solare ad una distanza di soli 13,5 milioni di km. L'intenso vento di particelle, la radiazione solare e le forze di maree che sperimenterà potrebbero condurre la cometa alla completa frammentazione. Grazie alla sonda SOHO della NASA, che monitora continuamente il Sole, dovremmo poter assistere in diretta al passaggio della cometa al perielio e capire pressoché in maniera immediata se essa sarà sopravvissuta all'incontro ravvicinato.

Usando un riferimento nord e sud terrestre, la cometa proviene dalla direzione meridionale rispetto al piano orbitale dei pianeti del Sistema Solare. Questo fatto, unito alla sua piccola elongazione dal Sole nei pressi del perielio nella direzione nord, fa si che l'emisfero australe sia prediletto nell'osservazione di questa cometa.