Osservando una qualsiasi carta geografica, vi sarà capitato di notare delle linee verticali e orizzontali. Queste linee, incrociandosi, formano tanti riquadri sulla superficie della mappa. Queste linee sono i meridiani e i paralleli e fanno parte del reticolato geografico. Vediamo nel dettaglio cosa sono e come ci permettono di usare le coordinate geografiche per orientarci e per individuare con esattezza la posizione di qualsiasi punto localizzato sulla superficie terrestre.
Il reticolato geografico
Il pianeta Terra ha una forma che si può approssimare a grandi linee a una sfera. Questa forma rende difficile localizzare con precisione i punti sulla sua superficie, perché non offre nessun punto di riferimento da cui misurare le posizioni relative degli altri punti. Per individuare con precisione la posizione geografica di ogni punto sulla Terra si è così sviluppato il reticolato geografico.
Il reticolato geografico è una sorta di griglia formata da una serie di linee immaginarie che avvolgono la superficie terrestre. Per definire la disposizione di queste linee si è partiti da due punti geografici reali: il polo nord geografico e il polo sud geografico, ovvero i punti in cui l'asse di rotazione terrestre incrocia la superficie del Pianeta.
A questo punto, in modo figurato, la Terra è stata tagliata con un piano perpendicolare all’asse di rotazione e passante per il suo centro. L’intersezione tra questo piano e la superficie terrestre individua una linea equidistante da entrambi i poli. Questa linea è l’equatore, che quindi divide la Terra in due parti uguali. Con la presenza dei 2 poli (che raffigurano 2 punti) e dell’equatore, il reticolato è stato completato disegnando i meridiani e i paralleli. Semplificando, possiamo dire che i meridiani sono le linee che nel reticolato si presentano verticali, i paralleli sono quelle orizzontali.
I meridiani
I meridiani sono delle semi-circonferenze (quindi la metà di una circonferenza) immaginarie che uniscono i due poli e intersecano l’equatore con angolo retto. I meridiani sono 360 e hanno tutti la stessa lunghezza. Sono 360 perché, sulla linea dell’equatore, ogni parallelo è a distanza di un grado angolare dall’altro, fino a completare l’angolo giro, ovvero 360 gradi (l’equatore infatti è un cerchio). Se due meridiani opposti sono presi insieme completano un cerchio, ma sono sempre presi separatamente, come due meridiani diversi.
L'esistenza dei meridiani ci consente di parlare di una prima coordinata geografica: la longitudine, cioè una misura che indica quanto un luogo è lontano (in termini di distanza angolare) dal meridiano di Greenwich (vicino a Londra). Quest'ultimo è stato adottato come meridiano zero per convenzione. Il calcolo della longitudine prende quindi come riferimento l’asse est-ovest e può arrivare al massimo a 180 gradi.
I paralleli
I paralleli sono circonferenze immaginarie, parallele all’Equatore e sempre più vicine ai poli; quindi, non hanno tutti la stessa lunghezza. I paralleli sono 180: 90 tra l’equatore e il polo nord, 90 tra l’equatore e il polo sud. Anche i paralleli, seguendo l’intersezione con un qualsiasi meridiano, sono posti a distanza di un grado l’uno dall’altro, ma sono la metà dei meridiani perché sono circonferenze intere e non semi-circonferenze.
La coordinata geografica associata ai paralleli è la latitudine. Essa è una misura che indica quanto un luogo è lontano dall’equatore e si misura in gradi. Nel dettaglio, la latitudine definisce la distanza di un punto a nord o a sud dell'equatore, misurata lungo il meridiano di quel luogo come angolo dal centro della terra. Quindi, seguendo la definizioni che abbiamo visto prima, il valore di latitudine è definito dal numero di un parallelo: all’equatore si avranno zero gradi di latitudine, al polo nord 90 gradi nord e al polo sud 90 gradi sud. Possiamo quindi affermare che i paralleli uniscono luoghi con la stessa latitudine.
Come usare paralleli e meridiani per localizzare un punto sulla Terra
A ogni punto della Terra corrisponde una coppia di coordinate geografiche definite dalla sua longitudine e dalla sua latitudine, ottenute attraverso il reticolato di meridiani e paralleli. Questo sistema permette di localizzare con precisione ogni punto sulla superficie terrestre. Un po’ come succede nella battaglia navale, in cui l’area di battaglia è suddivisa in quadretti (che si identificano tramite coppie di coordinate, ovvero il numero della riga e quello della colonna), anche sulla Terra è possibile fare lo stesso, dove le coordinate corrispondono al numero del parallelo di latitudine e al numero del meridiano di longitudine.
I meridiani e paralleli più importanti
Nel reticolato geografico, alcuni elementi sono ritenuti più importanti di altri. Tra i paralleli se ne riconoscono cinque, che definiscono alcune fasce climatiche e sono:
- il circolo polare artico a 66°33'49" nord;
- il tropico del Cancro a 23° 26′ 11″ nord;
- l'equatore a 0°;
- il tropico del Capricorno (Sagittario) a 23° 26′ 11″ sud;
- il circolo polare antartico a 66°33'49" sud.
Tra i meridiani invece il più importante è il meridiano di Greenwich, che è stato identificato come meridiano primo, a 0° di longitudine, nel 1884.