0 risultati
video suggerito
video suggerito
20 Aprile 2024
6:00

Apple rimuove WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina: sono solo motivi di sicurezza?

La rimozione delle app di Meta, almeno ufficialmente, è dovuta a una nuova regolamentazione cinese che non sarebbe stata osservata da WhatsApp e Threads. Secondo alcune ipotesi, però, dietro potrebbero esserci anche alcune implicazioni di natura economica e geopolitica.

Ti piace questo contenuto?
Apple rimuove WhatsApp e Threads dall’App Store in Cina: sono solo motivi di sicurezza?
apple ban cina wahtsapp threads meta

Il Wall Street Journal nelle scorse ore ha battuto una notizia che, sotto certi aspetti, lascia sconcertati: Apple ha rimosso WhatsApp e Threads dalla versione cinese dell'App Store su ordine del governo cinese. La rimozione delle due popolari app di Meta – il colosso di proprietà di Mark Zuckerberg – da una "piazza" così importante come l'App Store, per giunta nel secondo paese più popoloso al mondo, è un fatto che non passa inosservato. L'azione è stata intrapresa dall'azienda di Cupertino a seguito di un ordine ricevuto direttamente dall'autorità nazionale Cyberspace Administration of China che, almeno ufficialmente, avrebbe agito a causa di preoccupazioni per la sicurezza nazionale. La restrizione non riguarda solo le due app di Meta, ma anche altre app molto diffuse, come Telegram, Signal e Line. Questo viene interpretato da alcuni osservatori come un'ulteriore restrizione della libertà di espressione da parte del Paese asiatico.

Il ban delle app in questione, a voler essere maliziosi, in realtà potrebbe essere letto come una reazione della Cina ai dissapori alimentati dagli stessi Stati Uniti, che recentemente hanno intimato il blocco di TikTok entro 6 mesi (anche in questo caso per presunti problemi di sicurezza nazionale).

Perché Apple ha rimosso WhatsApp e Threads pure non essendo d'accordo

In una dichiarazione inviata tramite email alla redazione di Reuters, Apple ha dichiarato:

La Cyberspace Administration of China ha ordinato la rimozione di queste app dal negozio cinese sulla base delle preoccupazioni per la sicurezza nazionale. Siamo obbligati a seguire le leggi dei paesi in cui operiamo, anche quando non siamo d'accordo.

Non è la prima volta che la "mela morsicata" si è vista costretta a rimuovere applicazioni dalla versione cinese del suo store a causa di ordinanze provenienti dal governo di Pechino. Nel 2017, per esempio, fece grande scalpore la sparizione dell’app del New York Times dall'App Store cinese (per la cronaca, ancora oggi l'app in questione risulta non disponibile nello store).

In tempi più recenti, l'anno scorso l'azienda diretta da Tim Cook fu costretta a ritirare una serie di app dal funzionamento simile a ChatGPT in attesa che la Cina ultimasse il lavoro su normative locali che regolamentassero l'uso dell'intelligenza artificiale generativa.

Ancora più recentemente, stando a quanto emerso da alcune indagini condotte dalle società di monitoraggio Qimai e AppMagic, anche le app di messaggistica Telegram e Signal sarebbero sparite dalla versione cinese dello store di Apple.

Per il momento pare che il ban non interessi altre app popolari sviluppate da aziende statunitensi, come Facebook, Instagram e Messenger della stessa Meta, YouTube del gruppo Alphabet (di cui fa parte anche Google), nonché X di Elon Musk.

Immagine

Qual è il vero motivo per cui la Cina ha ordinato ad Apple la rimozione delle app

Stando ad alcune ricostruzioni la rimozione di WhatsApp, Threads, Telegram e Signal sarebbe dovuta a una nuova regolamentazione cinese introdotta ad agosto 2023. Secondo questa tutte le app rese disponibili nel territorio cinese dovrebbero risultare registrate presso il governo. Il termine ultimo per completare le registrazioni da parte delle aziende che sviluppano software era fissato per la fine di marzo ed evidentemente le app summenzionate non l'avrebbero fatto.

Tuttavia, considerando il fatto che quasi tutte le app in questione sono difatti concorrenti dirette di WeChat (l'app di messaggistica sviluppata dalla società cinese Tencent), l'ipotesi che la nuova normativa del governo cinese non avesse motivazioni propriamente "pure" potrebbe non essere poi così assurda. Se a questo "quadro", poi, aggiungiamo anche altri dettagli, come la frizione tra USA e Cina imputabile a diverse motivazioni — tra cui i recenti insuccessi di vendite di iPhone in Cina, la riconquista di nuove quote di mercato da parte di colossi tech cinesi (come Huawei e Xiaomi, tanto per menzionarne un paio) e la già citata minaccia del governo americano di vietare TikTok nel suo territorio — è abbastanza lecito chiedersi quale sia la vera realtà dei fatti.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views