Ebbene sì, vari studi scientifici sembrano confermarlo: per le donne potrebbe essere leggermente più semplice imparare le lingue straniere rispetto agli uomini, probabilmente per una combinazione di fattori biologici, cognitivi e socio-culturali. Questo spiega in parte come mai capita di imbattersi non di rado in corsi di lingua, scuole secondarie di secondo grado a indirizzo linguistico o percorsi universitari linguistici frequentati prevalentemente da donne. Non si tratterebbe di semplice casualità, ma di una leggera predisposizione per le lingue scientificamente provata.
La questione, d'altro canto, è complessa e richiede di tenere in considerazione diversi elementi. Come in tanti altri campi, infatti, la determinazione, la motivazione e l'impegno giocano un ruolo fondamentale anche nell'apprendimento linguistico. Approfondiamo però alcune evidenze scientifiche che supportano la tesi della maggior semplicità per le donne di apprendere le lingue straniere.
Le evidenze scientifiche della predisposizione femminile all'apprendimento delle lingue
Studi di neuroimaging, una tecnica che permette di visualizzare l'attività del cervello in tempo reale, hanno mostrato come le donne tendano ad utilizzare più aree del cervello rispetto agli uomini durante il processo di apprendimento delle lingue. A questo proposito, uno studio condotto nel 1995 ha scoperto che sia l'emisfero sinistro che quello destro del cervello per i compiti linguistici, mentre gli uomini utilizzano prevalentemente solo l'emisfero sinistro. Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che gli estrogeni, ormoni sessuali femminili, possano favorire l'apprendimento e la memoria verbale, grazie ai loro effetti neuroprotettivi.
Uno studio della Oxford University ha dimostrato come le donne abbiano una maggiore attivazione delle aree del cervello legate al linguaggio. Un'altra ricerca dell'Università di Northwestern ha rilevato che le ragazze sviluppano le capacità linguistiche prima dei ragazzi, soprattutto nella prima fase dell’infanzia. Questo potrebbe spiegare perché le donne tendono ad avere migliori capacità verbali e predisposizione linguistica rispetto agli uomini. Un altro studio, condotto nel 2000, ha scoperto che le ragazze superano i ragazzi in compiti che richiedono rapidità e accuratezza nella produzione verbale.
Le differenze di performance cognitive tra i generi sono quindi ben documentate: di norma e in media, gli uomini eccellono nelle capacità di orientarsi e di percepire lo spazio, mentre le donne si distinguono nei compiti di memoria verbale, fluidità verbale e velocità di articolazione.
Opere per approfondire la tematica
Per approfondire la tematica sintetizzata in questo articolo si possono leggere diverse opere. Il libro Women, Men and Language: A Sociolinguistic Account of Gender Differences in Language di Jennifer Coates esplora le differenze di genere nel linguaggio e include discussioni sull'apprendimento delle lingue. The Female Brain di Louann Brizendine esamina le differenze biologiche e neurologiche tra i cervelli maschili e femminili, incluse le capacità linguistiche. Le ricerche di Shaywitz, B.A., Shaywitz, S.E., Pugh, K.R., et al. (1995) in Sex differences in the functional organisation of the brain for language pubblicata su Nature e di Halpern, D.F. (2000) in Sex Differences in Cognitive Abilities forniscono ulteriori dettagli. Inoltre, Pfenninger, S.E. e Singleton, D. (2016) in Age effects in the acquisition of English as a foreign language: Age effects and their modulating factors offrono una panoramica delle variabili nell'apprendimento linguistico.