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15 Novembre 2023
11:30

Roaming dati, cosa succede se non lo attivo?

Se non attiviamo il roaming quando ci troviamo in un Paese al di fuori dell'Unione Europea potremmo non riuscire a navigare né a ricevere telefonate. Vediamo perché.

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Roaming dati, cosa succede se non lo attivo?
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Il roaming è quel processo tramite il quale un telefono utilizza la rete di un operatore diverso da quello su cui opera la SIM per accedere ai servizi voce (roaming voce) o dati (roaming dati) e supporta la continuità dei servizi del cliente nelle casistiche di brevi spostamenti in zone non coperte dal proprio operatore (vacanze, viaggi, spostamenti temporanei). In altre parole, quindi, il roaming ci consente effettuare chiamate o navigare in internet anche quando la rete dell'operatore con il quale abbiamo sottoscritto un abbonamento non è disponibile. Il roaming viene utilizzato, per esempio, quando ci si trova in viaggio o in vacanza all'estero, ma il roaming si può attivare anche se rimaniamo in Italia.

Quando si deve attivare il roaming dati?

Il roaming può essere di due tipi: nazionale o internazionale.

Il roaming nazionale viene utilizzato dai cosiddetti operatori virtuali, che spesso online si trovano sotto l'acronimo di MVNO e utilizzano l'infrastruttura di rete di altri operatori (non possedondone una propria) per fornire servizi ai propri clienti. Esempi di operatori virtuali in Italia sono: PosteMobile, Kena Mobile e Ho Mobile.

Il roaming internazionale consente alla nostra SIM di agganciarsi all'infrastruttura di rete di un altro operatore quando ci troviamo all'estero. Questa è la casistica più comune di utilizzo del roaming.

Il roaming va attivato, pertanto, ogni qual volta ci troviamo in un paese estero in cui il nostro operatore non possiede un'infrastruttura di rete propria. Le reti a cui ciascun operatore può accedere in roaming all'estero sono stabilite mediante accordi commerciali tra i vari provider di rete.

Ovviamente l'attivazione del roaming in un Paese estero laddove il nostro operatore non possiede antenne sarà necessaria per accedere ai servizi. In caso di mancata attivazione infatti, saremmo isolati dai servizi dati e voce in quanto il nostro telefono cercherà di agganciarsi alle antenne del nostro operatore senza però trovarne di disponibili.

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Il roaming nei Paesi esteri

Vale la pena distinguere il caso di roaming all'interno di Paesi UE da quello nei paesi extra-UE.

Nei Paesi UE

Con il Regolamento UE 2022/612 entrato in vigore il 1° luglio 2022, il Parlamento Europeo ha prorogato fino al 2032 il pacchetto di regole introdotte nel 2017 che hanno imposto che ciascun cittadino europeo che si trovi in un altro Paese europeo possa continuare a utilizzare il proprio piano dati e voce senza alcun costo addizionale. Questo regolamento ha preso il nome di Roam like at home (RLAH) e consente di effettuare chiamate, scambiare SMS e utilizzare i dati alle stesse tariffe che si avrebbero all'interno del proprio Paese. In particolare, nel Regolamento si legge:

Non si può sostenere l’esistenza di un mercato interno delle telecomunicazioni se sussistono differenze tra i prezzi nazionali e i prezzi di roaming. Pertanto è opportuno eliminare le differenze tra le tariffe nazionali e le tariffe di roaming allo scopo di dar vita a un mercato interno dei servizi di comunicazioni mobili.

Queste condizioni si applicano anche nei Paesi dello Spazio Economico Europeo, tra cui Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

Nei Paesi extra-EU

Quando ci troviamo in paesi al di fuori dell'Unione Europea costi e modalità di accesso all'infrastruttura di rete dipendono da due fattori:

  1. accordi commerciali stipulati dal nostro operatore con uno o più operatori del paese estero che stiamo visitando;
  2. l'abbonamento che abbiamo sottoscritto.

In linea generale, comunque, quasi tutti gli abbonamenti sottoscrivibili nell'ultimo periodo con ogni operatore prevedono un certo numero di GB (Gigabye) di traffico che è possibile utilizzare in paesi extra-EU e che consentono, generalmente, di sopperire alle necessità di un breve viaggio in tali paesi.

Come si attiva il roaming su Android e iOS?

Per attivare il roaming su dispositivi Apple che dispongono del sistema operativo iOS è possibile seguire gli step riportati sul sito ufficiale:

Nell'app Impostazioni, tocca Cellulare o Dati cellulare. Successivamente:
Se il dispositivo è dotato di una sola scheda SIM o eSIM, attiva Dati cellulare, poi tocca Opzioni dati cellulare.
Se il dispositivo utilizza la dual SIM o dual eSIM, attiva Dati cellulare, tocca il numero che desideri modificare, poi tocca Opzioni dati cellulare.Accendi/Spegni il roaming per la connessione dati.

Su Android invece è necessario recarsi nelle Impostazioni, accedere al sottomenu di Gestione SIM, selezionare la SIM che si vuole utilizzare per il roaming e successivamente attivare/disattivare la voce “Roaming Dati”.

Chiaramente su telefoni Android di brand diversi sarà possibile trovare percorsi per l'attivazione/disattivazione del roaming differenziati in quanto ciascun brand è libero di personalizzare il menu impostazioni.

Quanto costa il roaming dati e quando disattivarlo?

Il costo del roaming è legato a doppio filo agli abbonamenti sottoscritti con il gestore della propria SIM, tuttavia come specificato precedentemente quasi tutti gli abbonamenti proposti dagli operatori nell'ultimo periodo includono una quantità di traffico dati in roaming (UE ed extra-UE) utili a sopperire alle necessità di brevi viaggi.

Il roaming è da considerarsi uno strumento utile alla continuità di servizio per brevi periodi al di fuori dei propri confini nazionali. Qualora invece sia necessario rimanere fuori dall'Italia per lunghi periodi è consigliabile stipulare un contratto con un operatore che possiede infrastrutture nel Paese visitato.

A titolo di esempio riportiamo le tariffe dell'operatore Vodafone nel caso di un viaggio in Brasile in cui non si possieda alcun abbonamento (tariffe a consumo):

Vodafone tariffe Brasile
Fonte: vodafone.it.

Il caso Matheson: 11.000 £ di debito accumulati per roaming in Marocco

Michael Matheson, ministro della sanità scozzese, ha accumulato, durante una vacanza in Marocco dove si trovava con la propria famiglia, un debito di quasi 11.000 sterline. Il costo elevato sarebbe dovuto a una SIM installata all'interno del proprio iPad che presentava un abbonamento scaduto: il costo della navigazione in roaming sarebbe dunque continuato con il canonico costo per MB (MegaByte) a consumo.

Matheson ha dichiarato:

Mi è stato spiegato che la causa è stata una scheda SIM obsoleta che si trovava nell'iPad che avevo per scopi elettorali, era un iPad parlamentare. Non era stato sostituito, non sapevo che non fosse stato sostituito e il costo è il risultato di ciò. E come ha affermato chiaramente anche il Parlamento, anche il gestore della rete non ha fornito informazioni sui costi sostenuti.

Attualmente il ministro avrebbe accettato di restituire 3000 delle 10.935,74 sterline di debito accumulato.

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