
Un violento terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar (ex-Birmania) stanotte alle ore 00:50 (ore locali, le 7:20 in Italia) a circa 18 km a nord-ovest dalla città di Sagaing e a circa 20 km da Mandalay, la seconda città più popolosa del Paese. La scossa, vista la sua elevata magnitudo, è stata avvertita distintamente in tutto il Paese, causando danni anche nella capitale Naypyidaw, a oltre 300 km di distanza. Purtroppo al momento non conosciamo il numero esatto delle vittime, ma si ritiene che abbiano già superato il centinaio: dati più aggiornati arriveranno nelle prossime ore. Il sisma è stato avvertito fino in Cina e in Thailandia dove, a Bangkok, nonostante l'epicentro fosse localizzato a oltre 1500 km, un grattacielo in costruzione è crollato, intrappolando sotto le macerie 81 operai.
Al momento, non è stata diramata alcuna allerta tsunami.
La scossa ha fatto registrare un'ipocentro di appena 10 km – dunque estremamente superficiale – ed è stata seguita da un secondo terremoto alle ore 1:02 di magnitudo 6.4, con epicentro a poca distanza dal primo. Ma quali sono state le cause di questi terremoti? Dal punto di vista geologico, si tratta di un'area sismicamente attiva: la vicina faglia di Sagaing – omonima alla città – tra il 1930 e il 1956 è stata già responsabile di 6 terremoti di magnitudo superiore a 7.0.
Questo spiega anche per quale motivo in Myanmar vari edifici sono dotati di sistemi antisismici per resistere a scosse anche intense. Lo stesso non si può dire di Bangkok e della Thailandia, visto che questa non è di per sé una zona molto sismica e semplicemente risente dei terremoti più distanti. Di conseguenza le costruzioni antisismiche sono meno, e quindi i danni possono essere ugualmente gravi nonostante la maggior distanza.
Ma per quale motivo nel mondo ci sono così tanti terremoti? Ecco un video ad hoc sull'argomento: