È un quadro decisamente preoccupante quello dell'aumento dei fenomeni meteorologici estremi in Italia evidenziato dall’ultimo report dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato insieme al Gruppo Unipol. Nel 2023, infatti, l’Italia ha dovuto affrontare ben 378 eventi meteorologici estremi, con il +22% rispetto al 2022, per un totale di 31 vittime e danni per miliardi di euro. Alluvioni, frane, mareggiate, grandinate risultano in aumento, ma anche temperature eccezionali.
Cosa afferma il rapporto di Legambiente sui fenomeni estremi
Dal rapporto si rileva che nel 2023 in Italia si sono verificati 118 casi di allagamenti da piogge intense, 82 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 39 di danni da grandinate, 35 esondazioni fluviali che hanno causato danni (tra cui ricordiamo le due alluvioni in Emilia-Romagna), 26 danni da mareggiate, 21 danni da siccità prolungata, 20 casi di temperature estreme in città, 18 casi di frane causate da piogge intense, 16 eventi con danni alle infrastrutture e 3 eventi con impatti sul patrimonio storico. Tra le città più colpite: Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato.
Quali sono state zone in Italia più colpite nel 2023
A livello regionale, nel 2023 Lombardia ed Emilia-Romagna risultano le regioni più in sofferenza con, rispettivamente, 62 e 59 eventi che hanno provocato danni, seguite da Toscana con 44, e da Lazio (30), Piemonte (27), Veneto (24) e Sicilia (21). Bisogna anche sottolineare che, solo nel mese di luglio, la Lombardia è stata colpita da ben 28 eventi, 2 le vittime. Tra le province più colpite, al primo posto troviamo Roma con 25 eventi meteo estremi, seguita da Ravenna con 19, Milano con 17, Varese 12, Bologna e Torino con 10. Il Nord Italia, evidenzia Legambiente, con 210 eventi meteorologici estremi, si conferma l’area più colpita della Penisola, seguita dal Centro (98) e dal Sud (70).
Quali fenomeni meteorologici estremi sono aumentati di più
In aumento soprattutto alluvioni ed esondazioni fluviali (+170% rispetto al 2022), le temperature record registrate nelle aree urbane (+150% rispetto ai casi del 2022), le frane da piogge intense (+64%); e poi le mareggiate (+44%), i danni da grandinate (+34,5%) e gli allagamenti (+12,4%). Eventi che hanno segnato un 2023 in forte sofferenza anche in quota, con lo zero termico che ha raggiunto i 5328 metri sulle Alpi e con i ghiacciai in ritirata.