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26 Giugno 2025
18:30

I tafani e le loro punture: cosa fare in caso di morso e i rischi per gli allevamenti

I tabanidi sono un a famiglia di insetti, simili a grosse mosche, che non pungono ma mordono la pelle di grossi mammiferi per succhiarne il sangue. Di rado può mordere anche l'essere umano, provocando dolore, irritazione e gonfiore.

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I tafani e le loro punture: cosa fare in caso di morso e i rischi per gli allevamenti
tafani

I tafani sono insetti dal colore bruno e dagli occhi più variopinti, diffusi nelle zone rurali, in particolare quelle umide. Appartengono alla famiglia dei Tabanidi e all'ordine dei Ditteri, cosa che li rende lontani parenti di zanzare e pappataci. Sembrano mosconi o grosse mosche, ma si distinguono da questi per le loro maggiori dimensioni (dai 0,5 ai 3 cm), per il loro volo più rumoroso e per occhi più sviluppati, a volte dal colore iridescente o a bande alternate. Sono insetti specializzati nel pungere grossi mammiferi come buoi e cavalli per succhiarne il sangue e nutrire le larve. Per questo motivo sono chiamati anche mosche cavalline, anche se è un termine poco preciso perché viene usato anche per altri insetti. Molto attivi d'estate, nelle ore diurne e più calde, la specie più comune in Italia, Tabanus bovinus, predilige appunto i bovini ed è molto diffusa in fattorie e allevamenti, dove può occasionalmente pungere anche l'essere umano, con irritazioni e prurito passeggeri, e rare reazioni allergiche. La forma del loro apparato boccale, a forma di "forbice", rende il morso molto doloroso, e sono potenziali vettori di malattie, con ingenti danni agli allevamenti. È quasi impossibile eliminarli del tutto, ma esistono trappole apposite molto efficaci nel ridurne la popolazione.

Morso del tafano: cosa fare, sintomi e come non farsi mordere

La puntura di un tafano induce una sensazione di dolore "tagliente" immediata, spesso accompagnata dalla fuoriuscita di qualche goccia di sangue dalla piccola ferita, seguita da gonfiore e rash cutanei. E' opportuno sciacquare e disinfettare la zona colpita e applicare acqua fredda o ghiaccio per ridurre il gonfiore, e non grattarsi per evitare ulteriori irritazioni. Nonostante il fastidio, i tafani pungono l'essere umano molto di rado, e salvo casi di reazione allergica, l'irritazione della puntura tende a sparire da sola nell'arco di qualche giorno

Sebbene possano essere vettori di diverse malattie, il rischio è maggiore per il bestiame o per chi vivie nelle zone tropicali, dove i tabanidi rappresentano un rischio epidemiologico non indifferente per le popolazioni locali.

Premesso che è molto raro che i tafani mordano l'uomo, per difenderci dal loro morso, la misura migliore è la prevenzione proteggendo il bestiame con le apposite misure. Potremmo adottare alcune misure di protezione meccanica, come usare zanzariere o abiti lunghi, oppure utilizzare normali repellenti approvati per uso umano. Sul bestiame hanno mostrato efficacia ridotta, ma considerato che raramente i tafani mordono l'uomo, possono aiutarci a renderci ancora meno appetibili.

Dove si trovano e come allontanare i tafani: i rischi per gli allevamenti

Anche se i tafani tendono a evitare ambienti scuri e freschi, liberarsi da loro in maniera definitiva è a tutti gli effetti impossibile – sono insetti cosmopoliti, che possono riprodursi in quantità soprattutto in ambienti umidi e in prossimità di allevamenti di bestiame. Le infestazioni di tafani rappresentano un grosso problema per questi animali, che arrivano a perdere fino 0,5 ml di sangue per morso: in casi di punture ripetute, questo indebolimento può addirittura portare al decesso dell'animale.

Come molti insetti succhiasangue, i tafani possono essere portatori di molte malattie e parassiti, tra i quali il Trypanosoma (responsabile della malattia del sonno), vermi della filariosi, e batteri come il Francisella tularensis, responsabile della cosiddetta febbre dei conigli.

trappola per tafani
Una tipica trappola per tafani con sfera riflettente penzolante

Nei pressi degli allevamenti, dove è più facile trovarli, è opportuno munirsi di apposite trappole per tafani, delle campane sospese munite di un'apposita esca che intrappolano gli esemplari impedendogli di uscire. Al giorno d'oggi, le trappole per tafani sono da considerarsi l'unico metodo efficace per limitarne il numero – esistono in commercio deterrenti odorosi con cui cospargere il bestiame, ma la loro efficacia è dubbia poiché i tafani si basano sulla vista per individuare la preda.

Contrariamente a quanto si pensava un tempo, i tafani non riescono a percepire il calore corporeo tramite l'infrarosso; sembrano essere invece molto sensibili alla luce polarizzata, e attratti da superfici scure e riflettenti (come le pozze d'acqua), soprattutto se a una certa angolazione. Per questo motivo molte trappole per tafani contengono una sfera scura penzolante fatta di materiale riflettente, che sembra essere molto efficace nell'attrarli.

Un apparato boccale fatto per lacerare

Come per zanzare, pappataci mosche e altri ditteri, anche nei tabanidi è solo la femmina a pungere, in quanto necessita di un pasto di sangue molto energetico per portare le larve alla maturazione. I maschi, provvisti di un apparato boccale molto più debole, si nutrono invece di nettare e altri liquidi vegetali e sono totalmente innocui per l'essere umano.

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L’apparato boccale dei tafani, con le appendici taglienti in basso e i labbri succhianti al centro. Credits: Alan R Walker, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons

L'apparato boccale delle femmine è invece molto sviluppato e provoca un morso particolarmente doloroso a causa della sua struttura: come per le zanzare, è di tipo pungente-succhiante, ma mentre le zanzare hanno un pungiglione lungo e sottile, i tafani hanno una coppia di stiletti più corti, avvolti da labbri carnosi. Questi permettono alla femmina di tafano di praticare un vero e proprio taglio sulla pelle della preda e il sangue fuoriuscito viene succhiato dai labbri adiacenti.

Se l'apparato boccale di una zanzara è paragonabile all'ago di una siringa, quello dei tabanidi ricorda più un paio di forbici. I tabanidi si sono infatti evoluti per mordere grossi mammiferi dalla pelle spessa, e necessitano di un apparato boccale in grado di recidere questo strato più spesso per arrivare al sangue.

Il morso dei tafani, a differenza di quello delle zanzare, è doloroso fin da subito: mentre le saliva delle zanzare contiene una sostanza anestetica che permette loro di pungere e succhiare il sangue della preda indisturbate, quello dei tafani, oltre che a creare un buco più grande, non immette saliva dal potere anestetico.  Inoltre i tafani pungono principalmente animali che non sono in grado di scacciarli (come cavalli e mucche) e non hanno quindi bisogno che la loro puntura passi inosservata come quella delle zanzare per potersi nutrire in sazietà.

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