Upupa, un uccello cannibale? Alleverebbe pulcini “extra” per darli da mangiare ai più grandi

L'upupa (Upupa epops) è un uccello appartenente alla famiglia degli Upupidi che si nutre generalmente di insetti (grilli, coleotteri ecc.). e vive generalmente negli ambienti fluviali. È riconoscibile dal suo lento sfarfallio e dal suo becco lungo, sottile e ricurvo. Il suo nome sarebbe onomatopeico: deriverebbe infatti dal suono prodotto dai maschi. In Italia si può trovare in varie regioni tra cui Liguria, Puglia, Sicilia e Calabria. Un recentissimo studio pubblicato sulla rivista The American Naturalist, però, riporta un comportamento particolare: le upupe produrrebbero intenzionalmente uova "extra" e alleverebbero i pulcini schiusi da queste uova unicamente per farli mangiare ai fratelli più grandi.

Il cannibalismo tra fratelli

Prima di questo studio sulle upupe, negli uccelli, era ben conosciuto soltanto il fenomeno del cainismo tra fratelli: quel fenomeno – molto comune nelle sule e nei rapaci, in particolare nelle aquile – secondo il quale gli uccelli eliminano i loro fratelli nel nido, senza mangiarli, per assicurarsi più cibo e cure parentali.

Con lo studio sul campo della Dott.ssa María Dolores Barón e dalla precedente intuizione teorica del suo supervisore, il Dott. Juan José Soler, è stato dimostrato che per l'upupa è vera "l'ipotesi della dispensa", fino ad ora mai rinvenuta nei vertebrati, ma soltanto in squaletti e coleotteri. Secondo questa ipotesi questi animali producono uova extra e individui in più per darli da mangiare ai figli più "anziani", come una sorta di dispensa pronta all'uso per aumentare le chance di sopravvivenza.

Come è stato effettuato lo studio

L'esperimento è stato condotto a Granada, in Spagna, su nidi di upupe che nidificano in delle casette controllate, tenendo anche traccia delle tempistiche di schiusa delle uova. Gli obbiettivi erano 3:

1. verificare se l'aggiunta di cibo extra nei nidi corrispondesse alla cova di uova extra;
2. vedere cosa sarebbe potuto accadere con lo spostamento di alcune uova in schiusa;
3. verificare la veridicità dell'ipotesi della dispensa nelle upupe.

Per un gruppo di nidi non è stato fornito nessun cibo extra, mentre per un altro gruppo sono stati forniti 25 grilli in più per cassetta come risorsa aggiuntiva.

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Risultati dello studio

Si è notato che nei nidi a cui venivano fortini 25 grilli extra veniva prodotto un uovo in più in media rispetto ai nidi dove non c'era cibo extra.

Successivamente, sapendo esattamente in quale giorno si sarebbero schiuse le uova, i ricercatori hanno spostato delle uova prossime alla schiusa in nidi dove tutte le uova erano già schiuse, questo per vedere se l'aggiunta di questo uovo extra potesse proteggere l'ultimo pulcino già nato dall'essere cannibalizzato dai fratelli più vecchi. Effettivamente tutti i pulcini nati da queste uova extra trasferite sono stati cannibalizzati. In particolare l'upupa adulta mette il pulcino più giovane intero nel becco del fratello più vecchio, e questo lo ingoia ancora vivo.

Si è visto quindi che le upupe, in presenza di abbondanza di risorse, producono un uovo extra, e sacrificano il pulcino più giovane per assicurare cibo ed energia a quello più vecchio. Effettivamente questa strategia sembra la migliore dal punto di vista evolutivo per questi uccelli, e risulta essere quindi molto vantaggiosa, infatti, i nidi con maggiori casi di cannibalismo hanno prodotto quasi due pulli in più rispetto a quelli da cui era stato rimosso un uovo, assicurando la continuità.

Le scoperte di nuove strategie di sopravvivenza in natura fanno luce sull'evoluzione animale e su quanto sia complessa questa scienza.