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18 Marzo 2025
13:00

Gli astronauti “bloccati” nella ISS stanno per tornare a terra, ma non erano bloccati lì: ecco perché

I due astronauti americani rimasti per più di nove mesi nella Stazione Spaziale Internazionale torneranno sulla Terra martedì 18 marzo alle ore 23 italiane dopo l'arrivo dell'equipaggio della missione Crew-10. Non si è trattato di una normale missione di salvataggio, ma di una missione di rotazione dell'equipaggio, e i due astronauti non sono mai rimasti “bloccati” o “intrappolati” nella ISS.

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Gli astronauti “bloccati” nella ISS stanno per tornare a terra, ma non erano bloccati lì: ecco perché
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L’equipaggio di Crew–10 di SpaceX raggiunge il personale a bordo della ISS domenica 16 marzo 2025. Credit: NASA

I due astronauti Sunita Williams e Butch Wilmore noti per essere rimasti “bloccati” per 9 mesi nella Stazione Spaziale Internazionale – ma che come vi abbiamo già spiegato non sono affatto rimasti intrappolati – stanno per rientrare a terra, con uno spalshdown al largo della Florida previsto per le ore 23 italiane circa (le 18 locali) dopo un viaggio di ritorno di circa 17 ore. Il loro rientro posticipato – inizialmente avrebbero dovuto rimanere lì soltanto 8 giorni – è possibile in seguito all'arrivo dei quattro astronauti della missione Crew-10 di SpaceX (Anne McClain, Nichole Ayers, Takuya Onishi e Kirill Peskov) avvenuto alle 4:30 italiane del mattino di domenica 16 marzo, dopo circa 28 ore di viaggio.

Williams e Wilmore, arrivati nella ISS a giugno 2024 a bordo di una capsula Starliner di Boeing, sarebbero dovuti rimanere soltanto qualche giorno, ma il loro rientro è stato posticipato per via dei malfunzionamenti della navicella occorsi già durante il viaggio di andata. Contrariamente a quanto si legge online e dichiarato recentemente da Elon Musk, la missione Crew-10 non è una missione di salvataggio poiché Wilmore e Williams sarebbero potuti già rientrare con la capsula Dragon attraccata alla ISS in caso di necessità. Si tratta invece di una rotazione di equipaggio già programmata da diverso tempo.

Il ritorno sulla Terra dei due astronauti Wilmore e Williams

Gli astronauti Butch Wilmore e Sunita Williams potranno finalmente fare ritorno sulla Terra martedì 18 marzo. La loro missione nello spazio è durata 9 mesi, molto più dei 9 giorni inizialmente previsti, a causa di problemi alla capsula Boeing Starliner che non garantivano la necessaria sicurezza per il ritorno degli astronauti. La loro lunga permanenza è stata al centro di un acceso dibattito politico negli ultimi due mesi, con il magnate Elon Munsk che ha apertamente accusato l'amministrazione Biden di aver abbandonato sulla ISS i due astronauti, sostenendo quindi che la missione Crew 10 fosse una sorta di missione di salvataggio.

In realtà i due esperti astronauti non sono mai rimasti veramente bloccati sulla ISS, poiché la NASA, dopo il problema Starliner, ha fatto installare due sedili extra nella capsula della missione Crew 8 in caso di emergenza. Si è in seguito deciso di utilizzare la capsula della Crew 9 per riportare i due astronauti sulla Terra, che è infatti arrivata a fine settembre sulla ISS con solo due dei quattro astronauti che normalmente si alternano a bordo. Inoltre, sia Williams che Wilmore sono astronauti ben addestrati ad una possibile lunga permanenza nello spazio. Difatti, pur essendo rimasti 9 mesi a bordo, essi non sono stati semplicemente passeggeri, ma si sono integrati nelle routine di bordo, eseguendo esperimenti scientifici e persino attività extra-veicolari. Crew-10 è quindi una normale missione per la rotazione dell'equipaggio a bordo della ISS.

I motivi dei ritardi di Crew-10: cos’è successo

La missione Crew 10 sarebbe già dovuta essere arrivata sulla ISS da almeno un mese, ma è stata ritardata per una serie di problemi tecnici. Il primo riguarda la capsula stessa. Crew 10 avrebbe dovuto viaggiare con una nuova capsula Dragon che  però durante l'ispezione pre-partenza ha mostrato problemi alle batterie che richiedono lunghe procedure per smontarle, ispezionarle e sostituirle. Space X ha quindi virato sul riutilizzo della capsula Dragon Endurance, cosa che ha fatto slittare di diverse settimane il lancio anche per permettere i test di integrazione col razzo Falcon 9. Quest'ultimo ha anch'esso avuto problemi che hanno richiesto una re-analisi che ha ulteriormente ritardato il lancio. Space X ha infatti dovuto sostituire alcuni attuatori di tre motori Merlin del razzo Falcon 9.

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