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1 Luglio 2022
11:02

Cos’è il cuneo salino e cosa c’entra con la siccità del Po?

Il cuneo salino si verifica quando l'acqua del mare si fa strada nell'entroterra a causa di una ridotta portata dei fiumi e ora è rientrato nel Po di 30 km.

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Cos’è il cuneo salino e cosa c’entra con la siccità del Po?
cuneo salino

Il cuneo salino è un fenomeno naturale tipico degli ambienti costieri, in particolar modo delle foci deltizie dei fiumi. Si verifica quando l'acqua salata del mare riesce a farsi strada nella falda acquifera dell'entroterra per svariati chilometri a causa di una ridotta portata del fiume dovuta ad esempio alla siccità: questo è proprio quello che sta accadendo al Po, con il cuneo salino che si è spinto nell'entroterra per circa 30 km. Ma vediamo più nel dettaglio questo meccanismo cercando di capire come funziona, quali sono le conseguenze e perché l'agricoltura è così colpita da questo fenomeno.

Come funziona il cuneo salino

Per spiegare il meccanismo che porta alla formazione del cuneo salino prendiamo come riferimento la sezione di un delta fluviale che vediamo nell'illustrazione sottostante.

Schema cuneo salino
Credit: Jooja, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons

A sinistra abbiamo l'acqua dolce: si tratta di acqua che si muove non solo in superficie ma anche sottoterra attraverso le porosità e le crepe nella roccia, attraverso la cosiddetta falda acquifera. A destra invece c'è l'acqua marina che tende a inoltrarsi nell'entroterra, andando a permeare le rocce del fondale – cioè quel livello a righe nell'immagine che si trova sotto alla scritta "fondale marino".
Quando il fiume raggiunge il mare si crea una superficie di contatto tra acqua salata e dolce: l'acqua fluviale spinge verso il mare mentre quella marina spinge verso l'entroterra. La particolare forma a cuneo di questo contatto è legata al fatto che l'acqua dolce è meno densa di quella salata, restando quindi più in superficie e galleggiandole sopra, un po' come fa l'olio sull'acqua. Nell'immagine il confine tra le due masse d'acqua è netto ma ciò che si osserva nella realtà è piuttosto un'area di transizione dove si passa più o meno gradualmente dall'una all'altra.

Solitamente la spinta dell'acqua salata è controbilanciata da quella dell'acqua fluviale, ottenendo una situazione di equilibrio. In caso di siccità però la spinta del fiume verso il mare è più debole e quindi l'acqua salata riesce a farsi strada nell'entroterra attraverso la falda acquifera. È proprio quello che sta succedendo al Po in queste settimane, con il cuneo salino che è rientrato di 20-30 km in pochissimo tempo.

Ma questo cosa comporta?

Le conseguenze dell'avanzata del cuneo salino

L'intrusione di acqua salina, soprattutto se intensa come quella che sta colpendo il Po in questo momento, può dar vita a una lunga serie di problemi. Il primo è che le falde acquifere si riempiono di acqua salata, diventando quindi inutilizzabili per scopi agricoli e accelerando il processo di inaridimento delle zone costiere. Nei casi più severi è possibile che anche gli acquedotti vadano in contro a problemi di approvvigionamento, visto che queste strutture non sono di norma equipaggiate con impianti di dissalazione.
Ultimo, ma non per importanza, è anche l'impatto ambientale causato dalla la massiccia presenza di acqua salata: questa può compromettere gli equilibri degli ecosistemi del delta, danneggiando flora e fauna.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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