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28 Febbraio 2024
14:49

È vero che bisogna chiudere le app aperte sul cellulare per risparmiare batteria?

Sia Android che iOS sono in grado di gestire in modo ottimale consumi energetici e prestazioni, per cui non è necessario chiudere "manualmente" le app in background in quanto non incide sui consumi della batteria L'unico caso in cui bisogna riavviare le app è quando non funzionano più correttamente.

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È vero che bisogna chiudere le app aperte sul cellulare per risparmiare batteria?
chiudere app smartphone

Ma è vero che troppe app in background incidono negativamente sulle prestazioni e sull'autonomia del proprio smartphone? Bisogna per forza chiudere le app quando non le si utilizza più? La risposta a queste domande è semplicemente no. Che si abbia uno smartphone basato su Android (il sistema operativo mobile di Google) o su iOS (il sistema operativo mobile di Apple per iPhone), non ha importanza: in entrambi i casi chiudere le app lasciate in background è un'operazione non necessaria e non incide sui consumi della batteria. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, fare ciò produce l'effetto contrario.

Chiudere le app in background peggiora prestazioni e autonomia

Il motivo per cui chiudere le app in background peggiora prestazioni e autonomia del dispositivo è semplice. Mettiamo il caso che chiudiamo tutte le app che usiamo più frequentemente (per esempio WhatsApp, Facebook, Threads, etc.). Cosa succede quando andremo a riaprirle? Il sistema operativo, sia esso Android o iOS, dovrà andare a fare uno sforzo nettamente superiore nell'andare a riaprirle rispetto a quando queste risultano già pronte all'uso, ovvero quando sono in background.

A sostenere questa tesi non sono fantomatici “guru” dell'informatica che disseminano leggende metropolitane sul Web (come quella relativa al fatto che si debba caricare e scaricare completamente lo smartphone per preservarne la batteria), bensì sono esperti del settore che hanno ruoli chiave nello sviluppo dei sistemi operativi in questione.

Tanto per fare un nome, Craig Federighi, Vice Presidente Senior del Reparto Ingegneria del Software di Apple (non proprio l'ultimo arrivato, quindi), nell'ormai lontano 2016 intervenne sulla questione. In risposta a un utente, che in un'e-mail chiedeva proprio delucidazioni in merito alla necessità di chiudere o meno le app per non incidere negativamente sull'autonomia del dispositivo, il dirigente Apple rispose con un secco «No and No», come testimonia lo screenshot condiviso dall'utente stesso, che riportiamo di seguito.

Risposta di Federighi a un utente | Geopop
Credits: BBC.

Quanto affermato dal dirigente Apple vale, sostanzialmente, anche per il mondo Android. Questo perché i moderni sistemi operativi mobile vanno a gestire la batteria e la memoria volatile (RAM) del dispositivo in modo intelligente ed efficiente, bilanciando consumi e prestazioni senza che l'utente debba prestare troppa attenzione a quali app chiudere "manualmente".

Quando è davvero necessario riavviare le app

Stando a quanto dichiarato da Google ed Apple sulle rispettive pagine d'assistenza, l'unico caso in cui risulta davvero necessario riavviare un'applicazione è quando questa smette di funzionare correttamente. Se, per esempio, l'app presenta dei lag – cioè dei rallentamenti – oppure se il touchscreen non risponde più ai comandi quando questa è in esecuzione, quello potrebbe effettivamente essere il momento di riavviarla.

In casi "estremi", se chiudere e riaprire l'app non fa rientrare il problema, potrebbe essere necessario un riavvio del dispositivo (operazione fattibile spegnendo e riaccendendo il telefono) o, in base alle necessità, potrebbe anche essere necessario disinstallare e reinstallare l'app che non risponde correttamente ai comandi.

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