0 risultati
video suggerito
video suggerito
7 Maggio 2024
19:30

Storia del Ku Klux Klan, cos’è l’insieme di gruppi razzisti e suprematisti attivi negli USA

Il Ku Klux Klan è stata un’organizzazione razzista nata negli Stati Uniti d'America nel XIX secolo con un’ideologia simile a quella del nazismo. Ha cercato di affermare la superiorità della “razza” bianca e tutt'oggi la sigla accoglie in sé una serie di gruppi fanatici.

A cura di Erminio Fonzo
4 condivisioni
Storia del Ku Klux Klan, cos’è l’insieme di gruppi razzisti e suprematisti attivi negli USA
storia ku klux klan

Oggi il Ku Klux Klan (spesso abbreviato in KKK) è costituito da un insieme di gruppi razzisti e suprematisti bianchi, ma in passato era un’organizzazione unitaria, attiva soprattutto nel sud degli Stati Uniti d'America, dove nacque nel XIX secolo dall'unione di diverse organizzazioni segrete con obiettivi politici e terroristici basati sul suprematismo della razza bianca. La sua storia si può dividere in tre fasi: la prima si colloca negli anni '60 dell’Ottocento, quando l’organizzazione fu fondata come reazione alla fine dello schiavismo negli USA. La seconda fase, dal 1915 al 1930 circa, fu quella nella quale il Klan raccolse milioni di aderenti. La terza fase, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale a oggi, è caratterizzata dalla nascita di numerose organizzazioni razziste che si ispirano al Klan e talvolta ne riprendono il nome.

In tutta la loro storia, le organizzazioni riunite sotto l’etichetta Ku Klux Klan purtroppo hanno compiuto attentati e omicidi per imporre la supremazia dei bianchi di origine anglosassone sulle altre etnie residenti negli Stati Uniti.

Cos’è il Ku Klux Klan e il significato del nome

Il Ku Klux Klan è un’organizzazione razzista e suprematista attiva negli Stati Uniti. L’origine del nome è incerta, ma probabilmente deriva dalla parola greca kyklos (ciclo), associata al termine clan.

L’ideologia del Klan è incentrata sul concetto della superiorità degli americani Wasp (white, anglo-saxon, protestant, cioè bianchi, anglosassoni, protestanti). Sulla base di questa idea, l’organizzazione intende imporre la discriminazione di tutti i cittadini non Wasp: anzitutto gli afroamericani, ma anche gli ebrei, i cattolici, gli immigrati europei e gli ispanici.

Il primo Ku Klux Klan

Il primo Klan fu fondato nello Stato del Tennessee all’indomani della guerra di secessione. Come sappiamo, la guerra mise fine allo schiavismo, che fino ad allora era legale e ampiamente praticato negli Stati del Sud. Il 24 dicembre 1865 alcuni ex ufficiali dell’esercito sudista fondarono il KKK come organizzazione assistenziale, che si proponeva di fornire aiuti alle vedove e agli orfani dei caduti. Tuttavia, i fondatori erano animati da un forte spirito razzista e non accettavano che gli ex schiavi diventassero cittadini degli Stati Uniti. Il Klan, perciò, assunse presto un’altra funzione: contrastare con azioni violente e con il terrorismo l’emancipazione della popolazione nera. Il KKK si affermò in molti Stati del Sud.

Omicidio di G. W. Ashburn nel 1868
Omicidio di G. W. Ashburn nel 1868

Alla fine degli anni ’60 il governo decise di sopprimere l’organizzazione. Due leggi del 1870 e 1871 dichiararono illegale il Klan e ne imposero lo scioglimento con la forza. Dopo il 1877, quando gli Stati del Sud rientrarono a pieno titolo a far parte degli Stati Uniti, in tutta l’area entrò in vigore un sistema di segregazione razziale, noto come leggi Jim Crow, che sarebbe stato abolito solo negli anni ’60 del Novecento.

La rinascita dell'organizzazione: il secondo Klan

Dopo lo scioglimento del primo Klan, negli Stati del Sud sorsero diverse organizzazioni suprematiste. Il KKK, però, rinacque solo nel 1915 per iniziativa di un predicatore originario dell’Alabama, William J. Simmons. La spinta per la rifondazione venne dal film Nascita di una nazione di David W. Griffith, che raccontava in termini apologetici la storia del primo KKK. Il film contribuì anche all’affermazione dei rituali dei “klaners”, come l’uso delle vesti con cappuccio bianco e l’usanza di bruciare le croci, solo in parte ispirati alle tradizioni del primo KKK.

Poster di Nascita di una nazione
Poster di Nascita di una nazione

Il secondo Klan intendeva diffondere l’odio per tutti quelli che non fossero Wasp e voleva imporre una morale rigida e retrograda: era contrario al divorzio, all’adulterio e si batteva per una rigorosa applicazione del proibizionismo, il divieto di bere alcolici in vigore negli Stati Uniti dal 1920 al 1933.

Il Klan si dotò di una struttura centralizzata e fu abile nello sfruttare le preoccupazioni dei ceti medi e dei cittadini bianchi più poveri. Alcuni settori della popolazione temevano che la loro posizione economica potesse essere messa in discussione dai cattolici e dagli ebrei, anche a causa della vasta immigrazione dall’Europa che aveva avuto luogo nei decenni precedenti. Il Klan, pur continuando ad avere la sua “roccaforte” negli Stati del Sud, si diffuse in tutto il Paese, giunse a contare sei milioni di membri e si garantì un significativo peso elettorale.

I “klaners” organizzavano omicidi, linciaggi e aggressioni ai danni degli afroamericani e dei cittadini che, a loro avviso, non rispettavano le leggi razziali. Le fortune dell’organizzazione terminarono nella seconda metà degli anni ’20, perché le inchieste giornalistiche portarono alla luce i sistemi di stampo mafioso in uso nel Klan, gli scandali sessuali e gli stupri che avvenivano al suo interno e la corruzione di molti dirigenti. Inoltre, gli immigrati si integrarono nella società americana e diedero un grande contributo al suo sviluppo, dimostrando che l’ideologia del KKK poggiava su basi del tutto infondate. L’influenza dell’organizzazione declinò rapidamente. Nel 1930 gli iscritti si erano ridotti a 30.000 e negli anni ’40 l’organizzazione scomparve.

Il secondo Klan
Il secondo Klan

La frammentazione del Ku Klux Klan e la lotta contro i diritti civili

Dopo la Seconda guerra mondiale, la battaglia per l’emancipazione delle popolazione afroamericana aumentò di intensità e negli anni ’60 il governo federale mise fine alla segregazione razziale in tutto il Paese. Per opporsi all'emancipazione, negli Stati del Sud nacquero diversi gruppi che si ispiravano al Klan e, in alcuni casi, ne riprendevano il nome. I “klaners” si resero responsabili di numerosi attentati e omicidi. Tra i loro obiettivi figuravano la National Association for the Advancement of Colored People (Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore) e gli attivisti bianchi che si battevano per la fine delle discriminazioni. I gruppi ispirati al KKK, però, raggiunsero al massimo qualche migliaio di aderenti e non riuscirono a impedire che la popolazione afroamericana guadagnasse la parità di diritti.

Membri del KKK nel 1958
Membri del KKK nel 1958

Anche dopo la fine della segregazione razziale, sono rimasti attive numerose organizzazioni che si ispirano al Ku Klux Klan. Oggi non usano più i cappucci bianchi, ma non hanno modificato l’ideologia razzista e spesso sono collegate alle organizzazioni neonaziste. I gruppi suprematisti cercano di far leva sulle preoccupazioni della popolazione, in genere lanciando messaggi fuorvianti e fake news, ma per fortuna godono di scarsissimo consenso.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views