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29 Novembre 2024
17:48

Perché molti utenti passano da X a Bluesky, le differenze tra i due social e quanto è cresciuto

La popolarità del nuovo social network Bluesky continua a crescere: dopo la vittoria di Trump la piattaforma è passata da 14 a 22 milioni di utenti nel giro di una settimana. Molti di questi sono "migrati" da X di Elon Musk in segno di protesta.

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Perché molti utenti passano da X a Bluesky, le differenze tra i due social e quanto è cresciuto
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Tra gli amanti della tecnologia ultimamente si parla molto di Bluesky, la nuovissima piattaforma social che dalle elezioni americane in poi è diventata popolarissima, soprattutto in relazione a X (ex Twitter). Quest'ultima infatti appartiene al magnate Elon Musk, accusato di averla utilizzata per pubblicare annunci pubblicitari di bassa qualità (spesso clickbait) in favore del tycoon Donald Trump. Per protesta molti cittadini USA hanno deciso di boicottare il social media che cinguetta, approdando su Bluesky, e dopo le elezioni del 5 novembre la piattaforma è passata da 14 a 22 milioni di utenti in poco più di una settimana, crescendo al ritmo di un milione di nuovi utenti al giorno.

A Bluesky mancano quindi circa 3 milioni di utenti per raggiungere Threads, la piattaforma lanciata da Meta nel 2023 che sulla carta conta 150 milioni di utenti iscritti ma all'effettivo di attivi ne ha 25 milioni.

Cos’è Bluesky e com'è nato il social

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Bluesky è un social media creato nel 2021 da un gruppo di sviluppatori statunitensi, molti dei quali erano degli ex dipendenti di X delusi dalle politiche seguite della piattaforma (tra loro spicca Jack Dorsey, co-fondatore di Twitter), che man mano è stata sempre più centralizzata. Per chi non lo sapesse, "centralizzare" significa che le decisioni sui contenuti, sulla moderazione e sull'espansione della piattaforma vengono prese dall'azienda – in questo caso dalla X Corporation – e gli utenti devono sottostare in tutto e per tutto a queste regole. Questo può significare anche non poter evitare notizie false o relative alla propaganda politica, che è proprio quanto accaduto con il sostegno della piattaforma (da parte del magnate sudafricano) a Donald Trump durante le elezioni presidenziali americane del 5 novembre scorso.

Desiderosi di un social più libero e decentralizzato, nel 2021 gli ex membri di X hanno dato vita a Bluesky, esteticamente molto simile a X, ma meno vincolato dalle logiche commerciali e dalle problematiche di centralizzazione e controllo delle informazioni, così da permettere agli utenti di avere più controllo sui loro dati e sulla loro esperienza online. Qui i contenuti e la gestione dei dati vengono distribuiti tra vari server, che possono essere gestiti da chiunque voglia partecipare alla rete, garantendo così una maggiore trasparenza rispetto alle piattaforme X e Facebook. Si può dire che Bluesky è ciò che l'ex Twitter era molti anni fa, prima di essere dato in pasto alle aziende proprietarie del web.

Come funziona Bluesky e le differenze con X

Bluesky e X sono simili all'apparenza, ma oltre al fattore della centralizzazione/decentralizzazione presentano alcune differenze sostanziali. Partendo dall'interfaccia, Bluesky è ancora più minimale di X, che negli anni ha aggiunto nuove funzionalità (supporto video lunghi, post sponsorizzati, ecc.). L'esperienza dell'utente è focalizzata sulla conversazione e sull'interazione tra communities. Gli utenti poi possono scegliere le proprie regole di moderazione, in base ai server con cui interagiscono. Alcuni server hanno regole più rigide, altri più permissive, e gli utenti possono scegliere di partecipare a uno o più server che adottano le politiche che preferiscono. Inoltre, questa piattaforma consente anche di applicare filtri sui contenuti che si vedono, come parole chiave o utenti specifici. Quindi se un utente volesse può bloccare o silenziare alcune parole, hashtag o persone specifiche, personalizzando il flusso a suo piacimento.

Bluesky, che è supportata da una fondazione no-profit, per ora non ha implementato delle forme di monetizzazione sulla piattaforma, perché si sta ancora concentrando sulla sperimentazione tecnologica e creativa, anche se non è detto che ciò non possa avvenire in futuro. Al contrario, già da qualche anno X offre l'abbonamento X Premium (che prima era Twitter Blue), per chi volesse avere un numero maggiore di caratteri per i propri tweet o la possibilità di annullare l'invio e altre opzioni di personalizzazione homepage.

Bluesky è davvero un'alternativa a X?

X è cambiato moltissimo sotto la guida di Elon Musk, diventando una piattaforma molto più complessa, che combina sia il lato social che le transazioni finanziarie e l'e-commerce. Bluesky invece punta a essere una piattaforma libera, che si trasforma ed evolve grazie alle sue communities. Ma che cosa ne pensano gli utenti?

Secondo molti, questo social farebbe ritrovare il piacere dell'osservazione e della condivisione. È infatti opinione ormai comune che i social media negli ultimi anni siano diventati un ambiente “tossico” per tante persone, a causa degli algoritmi progettati per offrirci ciò che le piattaforme pensano che desideriamo, e sembra di osservare costantemente delle vetrine che non finiscono mai, e non più i feed di una volta dove imparare, ridere e condividere.

Su Bluesky, c’è un feed algoritmico (più precisamente "Scopri", basato sui propri interessi), ma è facoltativo. Infatti, il feed predefinito è completamente privo di algoritmi, e offre solamente un elenco cronologico di post e condivisioni di persone che si seguono. In questo senso quindi sarà possibile continuare a vedere post al di fuori della propria bolla, poiché i followers condividono i contenuti di persone che non si seguono. Su Bluesky quindi le cose possono ancora diventare virali, ma sarà per merito, e non perché la persona che le ha pubblicate ha pagato.

Le "vibrazioni", se così si possono chiamare, sono buone. Solo il tempo ci dirà se questa nuova piattaforma sarà davvero la svolta, il ritorno ai tempi in cui andare sui social era davvero un piacere, senza essere seppelliti da valanghe di inserzioni pubblicitarie personalizzate.

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Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
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