Forte scossa di terremoto di magnitudo 7.0 registrata tra Cina e Kirghizistan, come comunicato dallo United States Geological Survey (USGS), alle ore 2:09 locali (17:09 italiane) del 23 gennaio 2024 con ipocentro a 13 km di profondità. L'epicentro del terremoto è stato registrato in una zona montuosa nella regione dello Xinjiang, nella Cina Nordoccidentale, nella contea di Wushi a circa 130 km dalla città di Aksu. Si tratta di una zona sismica molto attiva. Al momento non sono registrate vittime, ma il bilancio del terremoto è di almeno 50 feriti nei 5 villaggi che si trovano entro un raggio di 20 km dall'epicentro. Almeno 47 gli edifici residenziali crollati, 73 quelli danneggiati e alcune strade sono diventate inagibili. I soccorsi sono intervenuti per aiutare i feriti, trasportare in ospedale i più gravi e monitorare i danni.
La sismicità della zona è dovuta a placche convergenti
Nelle ore successive si sono registrate decine di scosse di assestamento: la sequenza sismica ha raggiunto una magnitudo massima di 5.3 circa 7 ore dopo l'evento sismico principale.
La zona in cui è avvenuto il terremoto è sismicamente attiva. La sismicità è legata soprattutto alla convergenza della placca Euroasiatica e della placca Indiana, che si stanno avvicinando a una velocità di 4-5 cm all'anno. Tuttavia, sismi di questa intensità sono relativamente rari nell'area. Negli ultimi 100 anni sono stati 3 i terremoti di magnitudo superiore a 6.5 in questa zona, di cui il principale è stato nel marzo 1978, di magnitudo 7.1, circa 200 km più a nord. Risalendo ancora più indietro nel tempo, nel 1911 ci fu un terremoto di magnitudo 8.0 circa 250 km a nord-ovest, il terremoto di Kemin al confine tra Kirghizistan e Kazakistan, che causò oltre 450 vittime e provocò ingenti danni.