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episodio 28

La mappa e i dati sulle rotte migratorie e i migranti dall’Africa all’Europa e all’Italia

I migranti percorrono un intreccio di diversi percorsi e di diverse rotte per raggiungere l'Europa e l'Italia dall'Africa e dal Medio Oriente. Analizziamo le principali rotte migratorie e i dati delle migrazioni verso l'UE e il nostro Paese.

18 Settembre 2023
18:37
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La mappa e i dati sulle rotte migratorie e i migranti dall’Africa all’Europa e all’Italia
quali sono le rotte migratorie
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Nell'immagine sottostante potete osservare, in modo semplificato, le principali rotte migratorie che interessano il Mediterraneo, lungo le quali ogni anno decine di migliaia di persone si spostano sia internamente all’Africa e al Medio Oriente (sono la maggior parte) sia con l’obiettivo di arrivare in Europa e quindi anche in Italia. Secondo i dati dell'Unione Europea (aggiornati al 10 settembre 2023), finora quest’anno sono arrivate nell'UE 165.669 persone, di cui 115.037 in Italia, 24.358 in Spagna, 22.921 in Grecia, 3.082 a Cipro e 271 a Malta.

Mappa delle principali rotte migratorie
Mappa delle principali rotte migratorie dall’Africa e dal Medio Oriente all’Europa e all’Italia

Nel video presente in questo articolo e di seguito lasciamo da parte la politica e mettiamo invece un po’ di ordine in questa ragnatela di percorsi, vedendo i numeri e i dati delle rotte migratorie e sfatando anche qualche luogo comune. Ve ne anticipo uno: solo una minima parte delle persone che migra ogni anno in Unione Europea è irregolare; la stragrande maggioranza è invece regolare.

La rotta del Mediterraneo centrale

La rotta migratoria che più interessa l’Italia si chiama rotta del Mediterraneo centrale e, a periodi alterni, ma soprattutto negli ultimi tre anni, è la rotta più frequentata dai migranti che arrivano in Europa. Le principali regioni di partenza sono l’Africa settentrionale e subsahariana, i principali Paesi di imbarco verso l’Europa sono la Libia e la Tunisia e i luoghi di arrivo sono l’isola di Malta e l’Italia, in particolare, lo sappiamo, l’isola di Lampedusa, con tutti i problemi dal punto di vista umanitario e securitario che questo comporta.

rotta del mediterraneo centrale
Mappa della rotta del Mediterraneo centrale

Le rotte del Mediterraneo occidentale e orientale

Le altre due rotte più frequentate sono anzitutto la rotta del Mediterraneo occidentale, che interessa soprattutto la Spagna ed è percorsa da migranti che provengono principalmente da Algeria e Marocco, ma anche dall’Africa subsahariana.

Rotta del Mediterraneo occidentale
Mappa della rotta del Mediterraneo occidentale

Inoltre esiste la rotta del Mediterraneo orientale, che ha come prime destinazioni europee la Grecia, l’isola di Cipro e la Bulgaria e ha come principale Paese d’origine la Siria e più in generale il Medio Oriente.

Rotta del Mediterraneo orientale
Mappa della rotta del Mediterraneo orientale

Le rotte dell'Africa occidentale e dell'Africa orientale

Accanto a questi tre canali preferenziali, che hanno già di per sé varie connessioni tra loro, abbiamo delle ulteriori rotte che creano un vero e proprio intreccio tra i vari percorsi. Anzitutto c’è la rotta dell’Africa occidentale, che si lega a quella del Mediterraneo occidentale e lungo la quale transitano persone dirette in primis verso le isole Canarie.

Rotta dell'Africa occidentale
Mappa della rotta dell’Africa occidentale

Infine c’è la rotta dell’Africa orientale, legata sia alla rotta del Mediterraneo centrale che orientale, con partenze da Corno d’Africa e Medio Oriente e porti d’imbarco in Egitto e Libia.

Rotta dell'Africa orientale
Mappa della rotta dell’Africa orientale

I rifugiati dall'Ucraina

Infine, dal febbraio 2022, si è innescata una vera e propria ondata migratoria a partire dall’Ucraina verso gli Stati dell’Unione Europea, soprattutto verso la Germania e la Polonia, a causa dello scoppio della guerra russo-ucraina. Pensate che allo stato attuale sono quasi 6 milioni i rifugiati ucraini accolti in altri Stati europei.

I dati delle migrazioni in Unione Europea al settembre 2023

Ora che abbiamo visto le principali rotte percorse dai migranti in area mediterranea, diamo uno sguardo ai numeri dei flussi migratori diretti in Europa e la prima cosa da dire è che i dati sono raccolti da diversi enti e istituzioni e che non si riferiscono sempre allo stesso periodo di tempo. Per cui c’è una certa variabilità statistica.

In base alle informazioni dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, aggiornate al 10 settembre 2023, finora quest’anno sono arrivate in Unione Europea 165.669 persone, di cui 115.037 in Italia, 24.358 in Spagna, 22.921 in Grecia, 3.082 a Cipro e 271 a Malta.

I numeri confermano che in questo momento storico siamo il Paese europeo di primo sbarco che attrae più flussi migratori e che la rotta del Mediterraneo centrale è la più battuta. Non è un caso: la posizione dell’Italia è centrale e strategica nel Mar Mediterraneo.

I flussi migratori in UE dal 2015 a oggi

Ma è sempre stato così? No. Per capirlo, passiamo un attimo ai dati del Consiglio Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea, che per il 2023 sono aggiornati a giugno, ma ci danno comunque un’idea dell’entità dei flussi migratori.

Anzitutto si nota che qualche anno fa, soprattutto nel 2015 e nel 2016, gli arrivi irregolari in Unione Europea erano molto più elevati di quelli attuali. Nel 2015 addirittura superiamo il milione di persone. In secondo luogo è chiaro che le rotte più percorse variano nel tempo: sempre nel 2015 e 2016, ma anche nel 2019, le rotte più battute erano quelle orientali e non quella del Mediterraneo centrale.

In questo senso, i flussi migratori sono molto variabili nel corso degli anni a causa di condizioni ed eventi molto diversi tra loro ma spesso interconnessi, come lo scoppio di guerre, colpi di stato, carestie, disastri naturali, decisioni politiche o maggior o minor attività di gruppi criminali organizzati.

A proposito di arrivi in Unione Europea, sfatiamo un luogo comune: la maggior parte degli immigrati che arriva in UE ogni anno è regolare, non irregolare. E anche dalla stessa Unione Europea esiste un flusso enorme di persone che invece emigra all’estero.

Consideriamo come riferimento l’anno 2021. Nel 2021 sono arrivate in maniera irregolare in Unione Europea 123.318 persone. Sapete quante invece sono immigrate regolarmente in UE nello stesso anno? 2 milioni 260 mila persone. E sapete quante se ne sono andate, cioè sono emigrate? 1 milione 120 mila persone.

Insomma, a parte anni particolari in cui l’immigrazione irregolare, per motivi specifici, ha dei boom, come nel 2015, in termini assoluti è un fenomeno contenuto rispetto ai flussi migratori regolari in Unione Europea. Questo però non significa che non sia un fenomeno importante: non solo ha un forte impatto sociale ed economico, soprattutto nei Paesi di primo sbarco, come l’Italia, ma soprattutto, ricordiamolo sempre, coinvolge delle persone, tra cui molti minori. E purtroppo ogni anno ci sono migliaia di morti in mare.

I dati dell'immigrazione in Italia al settembre 2023

A proposito di Italia, approfondiamo un attimo i flussi migratori irregolari diretti nel nostro Paese. La maggior parte dei migranti che è arrivata nel 2023 sulle nostre coste proviene dalla Tunisia: finora sono 75.003. Questo nonostante nei mesi passati sia l’Italia che più in generale l’Unione Europea abbiano firmato degli accordi con il Paese nordafricano anche per fermare una buona parte di questi flussi. Segue come Paese di imbarco la Libia, da cui finora sono arrivate 34.686 persone. La Libia, come sapete, ha una situazione politica frammentata ed è in mano a potentati vari, comprese varie organizzazioni criminali, più o meno organizzate.

I numeri dell'immigrazione irregolare in Italia dal 1997 a oggi

Per concludere, consideriamo lo storico degli sbarchi irregolari nel nostro Paese dal 1997 a oggi, prendendo i dati direttamente dal sito del Ministero dell’Interno. Come vi avevo anticipato, qualche dato differisce leggermente da alcuni di altri enti che abbiamo già visto, ma niente di incredibile.

L’andamento negli anni è altalenante: abbiamo un picco tra 2014 e 2017, quando superiamo abbondantemente i 100.000 arrivi all’anno; poi si verifica una netta diminuzione, in parte probabilmente dovuta ad alcuni accordi politici presi tra il governo italiano e la Libia; infine, dal 2022, abbiamo superato di nuovo quota 100 mila. Quest’anno, in particolare, abbiamo già superato a settembre gli arrivi dello scorso anno a dicembre.

Classe ‘88, sono laureato in Scienze Geografiche e prima di Geopop ho lavorato per lo sviluppo di progetti socio-ambientali, scritto un romanzo di viaggio, insegnato Geografia, Storia e Lettere alle superiori e fatto divulgazione su YouTube e RaiGulp. Viaggiare e raccontare il mondo è la mia passione: geopolitica, luoghi, usi e costumi, storie… Da bambino adoravo Piero Angela e Indiana Jones.
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