Tutti quanti conosciamo gli igloo, le costruzioni dalla forma a cupola fatte con mattoni di ghiaccio tipiche degli Inuit, la popolazione che vive nelle regioni artiche. Facciamo una piccola precisazione però: nella lingua Inuit “iglu” significa “casa” e non “casa di ghiaccio”, quindi è una parola che per loro fa riferimento a tutti i tipi di abitazione, anche quelle fatte con legno o pietra. E non è neanche la loro casa vera e propria, dove vivono per la maggior parte del tempo! Infatti nasce come una soluzione per sopravvivere lontano dai villaggi, durante i periodi di caccia, come rifugio di fortuna.
Perché gli igloo all'interno non sono freddi?
Se ci dovessimo trovare nel gelo artico, costruire un riparo dal freddo e dal vento sarebbe fondamentale. Una casa di ghiaccio è utile in questo senso non solo come protezione, ma anche come “contenitore termico” grazie all’aria presente nella neve. L’aria infatti è un ottimo isolante termico. Concettualmente è lo stesso principio dei doppi vetri. Parentesi interessante: i doppi vetri isolano termicamente perché tra due lastre di vetro c’è aria. Nei doppi vetri di alta qualità c’è argon, che è un gas nobile che è ancora più isolante dell’aria.
Basterebbero infatti appena due persone all’interno dell’igloo per assicurare una temperatura di circa 15 gradi, per via del calore umano che emettono naturalmente. Che rispetto alle temperature sotto zero dell’esterno è un upgrade non da poco. In questo caso vale la regola “più si è, meglio è”, ed è per questo che gli Inuit vivono in un nuclei piuttosto numerosi.
Come si costruisce un igloo?
Ma facciamo finta di trovarci noi nella situazione di doverne costruire uno e vediamo come si fa. Innanzitutto, come abbiamo visto, meglio non essere da soli, perché non è una fatica da poco. Ci possono volere anche diverse ore per costruirne uno, in condizioni non certo facili. Assicuriamoci di poggiare su una superficie di neve ben compattata, o in alternativa compattiamola noi stessi saltando e camminandoci sopra. Fatto questo potremo cominciare a tagliare i mattoni. L'ideale sarebbe avere con noi dei buoni attrezzi da lavoro, come una piccozza, un coltello da ghiaccio e addirittura una cazzuola, altrimenti sono cavoli.
Cominciamo scavando un fossato, ricavando cioè i primi mattoni all’interno del perimetro dell’igloo, e facciamoli abbastanza grossi, diciamo 90 per 40 per 20 cm, con le dimensioni che andranno diminuendo di livello in livello. Modelliamo di volta in volta le pareti dell’igloo con un coltello e creiamo una leggera pendenza sulla parte superiore della fila di mattoni, per creare una cupola. Tra un mattone e l’altro useremo della neve fresca per “cementificare”, tipo lo stucco. L’ultimo mattone, che farà da tappo, sarà il più difficile da posizionare, perciò assicuriamoci di incastrarlo per bene. Fatto questo non dimentichiamoci di ritagliare una porta di ingresso, e di scavare proprio a ridosso una cosiddetta “fossa a freddo”. Questa accortezza ci permetterà di creare una sorta di sifone naturale per convogliare l'aria fredda, che tende a scendere verso il basso, evitando così la fuoriuscita di quella calda. E non dimentichiamoci assolutamente di aprire dei piccoli fori attorno, necessari per il giusto ricambio di ossigeno e CO2.
E perché se accendiamo un fuoco non fonde?
Sappiamo già cosa vi state chiedendo adesso: è possibile accendere un fuoco all’interno dell’igloo? La risposta è sì. Il fuoco riscalderà ancora di più l’ambiente e non farà fondere le pareti, dal momento che l'aria calda del fuoco si raffredda velocemente a contatto con il ghiaccio, impedendo ai mattoni di fondere. Se vogliamo essere ancora più precisi in realtà il calore del fuoco fa fondere la prima parte più esterna, creando una patina di ghiaccio più resistente.
Ora che sappiamo come si costruisce un igloo siamo pronti per il nostro viaggio nell'Artide! Ma tenete comunque a mente che in situazioni di emergenza è sempre meglio trovare un riparo naturale, come può essere una grotta o una cava naturale di un ghiacciaio.