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9 Novembre 2023
17:23

La Germania Est, storia e caratteristiche della Repubblica democratica tedesca

La Germania Est, o Repubblica Democratica Tedesca (DDR), è stato un Paese socialista alleato dell’Unione Sovietica. In più occasioni fu al centro delle tensioni tra i due blocchi della guerra fredda, in particolare dopo la costruzione del muro di Berlino.

A cura di Erminio Fonzo
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La Germania Est, storia e caratteristiche della Repubblica democratica tedesca
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La Germania Est – ufficialmente Deutsche Demokratische Republik (DDR), cioè Repubblica democratica tedesca (RDT) – era uno Stato socialista situato nella parte nord-orientale dell’attuale Germania. Esistito tra il 1949 e il 1990, sul piano politico il Paese era una dittatura incentrata intorno al Partito socialista unificato (Sozialistische Einheitspartei Deutschlands – SED). Il suo territorio si estendeva nella zona della Germania occupata dall'Unione Sovietica.

Fino agli anni ’70 la DDR godeva di un riconoscimento solo parziale sulla scena internazionale. Nel 1961 la costruzione del muro di Berlino esacerbò i rapporti tra il Paese e le potenze occidentali. Tuttavia, la distensione tra i due blocchi della guerra fredda favorì il riconoscimento reciproco delle due Germanie, sancito nel 1972, e consentì l’avvio di rapporti formali tra la DDR e i Paesi della NATO. Il regime tedesco-orientale, però, non reggeva il confronto con l'Occidente e nel 1989 cessò di esistere.

La divisione della Germania

Le origini della divisione della Germania vanno rintracciate nella Seconda guerra mondiale. Il Paese fu invaso da ovest dagli Alleati (Stati Uniti, Regno Unito, Francia e altri Stati) e da est dall’Unione Sovietica. Al termine delle ostilità, le potenze vincitrici conservarono il controllo delle zone che avevano occupato, sia pure con alcune variazioni. La più importante riguardava Berlino che, pur trovandosi nella zona di occupazione sovietica, fu divisa in quattro settori, uno per ciascuna delle quattro potenze.

Zone di occupazione della Germania
Zone di occupazione della Germania.

Le tre potenze occidentali – Stati Uniti, Francia e Regno Unito – decisero di unificare le loro zone di occupazione e nel 1949 promossero l’istituzione della Repubblica federale tedesca, legata al blocco occidentale. Nello stesso anno i sovietici costituirono la DDR. Entrambi gli Stati erano formalmente autonomi, ma la vita politica era fortemente influenzata dalle due superpotenze "di riferimento", gli USA a ovest e l’URSS a est. Anche Berlino, pur trovandosi geograficamente in Germania Est, restò divisa: la parte occidentale era sotto controllo americano (formalmente Berlino Ovest non faceva parte della RFT), mentre quella orientale divenne, di fatto, la capitale della DDR.

Il sistema politico ed economico della DDR

La DDR occupava un terzo del territorio tedesco ed era abitata da circa 16.500.000 persone (dati anni ’80). Nel Paese fu istituito un sistema socialista e il potere politico fu assunto dal SED, nato dall’unione tra i partiti comunista e socialista. I segretari politici del SED – Walter Ulbricht dal 1950 al 1971 ed Erich Honecker dal 1971 al 1989 – erano i leader assoluti del Paese. Honecker è uno dei due protagonisti (insieme al Segretario generale del Partito Comunista sovietico Leonid Brezhnev) del celeberrimo graffito noto come Fraternal Kiss dipinto su uno dei resti ancora in piedi del Muro di Berlino, che riproduce un bacio fraterno socialista scambiato tra i due politici nel 1979.

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Il graffito Fraternal Kiss (titolo completo My God, Help Me to Survive This Deadly Love) sul Muro di Berlino.

Il regime tedesco-orientale reprimeva ogni forma di dissenso. Il principale strumento della repressione era la Stasi, la famigerata polizia segreta, nota per aver organizzato un capillare sistema di controllo e spionaggio dei cittadini.

Le condizioni economiche del Paese, però, non erano particolarmente negative. Nonostante il governo dovesse pagare all’URSS pesanti riparazioni di guerra, la DDR era lo Stato del blocco socialista con gli standard di vita più elevati.

La trabant, vettura simbolo della RDT (credit Bundesarchiv)
La Trabant, vettura simbolo della DDR. Credits: Bundesarchiv.

I rapporti internazionali e l’emigrazione

Negli anni ’50, dopo alcuni infruttuosi tentativi di riunificare la Germania, la divisione tra Est e Ovest si cristallizzò. La DDR si attivò per essere riconosciuta come uno Stato a tutti gli effetti, ma dovette scontrarsi con la contrarietà dei Paesi occidentali, che consideravano la Germania Ovest come unico rappresentante della nazione tedesca.

Il governo di Berlino Est, inoltre, doveva affrontare il problema dell’emigrazione verso la RFT, che attirava i cittadini tedesco-orientali grazie alla maggiore libertà e al migliore tenore di vita. Negli anni ’50 i confini tra le due Germanie erano aperti e Berlino rappresentava il punto di passaggio principale per spostarsi in Occidente.

Il muro di Berlino e la crisi al checkpoint Charlie

All’inizio degli anni ’60 l’emorragia di popolazione divenne più massiccia e nel 1961 i regimi dell’URSS e della DDR decisero di sigillare i confini e costruire un muro intorno a Berlino Ovest. Il muro consentì di bloccare quasi completamente l’emigrazione, ma rappresentò una sconfitta di enormi proporzioni sul piano dell’immagine.

Dopo l’edificazione della barriera, per attraversare il confine tra le due metà di Berlino era necessario passare da uno dei cosiddetti checkpoint. Il più trafficato era il checkpoint Charlie, presso il quale nell’ottobre del 1961 ebbe luogo una delle crisi più pericolose della Guerra fredda. Le autorità sovietiche cercarono di impedire l’accesso a Berlino Est al personale militare statunitense, nonostante la libertà di muoversi in tutta Berlino fosse prevista dagli accordi stipulati al termine della seconda guerra mondiale, e gli americani reagirono inviando al checkpoint i loro carri armati. I sovietici schierarono a loro volta le forze corazzate. I carri delle due potenze restarono così gli uni di fronte agli altri per alcuni giorni, pronti a fare fuoco, ma fortunatamente la crisi fu risolta per via diplomatica.

Carri americani e sovietici
Carri americani e sovietici al checkpoint Charlie.

Il riconoscimento internazionale della Germania Est

La costruzione del muro di Berlino esasperò i rapporti della DDR con il mondo occidentale. Tuttavia, dopo la crisi di Cuba del 1962, tra i due blocchi della guerra fredda prese avvio una graduale distensione e anche la posizione Germania Est sulla scena internazionale migliorò. Il cambiamento fu favorito dall’ascesa al potere nella RFT di Willy Brandt, diventato cancelliere nel 1969, che mostrava un atteggiamento di relativa apertura verso i “cugini” tedesco-orientali. Nel 1972 le due Germanie firmarono il Trattato di Base, con il quale intrapresero relazioni ufficiali, sia pure senza riconoscersi come entità statali. Dopo l’accordo, tutti i Paesi del blocco occidentale strinsero rapporti formali con la DDR.

Lo sport e il doping

Una delle peculiarità del regime tedesco-orientale era la grande attenzione riservata allo sport. La Sed e il governo investirono enormi risorse per sviluppare l'atletismo sia come attività di massa, convinti che la cultura fisica fosse indispensabile per formare l’“uomo socialista”, sia a livello di élite, pensando che i successi sportivi potessero garantire riconoscimento e prestigio in campo internazionale.

I risultati furono eccezionali: nonostante le piccole dimensioni, la Germania Est divenne una delle principali potenze sportive del mondo, al punto da classificarsi terza nel medagliere olimpico dal 1972 al 1980 e addirittura seconda, alle spalle della sola Urss, nel 1988.

Karin Janz, olimpionica tedesco-orientale di ginnastica artistica
Karin Janz, olimpionica tedesco–orientale di ginnastica artistica.

I risultati erano propiziati anche dal doping di Stato, perché negli anni ’70 e ’80, il regime mise in piedi un capillare sistema per la somministrazione di farmaci illegali agli atleti. Tuttavia, il doping non fu l’unica chiave del successo tedesco-orientale, in considerazione del fatto che era usato su larga scala in tutto il mondo, compresi i Paesi occidentali.

Il crollo della Repubblica democratica tedesca

Negli anni ’80 i Paesi socialisti apparivano sempre più in difficoltà. Sebbene il loro sistema sociale limitasse la povertà e garantisse servizi gratuiti a tutti, il livello di benessere non reggeva il confronto con l’Occidente. Nel 1989 tutti i regimi dell’Europa orientale crollarono (con l’eccezione dell’URSS, che avrebbe cessato di esistere nel 1991). A Berlino Est e in altre città tedesco-orientali la popolazione scese in piazza per rivendicare il diritto di viaggiare all’ovest e il governo, dopo alcuni tentennamenti, fu costretto ad acconsentire.

Proteste a Berlino Est nel 1989
Proteste a Berlino Est nel 1989.

Il 9 novembre 1989 il muro fu “aperto” e, di fatto, il regime crollò. L’anno successivo la Germania fu riunificata.

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