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La spiegazione scientifica del video virale dei “7 soli che tramontano” a Chengdu, in Cina

Un video ripreso a Chengdu, in Cina, mostra 7 soli al tramonto visto da una finestra. Non si tratta di un fenomeno meteorologico né di un effetto digitale, ma di un effetto ottico dovuto alle riflessioni multiple all'interno del doppio vetro della finestra.

22 Agosto 2024
16:30
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La spiegazione scientifica del video virale dei “7 soli che tramontano” a Chengdu, in Cina
sette soli al tramonto in cina

È diventato virale nei social un video che ritrae sette Soli al tramonto a Chengdu, nella provincia dello Sichuan in Cina, ripreso domenica 18 agosto da un abitante della città. È un video all'apparenza stupefacente, che mostra diverse immagini del Sole allineate e con luminosità differenti. Al centro c'è un'immagine principale, più brillante, circondata da copie identiche della stessa immagine sempre più deboli man mano che ci si allontana: se ne contano 4 a destra e 2 a sinistra. In molti stanno parlando del “mistero dei sette Soli”, ma non c'è niente di misterioso: sono semplicemente riflessioni multiple tra gli strati di vetro della finestra attraverso la quale si sta osservando il tramonto, probabilmente un doppio vetro con strati non perfettamente paralleli.

Come spesso succede con questo tipo di contenuti, sul web e nei social sono fioccate le spiegazioni più disparate, da un effetto digitale creato con qualche programma di editing video a un raro fenomeno meteorologico, passando per le immancabili teorie sovrannaturali. Inizialmente il fenomeno era stato presentato come un effetto ottico atmosferico, con molti che hanno tirato fuori termini come parelio o alone solare. Queste sono però ipotesi totalmente errate: il parelio (o “cani solari”) è un fenomeno che mostra due macchie luminose a grande distanza dal Sole (per la precisione a una distanza angolare di 22°), spesso accompagnate da archi luminosi. Qui invece abbiamo 6 immagini multiple ravvicinate, quindi non può trattarsi di parelio. Anche perché il parelio è più frequente quando fa molto freddo, perché è dovuto a cristalli di ghiaccio presenti in atmosfera, mentre a Chengdu nei giorni scorsi si avevano temperature attorno ai 40 °C.

Parelio
Un parelio. Credit: Erik Axdahl Axda0002, CC BY–SA 2.5, via Wikimedia Commons

Anche l'alone solare è da escludere immediatamente, visto che non produce immagini multiple ma un cerchio luminoso attorno al Sole (sempre a 22° di distanza). Anche qui non c'è nessuna somiglianza con ciò che mostra il video virale di Chengdu.

Alone solare
Alone solare a Scandiano (RE). Credit: Renata Mrowiec, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons

Ok, quindi se non è un fenomeno ottico atmosferico di cosa si tratta? È sempre un effetto ottico, ma creato nel vetro attraverso il quale vediamo il tramonto. Nei social si leggono spiegazioni che tirano in ballo termini dell'ottica come scattering, che però non c'entrano nulla perché nel video non si vede alcuna dispersione della luce: queste sono pure e semplici riflessioni multiple.

Dal fatto che le immagini secondarie sono identiche a quella principale, sono sempre più deboli man mano che ci si allontana dall'immagine principale e diventano sempre più ravvicinate possiamo ricostruire una possibile spiegazione scientifica. Il vetro della finestra potrebbe essere un doppio vetro, e la luce del Sole viene riflessa più volte “avanti e indietro” tra i due vetri. Inoltre, i due vetri sarebbero leggermente inclinati l'uno rispetto all'altro, altrimenti tutte le immagini sarebbero equidistanziate tra loro. Da un punto di vista fisico, la distanza angolare tra le immagini è confrontabile con l'inclinazione tra le due lastre di vetro, e dal video si nota che questa distanza è paragonabile al diametro del Sole nel cielo, che è di circa 0,5°. L'inclinazione tra le due lastre di vetro sarebbe quindi di 0,5°, molto piccola ma sufficiente per creare l'effetto ottico.

Come si nota all'inizio video, la luce del Sole raggiunge la finestra “da sinistra”, e infatti la maggior parte delle riflessioni multiple sono a destra dell'immagine principale, perché seguono il percorso dei raggi luminosi. Ecco uno schema geometrico che mostra concettualmente come possono essersi formate queste immagini multiple:

riflessioni multiple doppio vetro
Riflessioni multiple in un doppio vetro. Si nota che le immagini secondarie (le tre più a destra) diventano sempre più vicine tra loro per effetto dell’inclinazione tra le due lastre di vetro (esagerata nell’immagine).

Questo effetto interessa solamente il Sole e non le altre cose che osserviamo alla finestra (i palazzi e le nuvole) perché il Sole è una sorgente di luce intensa mentre gli altri oggetti no (non brillano di luce propria). Di conseguenza in quella scena solo il Sole emette luce abbastanza intensa da “sopravvivere” alle riflessioni multiple tra le lastre di vetro, mentre gli altri oggetti sono troppo deboli e i nostri occhi non riescono a percepire le eventuali immagini secondarie.

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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