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26 Agosto 2024
12:18

I due astronauti NASA bloccati nella ISS rientreranno a terra con SpaceX nel 2025: le possibili conseguenze

Gli astronauti Butch Wilmore e Sunita Williams bloccati nella ISS da giugno a causa di problemi tecnici alla capsula Starliner di Boeing torneranno sulla Terra nel febbraio 2025 con una capsula Crew Dragon. Vediamo l'impatto della permanenza prolungata per l'organismo degli astronauti e per la reputazione di Boeing.

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I due astronauti NASA bloccati nella ISS rientreranno a terra con SpaceX nel 2025: le possibili conseguenze
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Credit: NASA

La NASA ha deciso all'unanimità di non far rientrare sulla Terra gli astronauti Butch Wilmore e Sunita Williamsbloccati nella Stazione Spaziale Internazionale da giugno per via di problemi tecnici alla capsula Starliner di Beoing presentatisi già durante il viaggio di andata, con la capsula stessa. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza al fine di evitare incidenti che possano compromettere l'incolumità degli astronauti durante un eventuale viaggio di ritorno con Starliner. Gli astronauti rientreranno quindi nel febbraio 2025 a bordo di una navicella Crew Dragon di SpaceX (l'azienda di Elon Musk a cui Boeing si è posta come competitor proprio con la capsula Starliner). In tutto Wilmore e Williams resteranno sulla Stazione Spaziale Internazionale 8 mesi a fronte dei 8 giorni inizialmente previsti. La decisione, nell'aria già dall'inizio di agosto, danneggia pesantemente la reputazione del programma spaziale di Boeing.

Perché la NASA ha deciso non far rientrare a terra gli astronauti con Starliner

Gli astronauti Butch Wilmore e Sunita Williams sono approdati sulla ISS lo scorso 6 giugno nell'ambito della prima missione con equipaggio della capsula Starliner di Boeing. Durante la fase di attracco, però, sia la NASA che Boeing hanno identificato perdite di elio dalla capsula e hanno riscontrato problemi con i propulsori di controllo e manovra del veicolo spaziale. Al fine di non mettere in pericolo la vita degli astronauti, memori anche di episodi tragici come quelli dello shuttle Columbia, la NASA e Boeing hanno lanciato una investigazione approfondita sul problema, al fine di determinare i possibili rischi per il proseguio della missione.

Sabato 24 agosto, la NASA ha emesso la sua decisione definitiva a seguito dell'investigazione. Nonostante gli ingegneri Boeing suggerissero che non vi fossero rischi significativi per gli astronauti nel rientrare con Starliner, la commissione NASA ha deciso all'unanimità di non far rientrare a Terra i due astronauti con la capsula Boeing, e di conseguenza cambiare completamente i piani per le prossime missioni.

Quella quindi che doveva essere una missione di soli 10 giorni si è trasformata in un lunga missione di 8 mesi per i due astronauti NASA. Quest'ultima ha infatti deciso che la capsula Starliner farà rientro in maniera automatizzata sulla Terra senza equipaggio a settembre, mentre i due astronauti rientreranno a febbraio 2025 a bordo della capsula Dragon della Space X. La missione Space X Crew-9, in partenza a settembre, verrà infatti lanciata con soli due astronauti, invece di 4, e con equipaggiamento di sostentamento e nuove tute per i due astronauti NASA bloccati sulla ISS.

Che impatto avrà sui due astronauti la permanenza prolungata

Gli astronauti Butch Wilmore e Sunita Williams non saranno però spettatori sulla ISS. I due continueranno formalmente il loro lavoro come parte dell'equipaggio della Expedition 71/72 fino a febbraio 2025. Butch e Sunita sono due veterani del volo spaziale, per cui la preparazione a cui sono andati incontro è più che sufficiente per un periodo di permanenza così lungo nello spazio. I due in ogni caso si sono già integrati nella struttura della ISS, essendo impegnati a supportare la ricerca, la manutenzione e il test del sistema Starliner e l'analisi dei dati della stazione, tra le altre attività.

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Gli astronauti Butch Wilmore e Sunita Williams, bloccati sulla ISS da giugno. Credits: NASA.

L'impatto sui piani di Boeing

È abbastanza scontato che questo episodio avrà un impatto significativo sui piani Boeing nell'ambito del programma NASA Commercial Crew (lo stesso che ci ha portato i razzi e le capsule di SpaceX) per l'accesso allo spazio tramite compagnie private. Una volta rientrata a Terra, infatti, la capsula Starliner sarà soggetta ad ulteriori approfondite analisi, sia per comprendere cosa abbia causato il guasto, sia per apportare quei correttivi necessari per soddisfare i requisiti di certificazione della NASA per il volo con equipaggio.

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