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La mappa dei terremoti ci spiega la relazione tra placche tettoniche, faglie e sismi

I terremoti sulla Terra si formano principalmente lungo i margini di placca, cioè quelle zone dove due placche tettoniche si scontrano, si allontanano o scorrono l'una accanto all'altra.

A cura di Redazione
24 Gennaio 2022
18:30
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La mappa dei terremoti ci spiega la relazione tra placche tettoniche, faglie e sismi
Dove sono terremoti

Di terremoti ce ne sono moltissimi ogni giorno, tra scosse registrate solo dagli strumenti e scuotimenti avvertiti anche dalla popolazione. Ma dove si verificano i terremoti? Esistono delle zone ben precise o si originano "a caso"? In questo video cercheremo di rispondere a queste domande, andando a vedere non solo come si formano i terremoti, ma anche per quale motivo certe zone hanno una pericolosità sismica maggiore rispetto ad altre.

Le placche tettoniche

Prima di parlare di terremoti dobbiamo fare una premessa sulle placche tettoniche. Cosa sono esattamente? La crosta terrestre è la parte superficiale del nostro pianeta e, come un puzzle, è suddivisa in tante placche – le famose placche tettoniche. L'aspetto interessante è che queste non sono immobili ma sono in grado di spostarsi nel corso dei tempi geologici (parliamo quindi di milioni e centinaia di milioni di anni). Solitamente i terremoti si verificano proprio lungo i bordi di queste placche che, più correttamente, possiamo definire "margini di placca".
Ma perché i terremoti si creano proprio in queste zone?

Placche tettoniche terremoti

L'origine dei terremoti

Ogni placca ha dei contorni geografici ben definiti e, quando si muovono, possono interagire tra loro in diverso modo: possono scontrarsi, allontanarsi o "strusciare" le une accanto alle altre. Dove si scontrano (zone compressive) si formeranno ad esempio faglie inverse, al contrario dove si allontanano (zone estensionali) si formeranno faglie normali. Anche quando due placche scorrono l'una accanto all'altra si creano faglie con movimento obliquo, dette faglie trascorrenti.
Nel momento in cui i due blocchi di una faglia si muovono, si innescano i terremoti.

faglia trascorrente

La mappa dei terremoti

Quindi, tirando le somme, possiamo dire che è possibile prevedere quali sono le aree lungo le quali avvengono più terremoti, cioè i margini di placca. Se infatti confrontiamo questi margini con la distribuzione dei terremoti negli ultimi anni, è chiaro come le due siano perfettamente sovrapponibili.

Confronto terremoti

Per questo motivo se sentiamo parlare di un terremoto in Perù, dal punto di vista scientifico, non dobbiamo stupirci: è normalissimo visto che si trova lungo un margine di placca! Stesso discorso per il Giappone: come vediamo nell'immagine sottostante si trova vicina al punto di contatto tra quattro diverse placche!

Giappone faglie

Attenzione: al di fuori dei margini di placca, i terremoti sono sicuramente più rari, ma non esistono zone asismiche. Esistono zone ad alta pericolosità sismica (come lungo i margini di placca) e zone ad alta pericolosità sismica, dove però ogni tanto un terremoto può comunque avvenire. Un esempio italiano è quello della Sardegna, dove c’è una pericolosità sismica molto bassa.

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