
Immaginate di percorrere circa 12.000 km e navigare per 90 giorni nell’oceano Pacifico sopra un veliero di inizio Novecento, partendo dall’Isola di Pasqua e i suoi Moai e riuscendo, tra le altre cose, a nuotare a pochi metri dalle megattere e a fare tappa su Pitcairn, l’isola abitata dai discendenti degli ammutinati del Bounty. È l’avventura che ha vissuto Niccolò Banfi, esploratore e fotografo, con lo scopo di documentare come i diversi popoli del Pacifico stiano affrontando le sfide dettate dal riscaldamento globale e dall’inquinamento dei mari. Come promesso, è tornato a trovarci in redazione dopo il viaggio nell’Atlantico meridionale e ci ha raccontato cosa ha visto e come è andata. Potete vedere l'intervista integrale nel video qui sopra. Di seguito trovate invece qualche informazione di sintesi.
Niccolò ha avuto la possibilità di imbarcarsi per la seconda volta sul veliero Europa a partire dall'isola di Pasqua. Dopodiché l'imbarcazione ha seguito una rotta che ha toccato varie isole e arcipelaghi del Pacifico meridionale: nell'ordine parliamo delle isole Pitcairn, delle isole Gambier, delle isole Marchesi, delle Isole della Società, e degli arcipelaghi di Tonga e delle Fiji.
Nel corso del viaggio Niccolò ha avuto modo di farsi raccontare diversi progetti portati avanti dalle comunità del Pacifico e legati alla salvaguardia e alla protezione degli ecosistemi marini e degli oceani, alcuni dei quali dedicati alla raccolta dei rifiuti. Ha inoltre parlato con una delle discendenti dirette degli ammutinati del Bounty, un evento avvenuto nell'aprile del 1789 al largo di Pitcairn, e ha vissuto l'emozione di nuotare a stretto contatto con delle megattere, un incontro che gli ha ricordato quanto gli esseri umani siano solo uno degli infiniti elementi che compongono il pianeta Terra (inteso in senso lato). Trovate il racconto di questo e tanto altro (come le condizioni di vita a bordo o le difficoltà psicofisiche legate al viaggio) all'interno dell'intervista.