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29 Agosto 2023
9:39

Cosa fare in caso di tempesta di fulmini? Ecco le regole per proteggersi

In Italia nei mesi estivi sono sempre più frequenti le tempeste di fulmini, fenomeni tanto affascinanti quanto pericolosi. Ecco come possiamo difenderci dalle scariche, all'aperto e in casa.

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Cosa fare in caso di tempesta di fulmini? Ecco le regole per proteggersi
proteggersi tempesta fulmini

Le aree del pianeta più colpite da fulmini sono quelle tropicali e subtropicali. Tuttavia, a causa del cambiamento climatico in atto, anche nelle zone temperate come la nostra, i temporali sono accompagnati da una quantità crescente di fulmini. In Italia cadono in media 1.600.000 fulmini all’anno, in particolare a luglio e agosto. Le regioni più colpite sono il Friuli, quella dei laghi in Lombardia, l'area di Roma e, in generale, i rilievi prealpini e appenninici.

Talvolta i fulmini possono manifestarsi come una sequenza ininterrotta, a distanza molto breve uno dall’altro (pochi secondi), per una durata totale anche di un’ora: in questo caso si parla di “tempesta di fulmini”. Le tempeste di fulmini sono spettacolari, ma possono costituire una minaccia per la nostra incolumità. Per questo è importante sapere come proteggersi da eventuali scariche.

Come si originano le tempeste di fulmini

Le tempeste di fulmini sono tipiche dei mesi estivi, quando le temperature al suolo sono molto alte e di conseguenza l’aria sovrastante è molto calda e umida. Quest’ultima, essendo più leggera, risale verso l’alto, si raffredda e il vapore acqueo che contiene condensa: si forma così un cumulonembo, cioè una nube temporalesca molto sviluppata verticalmente. All’interno della nube sono presenti goccioline d’acqua e cristalli di ghiaccio che, spinti dalle correnti, si muovono verso l’alto e verso il basso scontrandosi tra loro e sfregando gli uni contro gli altri.

Questi movimenti producono attrito tra i diversi tipi di particelle e generano quindi cariche elettriche. Nella parte alta della nube si trovano i leggeri cristalli di ghiaccio che salgono in quota e acquisiscono una carica positiva. Nella parte medio-bassa della nube si trovano invece i chicchi di grandine, più pesanti, che hanno carica negativa. La presenza di cariche negative nella parte bassa della nube fa sì che al suolo si generino cariche positive. Quando la differenza tra le cariche opposte di nube e terreno diventa troppo grande, l’aria che le separa non riesce più a fungere da barriera: è allora che questa differenza viene compensata con una scarica elettrica, cioè con un fulmine. Le scariche possono anche avvenire tra una nube e l’altra o all’interno della stessa nube.

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La distribuzione delle cariche in una nube temporalesca e al suolo. Credit: National Weather Service

I fulmini che si scaricano al suolo costituiscono solo il 10% di tutti i fulmini, ma sono i più pericolosi. Il nostro corpo può essere colpito dalle scariche in modo diretto oppure indiretto, dalla corrente di ritorno nel terreno. La fulminazione diretta causa i danni più gravi, portando anche alla morte per arresto cardiaco o respiratorio. Anche le bruciature possono causare la morte. Altri danni provocati dalle scariche comprendono paralisi, amnesie, perdita di conoscenza fino a qualche ora.

Che cosa fare se ci troviamo all’aperto

Consultare il bollettino meteo prima di organizzare un’escursione o un’attività all’aperto è sempre buona norma. Tuttavia, se non possiamo fare a meno di uscire quando è previsto maltempo, dobbiamo tenere a mente alcune regole di comportamento.

Quando sentiamo tuonare, il temporale è a pochi chilometri da noi o anche più vicino. Se invece non ci sono tuoni ma vediamo il cielo lampeggiare, il temporale può essere distante decine di kilometri. In ogni caso, non dobbiamo perdere tempo perché i luoghi aperti sono i più pericolosi e i fulmini possono colpire anche a 15 chilometri di distanza dalla nube temporalesca.

Se non troviamo riparo in un edificio, possiamo rifugiarci in auto, chiudendo portiere e finestrini e abbassando l’antenna della radio: la carrozzeria di metallo, infatti, conduce l’elettricità in superficie senza farla entrare nell’abitacolo. Verande, tettoie e gazebo non sono luoghi sicuri. In mancanza di un riparo chiuso, bisogna evitare di avvicinarsi a oggetti alti e sporgenti (come alberi, pali e tralicci) o appuntiti (come un ombrello o una canna da pesca) che attirano i fulmini.

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Ricordiamoci che anche il nostro corpo può attirarli quando è più alto rispetto all’ambiente circostante: quindi cerchiamo di assumere una posizione accovacciata, con i piedi uniti, in modo da ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il nostro corpo (attenzione però: così non eliminiamo del tutto il pericolo). Oggetti metallici estesi, come recinzioni o ringhiere, sono da evitare perché se colpiti da un fulmine possono condurre la corrente a chi vi è in contatto o si trova nei dintorni. Per lo stesso motivo, è bene stare lontani dall’acqua.

Queste sono regole generali, ma ci sono altre cose da sapere a seconda del luogo in cui ci si trova.

In montagna

La montagna è il luogo più a rischio in caso di fulmini. Per questo, bisogna allontanarsi il prima possibile da creste e vette e da funi e scale metalliche, spostandosi verso quote più basse. Se possibile, è consigliato camminare lungo fossati e, in generale, avvallamenti del terreno. È importante anche non camminare in gruppo e mantenere una distanza reciproca di alcuni metri, per evitare che eventuali scariche si propaghino da uno all’altro. Se non riusciamo a raggiungere l’auto o un edificio, l’unica cosa da fare è accovacciarsi con i piedi uniti.

fulmini montagna

Al mare o al lago

L’acqua è molto pericolosa in caso di fulmini, quindi se stiamo facendo il bagno (anche in piscina) dobbiamo allontanarci il prima possibile. Non è sicuro nemmeno rimanere all’interno di una barca coperta o sostare sulla spiaggia, che essendo ampia e piatta è molto esposta. Gli ombrelloni presenti sulle spiagge costituiscono poi un altro pericolo.

fulmini al mare

In campeggio

Boschi e prati non sono luoghi sicuri in caso di fulmini. Se non ci sono edifici o automobili nelle vicinanze e abbiamo solo una tenda, sistemiamoci al suo interno evitando di toccarne le strutture metalliche e le pareti. Inoltre, cerchiamo di sistemare un materiale isolante tra noi e il terreno.

fulmini campeggio

Che cosa fare se ci troviamo in casa

Se una tempesta di fulmini sopraggiunge mentre siamo in casa, il rischio è minore a patto che si seguano alcune regole.

Non utilizziamo apparecchiature connesse alla rete elettrica né il telefono fisso (per comunicare, utilizziamo solo cordless o cellulare).

Spegniamo gli apparecchi ad alimentazione elettrica, come televisore, computer ed elettrodomestici, preferibilmente staccando la spina.

Non tocchiamo gli elementi metallici collegati all’esterno, come tubature e cavi.

Evitiamo il contatto con l’acqua, posticipando quindi azioni come fare la doccia o lavare i piatti: i fulmini possono viaggiare attraverso l'impianto idraulico.

Non sostiamo sui balconi e manteniamo le distanze da porte e finestre, che devono rimanere chiuse.

Per approfondire, ecco un video ad hoc che abbiamo realizzato sui fulmini:

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